Piazza Torquato Tasso, 34
Telefono: 081 877 7111
di Antonella Amodio
Affacciata sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio, incastonata tra il cielo e il mare, la Terrazza Bosquet del Grand Hotel Excelsior Vittoria Sorrento, arroccato sulla scogliera di tufo, ha ospitato una serata che ha celebrato l’incontro tra due territori, due culture e due storie imprenditoriali italiane d’eccellenza. Il fascino intramontabile dell’albergo, fondato nel 1834 dalla famiglia Fiorentino – che ha visto tra i suoi ospiti l’imperatrice Elisabetta d’Austria, la principessa Margaret d’Inghilterra, Oscar Wilde e tanti altri personaggi illustri – ha fatto da cornice a un evento che ha unito l’ospitalità storica della penisola sorrentina alla raffinatezza dell’enologia trentina della cantina Ferrari Trento.
Protagoniste della serata: le famiglie Fiorentino e Lunelli, ambasciatrici del Made in Italy nel mondo. I primi, custodi da cinque generazioni dell’eleganza e dell’accoglienza campana; i secondi, artefici del successo internazionale delle bollicine Ferrari Trento, che da oltre un secolo – ora alla terza generazione – raccontano l’eccellenza spumantistica di montagna. Griffe leader del Trentodoc e simbolo dell’enologia italiana nel mondo.
Il Grand Hotel Excelsior Vittoria è da quasi due secoli emblema di raffinatezza ed eleganza. Un luogo intriso di arte e storia: tra affreschi, maioliche di Vietri, giardini e terrazze con vista impareggiabile, tra i panorami più belli al mondo. La famiglia Fiorentino, da sei generazioni, è custode dell’arte dell’ospitalità di classe. L’hotel è tra i più iconici Relais & Châteaux d’Italia.
Ferrari Trento, di proprietà della famiglia Lunelli, è sinonimo di visione e lungimiranza nel mondo delle bollicine. Fondata nel 1902 da Giulio Ferrari, nel 1952 la cantina viene acquistata da Bruno Lunelli, che punta sul vitigno Chardonnay e sul potenziale dell’affinamento in bottiglia secondo il metodo classico. Oggi, sotto la guida della famiglia Lunelli, Ferrari è un’icona di qualità, raffinatezza e legame con il territorio.
Due famiglie, due storie di eccellenza italiana, si sono incontrate a tavola alla Terrazza Bosquet per dare vita a un dialogo tra la verticalità della montagna e la profondità del mare, intrecciando sapori, visioni e territori. I due chef – Antonino Montefusco, dal 2017 Executive Chef della Terrazza Bosquet (1 stella Michelin), ed Edoardo Fumagalli, dal 2019 alla Locanda Margon del Gruppo Lunelli (anch’essa insignita della stella Michelin) – hanno condiviso una cucina colta e contemporanea.
Il menù a quattro mani ha guidato gli ospiti in un percorso che ha saputo fondere sapori, storie e suggestioni dai due estremi d’Italia: un’esperienza di alta cucina tra creatività, memoria e identità. La cena “Doppia Armonia” si è così trasformata in un racconto sensoriale, esaltato da una selezione di etichette d’eccezione della cantina Ferrari Trento, dal Perlé Rosé Riserva 2018 fino alle Riserve Speciali Lunelli 2009 e 2002 in formato magnum. Vini rigorosi e longevi, che trasferiscono le caratteristiche dei vitigni Chardonnay e Pinot Nero in bottiglie che, attraverso l’assaggio, comunicano stile e complessità.
“Doppia Armonia” il menù della serata
L’entrée a quattro mani. Edoardo Fumagalli: soffice di olive del Garda e salsa all’arancia; mini polletto con patate e salsa al dragoncello; cremoso allo speck; Antonino Montefusco: insalate di rucola, pomodoro e parmigiano, insalata nizzarda con uovo e tonno, cesar salad.
Peperoncino verde alla napoletana di Antonino Montefusco – Terrazza Bosquet
InSalita di montagna, storia di un raccolto dalla Valle dell’Adige alla cima del Monte Bondone di Edoardo Fumagalli – Locanda Margon
In abbinamento: Ferrari Perlé Rosé Riserva 2018, Trentodoc. Il colore rosa antico e il perlage fitto e fine anticipano la finezza dei profumi di piccoli frutti neri, con una freschezza unita all’eleganza del sorso. Pinot Nero e Chardonnay sono rimasti 47 mesi sui lieviti.
Omaggio contemporaneo allo spaghetto alla Nerano di Antonino Montefusco – Terrazza Bosquet
Bottoni di pasta all’uovo di salmerino alpino e rape, consommé di lische di salmerino e ciuìga del Banale di Edoardo Fumagalli – Locanda Margon
In abbinamento: Ferrari Riserva Lunelli 2009, Trentodoc. Il tratto distintivo è l’acidità, il sorso incalzante e salino. Lo Chardonnay fermenta in grandi botti di rovere austriaco, come faceva Bruno Lunelli, conferendo corpo, struttura e carattere. 69 mesi sui lieviti.
Coccio all’acqua pazza, le sue verdurine e la bruschetta all’aglio di Antonino Montefusco – Terrazza Bosquet
In abbinamento: Ferrari Perlé 2002 Magnum, Trentodoc. Nel bicchiere c’è personalità e freschezza. I profumi ricordano iodio, genziana e liquirizia. Al palato, acidità e sapidità regalano armonia e lunga persistenza. La struttura del vino ha sostenuto le portate in modo egregio. 69 mesi sui lieviti.
Crema al frutto della passione, cioccolato bianco e uova di trota di Edoardo Fumagalli – Locanda Margon
Petits-fours di Antonino Montefusco – Terrazza Bosquet
Doppia Armonia” è stato un viaggio attraverso l’Italia del gusto, tra la memoria del territorio e l’eccellenza del metodo di due famiglie simbolo del Made in Italy, e la capacità tutta italiana di trasformare l’ospitalità e il vino in cultura, bellezza e racconto. I piatti, raffinati e carichi di identità, hanno dialogato con una selezione di etichette Ferrari di grande spessore, tra cui le Riserve Lunelli, rarità in formato magnum.
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