Gusto Over The Sea di Agropoli: la vera pizza napoletana e/o cucina creativa

Pubblicato in: Le pizzerie
Gusto Over The Sea, Raffaella Marigliano ed Antonio Marseglia

di Enrico Malgi

Si fa presto a dire “vera pizza napoletana” (in odore di santità per la prossima consacrazione a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco). Un primato affermato nel corso di tanti anni ed un modello gastronomico esportato in tutto il mondo che pur con tante imitazioni, a volte maldestre e ridicole, nessuno può mettere in discussione. Spesso fuori Napoli e dintorni l’interpretazione però è molto soggettiva, ma la vera pizza napoletana tradizionale ha un suo preciso codice da rispettare e non ammette deroghe.

Facendo riferimento al Cilento, territorio a me caro, a malincuore devo ammettere che sono poche le pizzerie che sfornano un prodotto veramente di qualità e che si attengono scrupolosamente ai canoni prestabiliti. Posso segnalare tra queste la Pizzeria Da Anna di Agropoli, la Pizzeria La Pietra Azzurra di Caselle in Pittari, la Pizzeria Filippo’s di Sapri e la Pizzeria Da Zero di Vallo della Lucania e nel Vallo di Diano la Pizzeria Grotto Castello di Caggiano. La tendenza nel Cilento, purtroppo, è quella di presentare una pizza molto diversa da quella tipica napoletana. Un bravo pizzaiolo locale mi ha confidato che pur volendo rispettare la tradizione, nel Cilento si preferisce gustare una pizza più croccante che morbida e che non costi troppo e quindi è indispensabile soddisfare le richieste dei clienti. E questo vuol dire che spesso le materie prime impiegate non sono di buona qualità.

Andando alla scoperta di un’ottima pizzeria, mi sono imbattuto in questi giorni in quella di Gusto Over The Sea di Agropoli, che più che “al di sopra del mare” è situata proprio di fronte al mare della cittadina cilentana. Basta soltanto attraversare la strada! I proprietari sono due napoletani trapiantati da qualche anno nel Cilento: Raffaella Marigliano ed Antonio Marseglia, che hanno aperto il locale il primo agosto 2015. Ma la signora Marigliano possiede già da dodici anni un’altra pizzeria ad Agnone Cilento ed un’altra storica a San Giorgio a Cremano, gestita dal padre.

Ma qui non ci si limita a sfornare soltanto ottime pizze, ma si fa anche una ristorazione tradizionale napoletana, rivisitata e creativa. In cucina si fa valere il talentuoso chef ventiduenne partenopeo Antonio Serafino, diplomatosi Tecnico della Ristorazione all’IPSAR Gioacchino Rossini di Napoli e con partecipazione al Corso Accelerato di Chimica Alimentare Avanzata presso l’Università Federico II di Napoli. Antonio, a scapito della sua giovanissima età, possiede già una buona tecnica, manualità e preparazione, frutto di un proficuo apprendimento formativo attraverso esperienze maturate a Napoli e, soprattutto, al centro-nord d’Italia, tra cui presso Rossopomodoro ed al prestigioso hotel Cipriani a Venezia. Lo vedo bene impostato, ambizioso, determinato e volenteroso di emergere e sicuramente ci riuscirà.

Per l’occasione mi ha preparato tre piatti centrati e gustosi che ho molto apprezzato: Frittatina napoletana di maccheroni con bucatini Vicidomini; Seppia mi-cuit su vellutata di patata viola avezzana e chips di pane speziato; Conchiglia ripiena di ricotta di bufala, con mussillo islandese e su vellutata di datterino giallo di Battipaglia.

 

 

Il pizzaiolo si chiama Vincenzo Criscuolo, pure lui napoletano (un’intera squadra partenopea quindi) e già carico di un importante bagaglio di esperienze alle spalle.

