Pizza e polemiche| Il Proibizionismo Verace ha deciso: al rogo biga e canotti!

Pubblicato in: Polemiche e punti di vista

Canotti

di Marco Lungo

Amici, sono giorni cupi quelli che stanno passando oggi coloro i quali, con eccesso di libertinaggio, distribuiscono presso i loro locali Pizze a Canotto o anche solo con un cornicione che ecceda il limite imposto dal Disciplinare STG.

Da più parti, ormai, dopo l’avvento dell’Inquisizione Verace, capace di mandare al rogo mediatico tanti pizzaioli che contravvenivano al Sacro Testo, si sta arrivando oggi alla proibizione della Pizza a Canotto e alla dannazione eterna di chi la produce.

L’intento è chiaro: preservare la Tradizione così come la Bibbia della Pizza impone debba essere fatta. Per questo gli Inquisitori Veraci oggi colpiscono e mettono alla gogna mediatica tanti giovani pizzaioli innocenti, rei solo di voler fare del bene alla Pizza ed alle loro casse. E vediamo così ragazzi colpiti in maniera infame da questi Inquisitori, i quali sono figure che il popolo sa essere di natura insignificante e meschina ma magnificate da uno sponsor che è paragonato al Dio Superno il quale però, così come il suo Superiore Celeste, sicuramente non si è mai sognato di dare certi Comandamenti in Terra di Napoli.

E così, oggi è in atto una caccia alle streghe di proporzioni mai viste, alla ricerca del Canotto nel forno o, peggio, nel piatto. E così, cari amici, oggi ancor di più la Tangenziale si erge come un baluardo, un muro a difesa della Tradizione, unica, forte, certa, indiscutibile.

Già.
La Tradizione.

Fare una qualcosa che proviene dal passato, attraversa il passato e viene perpetuato dal ricordo e dalla ricostruzione della memoria. Insomma, tipo il Calcio Storico a Firenze, tanto per dire.

Ora, fuor di celia, con la Pizza Napoletana stiamo così, ed è sempre peggiore il vedere la reazione che, in questo periodo, è montata nei confronti della cosiddetta Pizza a Canotto, dell’uso della Biga e dei metodi d’impasto che non siano quelli dettati dal Disciplinare STG.

La cosa che veramente urta e si nota, è che non è affatto la Pizza Napoletana ad essere passata, ma gli uomini. Gli uomini sono passati, amici, e passati tanto quanto non se ne rendono conto neanche loro.  Che dire, infatti, di chi dentro la Tangenziale ha reagito con fare dileggiante o screditante nei confronti di queste innovazioni che non riguardano la Pizza Napoletana ma la Pizza nel suo essere il piatto più consumato al mondo? Sono nati gruppi, ci sono stai video, proclami, i soliti imbecilli a ricasco dello sponsor che dicono quello che pensano vorrebbe il loro sponsor, nonché anatemi e scomuniche. E forse non abbiamo ancora visto tutto.

Uomini passati, questo è quello che si vede fuori dalla Tangenziale.

Uomini che difendono una specie di tesoretto immaginario, come se queste innovazioni gli rubassero mercato o animassero chissà quale altra paura hanno dentro di loro.

I fatti dicono solo una cosa: nel 2016, in un solo anno, grazie all’impiego di metodi diversi di produzione degli impasti e ad un altro approccio nei confronti delle farciture, alcuni giovani fuori dalla Tangenziale si sono creati una fama ed un capitale di credibilità professionale che tante famiglie centenarie di pizzaioli non sono riuscite a costruirsi con tutte le loro generazioni alle spalle e stando a Napoli, dove la gente ci cade dentro, alle pizzerie. Questo, ed è forse ciò che gli uomini passati non hanno ben compreso, non a scapito di qualcuno di loro ma creando un vero e proprio mercato di nuovi clienti, attratti da impasti più gradevoli e soprattutto da farciture che potevano e sono sicuramente un completamento simile a un pasto al piatto.

E’ questo che va capito, insomma: se c’è qualcuno che ha perso clienti, sono i ristoratori, non i piazzaioli già esistenti. Se questi hanno perso clienti, è perché hanno sbagliato qualcosa, forse si sono adagiati sugli allori, forse sono stati incapaci di rinnovarsi, forse non avevano un prodotto all’altezza della media del mercato. Questo è da comprendere subito, dentro il Fort Apache che si è creato dentro la Tangenziale.

E così, dentro il fortino che si sono costruiti, gli Uomini Del Passato sparano a vista appena un cornicione supera quanto imposto dal Disciplinare STG.

Ciò, invece di aprire le porte del fortino a questi giovani e alle innovazioni che portano, a capirli, ad aiutarli e, in questo scambio anche loro, Uomini Del Passato, potrebbero apprendere tanto, perché non si finisce mai di imparare e non c’è un peccato in questo, non è un sorso d’alcool nell’America del 1920.

Amici, speriamo che la facciano finita. E’ inutile che dentro la Tangenziale si stiano proteggendo con tutti i mezzi (questa, però in dichiarato cazzeggio, la devo dire: anche con fortini nuovi di zecca, messi in posizioni strategiche… :-D :-D :-D ), non serve, isola e basta. Questo, gli Uomini Del Passato non lo capiscono, e così sono probabilmente destinati a morire là dentro, con la loro Bibbia tra le braccia e tanto basilico sulla loro salma. Peccato, perché alcuni Uomini Del Passato sono giovani, e non meriterebbero di finire così presto la loro vita professionale, soprattutto in termini di credibilità.

Fare sistema, a Napoli, è impossibile. Questa sembra esserne l’ennesima dimostrazione, a differenza del movimento dei giovani pizzaioli fuori dalla Tangenziale che si vede essere più unito e coeso, soprattutto si incontrano non contro qualcuno ma per qualcuno, cioè loro stessi, la loro crescita ed anche per il piacere di stare insieme, cosa che traspare dalle loro foto. Auspicai tutto questo in un mio articolo di molto tempo fa, Saranno (mai) Famosi, proprio verso la fine. In questo, mi fa piacere anche il vedere che, proprio con riferimento a quel pezzo, due dei motori di questo movimento siano quel Salvatore Lioniello e quel Vincenzo Capuano che indicai, proprio in quella occasione, come “astri” nascenti del mondo della Pizza.

Questo tipo di “protezionismo”, di difesa di un qualcosa che non ha certo bisogno di essere difeso, perché comunque la vogliamo intendere, la Pizza Napoletana sopravvivrà a tutti noi come fa da sempre, non porta a nulla di buono.

Spero che gli Uomini Del Passato abbiano letto fin qui ma soprattutto abbiano capito il concetto essenziale.

Vedremo nei prossimi mesi, amici miei.

A me stanno a cuore le sorti dei giovani, sono la linfa vitale dello sviluppo di tutto, in qualsiasi campo della Vita.

Per gli Uomini Del Passato, invece, sembra che siano la morte.

Ebbene, non si può incolpare una cartina di tornasole per l’acidità della soluzione in cui è immersa.

Quindi, se questi ragazzi stanno dimostrando che ci sono Uomini Del Passato, non è colpa loro.

Questi giovani pizzaioli gli stanno facendo prendere coscienza che, forse, hanno qualche problema a rimanere nel presente, ad essere attuali, prima ancora del prodotto che fanno.

Soprattutto, palesando la loro chiusura mentale, stanno facendo vedere a tutti, fuori alla Tangenziale, che sono Uomini Del Passato.

E questo, amici miei, non può essere colpa di un cornicione a canotto.

 


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