La Montanara a Novi Velia, il ristorante della montagna sacra del Gelbison si rinnova

La Montanara a Novi Velia
Via Monte Gelbison, 18
tel 0974 65366
Aperto a pranzo e a cena
Chiuso lunedì

La Montanara a Novi Velia, Carmine e Daniel D'Alessandro

Tutto cambia, tutto si rinnova, per fortuna. Anche sul Gelbison, il monte Sacro della Madonna meta di pellegrinaggi sini alla vetta, di colpo la ristorazione degli ultimi 40 anni cambia volto. La Chioccia D’Oro è stata rilevata da Carmine Mainenti, ex Da Zero Pizza e Territorio, la Montanara vede l’ingresso dei giovanissimi fratelli D’Alessandro di Mandia dove hanno alle spalle un frantoio fondato dal nonno, impegnati anche nello stabilimento Le Saline a Palinuro.
Un’aria nuova, il locale completamente ridisegnato, un grande dehor all’ingresso dove godersi il fresco della montagna a 750 metri. Un grande bancone bar per cocktail e vari cicchetti prima e dopo cena, qualche piatto di mare inserito in un filone sostanzialmente tradizionale in cui la continuità è rappresentata dal piatto iconico che ha fatto la fortuna del locale, le tagliatelle ai funghi porcini di cui la zona è ricchissima.

Daniele Taddeo, precedente gestore, ha accettato di fare da accompagnamento, almeno in questa prima fase e il servizio è rapido ed efficiente. Dunque l’aria da baita di montagna scompare per far posto ad un moderno salone unico con il camino di riferimento, comode sedute, hotellerie moderna e aggiornata.
Il menu prevede classici ma anche piccole innovazioni e soprattutto ha alle spalle un buon lavoro sulla carne, i salumi e i formaggi del Cilento (segnaliamo la macelleria Scarpa) La filosofia sui prodotti è molto chiara, il riferimento è il territorio perchè certo non si arriva sin quassù per mangiare quello che si trova in città.
Ci dobbiamo solo augurare che questo discorso dei prodotti venga subito trasferito alla carta dei vini, evidentemente fatta da un solo distributore e quindi piena di lacune (la Puglia con una sola referenza!), soprattutto quasi senza Cilento, con prezzi fuori dalla grazia di Dio che non fanno certamente  girare la carta. Servono qui rossi e bianchi di buon approccio che parlano territorio, poi magari anche le chicche.
Diverso il discorso per il resto del beverage, che vede Daniel appassionato e sul pezzo. Ottimi e leggeri i cocktal d’ingresso. Moderni e interessanti i dolci.
Complessivamente un bel segnale di rinnovamento decisamente incoraggiante per il territorio tenuto conto del fatto che, tempo permettendo, il locale resta aperto per tutto l’anno con l’eccezione di gennaio.
I prezzi sono ben calibrati e la spesa dipende molto dalla scelta, la media possiamo fissarla sui 40 euro vini esclusi.

REPORT DEL 21 OTTOBRE 2021

di Marco Contursi

Novi Velia è un comune italiano di 2000 abitanti, sulla strada che da Vallo della Lucania conduce al Monte Sacro, il Gelbison. Mentre attraversavo una piazzetta, in un pellegrinaggio laico, alla ricerca di funghi e cinghiale, attira la mia attenzione una casetta in legno, simile a quella che viene messa, come nido, per gli uccelli.

Dentro, non pennuti ma libri, a disposizione di chiunque voglia prenderne o donarne. Una “libreria gentile”, che a me è piaciuta tanto, una idea stupenda, in un’epoca in cui la carta stampata, va sempre più scomparendo. E, anche quando trovi qualcuno con cui credi possa iniziare uno scambio librario, intellettualmente stimolante, poi, alla fine, ti rendi conto che è un fuoco fatuo. Peccato.

Veniamo ai funghi, non li amo particolarmente, ma ci sono giorni in cui sento il bisogno incontenibile di mangiarli, sono strano, lo so, ma non mi frega.

Alla Montanara, sono un cavallo di battaglia, raccolti nei boschi circostanti, sotto castagni e faggi. Porcini, mazze di tamburo, chiodini, li trovi facilmente nel cesto all’ingresso. Per finferli (gallinacci) e ovuli, devi essere fortunato. Io non lo sono stato, ma è andata bene uguale. Buona la mazza di tamburo alla griglia, come pure le tagliatelle coi porcini, anche se più che una tagliatella, sembrava uno scialatiello cresciuto troppo.

Le cortecce col cinghiale erano gustose e ricche di carne del suide selvatico. Le paste, fresche, le fa un noto pastificio della zona, “l’Artigiano della pasta”, di Giovanni Palma. Tanti anni fa, Giovanni e la moglie gestivano anche una trattoria a Vallo, che io amavo frequentare e di cui scrissi, in uno dei miei primi articoli, da giovane cronista del cibo, su un quotidiano salernitano. Altri tempi, altro fisico, altre speranze. Stessa, inguaribile, voglia di crederci.

Torniamo alla Montanara. Per secondo, arista coi funghi porcini (buona, anche se un tantino asciutta la carne di maiale, che potrebbe anche essere migliore come materia prima di partenza) e cinghiale in umido (slurp, slurp), più una ricca porzione di patatine fritte, che sempre bene ci sta. Il personale, gentile, cerca di accontentarti in tutto.

Ben due tipi di pane, nel cestino, bianco e semi integrale. Il vino della casa è un blend di aglianico e montepulciano, che si fa bere, a patto di non fare troppo gli “speziali”.

La compagnia è piacevole, non faccio troppo il “sofisticato”, e la bottiglia finisce, sull’ultimo pezzo, di un carnosissimo porcino. Il dolce no, lo prendo alla pasticceria Franco di Casal Velino, che fa anche il miglior caffè da Salerno a Sapri. Una arabica in purezza, a cui abbinare una aragostina a crema. Magari due.

Segnatevi questi indirizzi, se siete in zona o della zona: La Montanara a Novi Velia per assaggiare i sapori del bosco e la Pasticceria Franco a Casal Velino, per chiudere in bellezza.

E di bellezze, questa zona del Cilento, certo non difetta. Ma la bellezza, da sola, non basta, se non c’è dell’altro, dentro al cuore.

Sarebbe troppo facile sennò…

 

La Montanara
Via Monte Gelbison, 18, 84060 Novi Velia (Sa)
tel 0974 65366
prezzo medio 30 euro con vino della casa

Pasticceria Franco
via Velia 96 Casal Velino
tel 0974 907518

 


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