Ha sottoposto alla mia attenzione tre tipiche pizze napoletane: La Marinara, con pomodori San Marzano Dop, olio evo profumato all’aglio di Ufita, aglio, origano selvatico di montagna ed una foglia di basilico; la Margherita, con pomodori San Marzano Dop, olio evo, fior di latte e basilico; e la Pizza fritta, con ripieno di ricotta, salame, pelato San Marzano Dop, cicoli, provola di bufala e pepe Sarawak.

 

 

 

 

 

Tutte veramente eccellenti e composte soltanto di materie prime di eccelsa qualità. Per l’impasto la farina usata è di tipo 00 e 1 del molino Dallagiovanna e quella di Petra del molino Quaglia. I pomodori impiegati sono San Marzano, Corbarini, Datterini gialli e rossi di Battipaglia, quelli del Piennolo freschi ed in conserva del Vesuvio di Casa Barone, di Orto di Lucullo e de il Miracolo di San Gennaro. L’olio evo viene dalle Colline Salernitane e dall’Irpinia. La mozzarella di bufala ed il fior di latte provengono da aziende leader campane. E poi per la composizione dei piatti si usa sale artigianale di Trapani; alici di menaica e di Cetara; colatura di alici Acquapazza; pasta di Leonessa e di Vicidomini; fagioli di Controne; ceci di Cicerale; salumi di maiale nero casertano; pistacchi di Bronte; olive caiazzane; capperi di Salina; dolci di Dolciaria Marigliano, ecc. E poi ampia disponibilità di birre artigianali e trappiste, nazionali ed estere. Ed infine una carta di vini e spumanti sicuramente all’altezza, con etichette prestigiose sia territoriali e sia nazionali ed estere. Ho accompagnato le pizze con una birra artigianale trentina ed i piatti con ottime bollicine di Prosecco Superiore Brut Prior Valdobbiadene Docg millesimato 2015 di Bortolomiol, che ha ricevuto i Tre Bicchieri 2016 dal Gambero Rosso.

L’assaggio delle pizze è stato sicuramente soddisfacente. Per quanto riguarda la margherita, alla vista si presenta bella morbida, soffice, elastica e con un cornicione rigonfio, alveolato ed alto circa due centimetri, così come vuole la tradizione napoletana. All’olfatto si riconosce un invitante profumo di pane fresco appena sfornato. Sapore in bocca consistente e caratteristico, lievemente sapido, giustamente acidulo per gli ottimi pomodori impiegati. Il fior di latte è gustoso, ben integrato con la pasta e non gronda acqua. L’olio è sicuramente di buona qualità e non copre i sapori. Tutti i prodotti impiegati sono sicuramente legati tra di loro. Nel complesso la pizza è ben cotta, leggera e si scioglie in bocca. Ed infatti a distanza di ore non ho avuto problemi di digestione, di gonfiore, oppure sete per l’uso eccesivo di sale.

In conclusione, quindi, posso annoverare la Pizzeria Gusto Over The Sea, tra le migliori del Cilento! E poi a tutto questo bisogna aggiungere come carta vincente un’ottima cucina, un ambiente carino, moderno, luminoso ed accogliente, la simpatia di tutto lo staff, un servizio celere, premuroso e preciso e prezzi convenienti. Penso che questo locale avrà sicuramente successo!

 

Foto di Enrico Malgi

 

Ristorante Pizzeria Gusto Over The Sea

Lungomare San Marco – Agropoli (Sa)

Cellulare 333 4114123

Apertura: dal lunedì alla domenica dalle ore 12,00 alle ore 15,00 e dalle ore 18,30 a mezzanotte. Mercoledì locale aperto soltanto la sera. Il martedì è chiusura settimanale. Dal 15 giugno sempre aperto.

In menù una ventina di tipi di pizze disponibili

Coperti: 50 circa.

Prezzi delle pizze da 4,50 euro la marinara, fino 9,00 euro quelle ripiene.

Prezzo medio di un pasto completo sui 35,00 euro, escluse le bevande

 


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