Dimissioni Iginio Massari e Gino Fabbri dall’AMPI
Un vero e proprio terremoto quello che ha colpito l’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani (AMPI), si sono dimessi il presidente, Gino Fabbri, e il presidente onorario e fondatore, Iginio Massari. Fuori anche Alessandro Servida, Maurizio Vittorio Colenghi, Davide Comaschi, Fabrizio Galla, Debora Massari e Giovanni Tullio Cavalleri. Alcune indiscrezioni parlano di ulteriori uscite nelle prossime ore. L’AMPI è stata fonda nel 1993 proprio dallo stesso Massari.
L’Accademia ha diffuso, giovedì 29 aprile, un comunicato stampa, molto asciutto, spiegando che “In seguito al recesso presidenziale ed associativo da parte del Maestro Gino Fabbri, del recesso del Presidente Onorario Iginio Massari ed alcuni membri del Consiglio Direttivo, temporaneamente proseguiranno solamente le attività ordinarie dell’associazione in attesa di poter riavviare completamente l’amministrazione sociale di Accademia Maestri Pasticceri Italiani in seguito all’elezione del presidente successore”.
“Io e Massari non condividevamo più alcune cose. Pur non avendo ricevuto alcun attacco diretto all’operato della presidenza, di fronte ad alcune richieste firmate da colleghi dell’Accademia abbiamo preferito uscire. Non abbiamo nessuna fretta, ora; ci sentiamo liberi e leggeri, possiamo fare una riflessione sul futuro assieme a persone che stimiamo a livello professionale, che stanno dimostrando tanto e che riteniamo abbiano colto lo spirito associativo originale dell’Accademia: una casa comune per il confronto e la crescita, non un sindacato o un luogo per fare politica”. Le dichiarazioni di Gino Fabbri.
Alcune indiscrezioni riconducono al 2019, in cui Paolo Sacchetti, volto storico dell’Ampi, lasciò la vicepresidenza dell’Accademia. Un anno dopo, proprio su iniziativa di Sacchetti assieme a Claudio Gatti, Maurizio Bonanomi, Salvatore De Riso, Vincenzo Tiri e Carmen Vecchione, è nata l’Accademia Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano, associazione (presieduta da Gatti) nelle cui fila si notano i nomi anche di altri accademici AMPI.
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