Da Gregorio: la trattoria da non perdere a Orvieto, Umbria

Ristorante Da Gregorio a Orvieto
SP101, 136/137, 05018 Morrano Nuovo TR
Tel. 0763 215011
Sempre aperto

Chiuso mercoledì e giovedì a pranzo

ristorante da gregorio – orvieto, umbriadi Chiara Giorleo

Il ristorante Da Gregorio, a Morrano Nuovo, si colloca lungo la strada verso Orvieto (TR) proprio all’uscita dell’autostrada con classica facciata da trattoria anni 80, un taglio che si riflette poi all’interno nell’ambiente sobrio. La sala con vista sulla campagna umbra e i loro stessi orto e uliveto ti fanno sentire accolto in una realtà famigliare di cuore dal 1985. Ma il servizio e la carta dei vini di Davide Fontanieri, terza generazione, è quello dei ristoranti di alta fascia per approccio giustamente formale, eleganza, selezione etichette e capacità di proposta rispetto ad annata e abbinamento, qui esaltato e curato nel dettaglio con chicche mai scontate.

In sala, oltre a Davide, sommelier professionista, il padre Fausto e la sorella Giulia; in cucina la mamma Francesca coadiuvata dal genero Matteo, accomunati dalla dedizione e dalla premura di chi lavora con i piedi ben saldati a terra.
Tutto è curato con piglio pignolo, quello necessario per perfezionarsi senza cedere alla tentazione di cullarsi sui riconoscimenti. Dal 2020 è ‘Big Gourmand’ (migliore rapporto qualità-prezzo) per la guida Michelin: una segnalazione che attira spesso clienti anche da fuori regione e nonostante non sia una zona facilmente raggiungibile.

Il viaggio ripaga l’eventuale “sforzo” perché l’immersione in territorio e tradizioni è piena, i piatti sono rifiniti nel dosaggio e nell’estetica. Le ricette della nonna, da poco scomparsa ma ancora percepibile e determinante nell’indirizzo della cucina, sono state raffinate soprattutto nella presentazione e si rivelano spesso le più vincenti.

Sempre disponibile il crostino con guanciale croccante sfumato all’aceto ma attenzione: può creare dipendenza.

I primi piatti, numerosi e diversificati, spaziano dai classici come le pappardelle al ragù di cinghiale, da sempre presente in carta e non a caso al primo posto della lista, o la tagliatella con ‘ragù di cortile’ (anatra, faraona, piccione) in bianco, pur sempre arricchito da un’azzeccatissima polvere di olive nere all’arancia; fino a quelli più contemporanei: il fusillone con cavolo fermentato e sfoglia di cavolo croccante è super goloso, così come trovo perfettamente equilibrato lo gnocco di rapa rossa con erborinato di Calcabrina, senza dubbio tra i migliori produttori di formaggio in Umbria.

 

Nessun ingrediente è sovrastante, niente è fuori posto e quando Davide ti serve il vino pensato per quel piatto il gioco è fatto.

Le carni sono divise in due categorie: la brace, gestita alla perfezione come – ad esempio – nel caso dell’agnello, e le cotture più lunghe ed elaborate. La faraona si arricchisce di polvere di mandorle ed è cotta alla cacciatora con miso di nocciole della Tuscia; ma la palomba alla leccarda, servita con la sua crema su crostino come un salmì, lascia chiudere in bellezza come faceva la nonna.

I dolci, punto debole di tanti chef che azzardano lo sfocio in pasticceria, sono assolutamente all’altezza.

Da non perdere quelli della tradizione locale e spesso famigliare come i maccheroni dolci tipici delle feste natalizie della zona (maccheroncino tirato a mano lasciato aromatizzare in trito di frutta secca, alchermes, cioccolato fondente e spezie almeno per una notte) o i classici: penso alla millefoglie con una crema pasticcera al mandarino da manuale.

Ad maiora!

Località Morrano Nuovo 136 / 137, 05018, Orvieto


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