
Via Neviera, 11
Tel. e fax 0827.71588
Chiuso lunedì.
Ferie variabili a settembre
www.ilmegaron.it
L’areale del Taurasi non ha molte scelte gastronomiche anche se qualcosa finalmentesi sta muovendo. Bisogna spingersi a Nusco da Antonio Pisaniello della Locanda di Bu, ad Ariano Irpino alla Pignata o a Vallesaccarda dai fratelli Fischetti dell’Oasis. A dieci minuti troverete questo locale gestito da Lina Martone in cucina e dal marito Giovanni in sala: una sorpresanel cuore della docg che vi lascerà convinti ed entusiasti perché la mano ai fornelli è autentica, molto costruita culturalmente ma non cerebrale, innovativa senza virtuosismi, mentre per i pasdaran dell’omg free e dell’organic, club alquale noi siamo iscritti sia ben chiaro, diciamo che quaasi tutto quello che viene servito a tavola è di propria produzione, dalle farine per il pane all’olio, dalle verdure alla frutta.
Il locale fu aperto dal padre negli anni ’80 e per capire come sia cambiata la percezione delle cose basti pensare al nome, Megaron, pensato soprattutto per le cerimonie, che oggi è un locale di dimensioni assolutamente normale rispetto alle moderne strutture nate per la banchettistica. Nel 2000 Lina Martone lo ha ripaerto con il marito Giovanni: una quarantina di posti, una bella saletta per prendere un’aperitivo o il caffè, buona carta dei vini, tanta cura nei particolari.
Si comincia in genere con un bigné in cui si gioca caldo-freddo, alle castagne oppure di melograno glassato all’ortica. Una espressione della cucina dell’orto irpino, tipica agricoltura di autoconsumo.
A seguire una buona zuppa tipica dell’Irpinia e il baccalà fritto accompagnato da una zuppa di ceci. In passato abbiamo anche provato la crostata di peperoni di impronta napoletana su vellutata di pomodoro essiccata al sole e una crema di verza molto buona.
Tra i primi, un classico sono i fusilli fatti in proprio con i broccoli di Paternopoli e il cotechino fatto in casa. Molto goloso.
Molto ricco, infine, il capitolo dei dolci, preceduto da una piccola selezione di formaggi. Crostate fatte in casa, chiacchiere, millefoglie alla crema sono solo alcune delle scelte possibili.
La carta gira con le stagioni. Spenderete sui 35 euro per un pasto completo.
Pubblicato in contemporanea su
Alta fedeltà
Italian Wine Review
Lavinium
Luciano Pignataro WineBlog
Winesurf
Dai un'occhiata anche a:
- Ristorante Da Maria alla Corricella a Procida: cinquat’anni di mare e cucina
- Manteca, risotti e gnocchi di alta scuola a Salerno
- Il Borgo bistrot di mare ad Acciaroli
- VINerdì | Blanc de Morgex et la Salle Metodo Classico Brut
- Al BBQ Jemming il tramonto bacia la collina e la bellezza si fonde con il gusto più autentico
- Discovery Entroterra e Tanagro, il Cilento dello stellato Torsiello tra ricerca e grandi classici
- Ristorante al 53 a Napoli, cento e passa anni di genovese, ragù e vera cucina napoletana low cost. Da provare almeno una volta nella vita
- Invecchiato IGP | Sauvignon 2011, calma e Gessaia – Gessaia Toscana Igt 2011 Tenuta Montauto