Fiano di Avellino Colli di Lapio Docg 2020 Clelia Romano

Pubblicato in: I vini da non perdere
Fiano di Avellino Colli di Lapio Docg 2020 Clelia Romano

di Enrico Malgi

“Le cose belle della vita vanno assaporate”. Se non sbaglio questa frase la diceva un tale durante uno spot pubblicitario di non so quale prodotto. Dice, ma allora tu non sai proprio niente? No un momento, una cosa la so di sicuro ed è incontrovertibile: il Fiano di Avellino Docg è un vino straordinario, che fa parte delle cose belle della vita e per questo va assaporato assolutamente e se poi parliamo del Fiano di Clelia Romano ancora meglio. Per fortuna da molti anni a questa parte non mi faccio mai mancare il nuovo millesimo di Clelia appena viene lanciato sul mercato, com’è capitato puntualmente anche stavolta con l’annata 2020.

Soltanto Fiano allevato a 550 metri di altezza nel vocato areale di contrada Arianiello di Lapio. Fermentazione e maturazione in acciaio e poi elevazione in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro, cioè un regalo.

Alla vista si presenta un fremente colore giallo paglierino. Bouquet decisamente espressivo e bene articolato, dal cui crogiolo il naso attinge intense, variegate e golose nuances di pera, mela, pesca, nocciola, erbe aromatiche, biancospino, gelsomino e zafferano, oltre che pregnanti afflati speziati. Timbrica sapida e minerale. Sorso penetrante, scorrevole, irresistibile, arioso, accomodante, pervasivo, elegante, seducente e dinamico. Beva fresca, invitante e goliardica. Purezza di un frutto niente affatto scarnificato, per un palato in perfetto equilibrio, ben calibrato, raffinato e sfaccettato. Longevità a lunghissima scadenza. Affondo finale solido e persistente. Da abbinare ad un bel risotto ai frutti di mare e latticini. Insomma il Fiano di Clelia non si smentisce mai e d’altronde, come dicevo prima, fa parte delle cose belle della vita da assaporare ad ogni costo!

 

Sede a Lapio (Av) – Contrada Arianiello, 47

Tel e Fax 0825 982184 – Cell. 348 7626010

Enologo: Michele D’Argenio, da pochi mesi subentrato ad Angelo Pizzi

Ettari di proprietà: 5 – Bottiglie prodotte: 65.000

Vitigni: Aglianico, Fiano e Greco.


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