Ponza nel Cuore- 3. Gino Pesce e l’Acqua Pazza

L'Acqua pazza, Merluzzo in Primavera

di Maurizio Valeriani

Continuiamo il nostro viaggio enogastronomico nella bellissima isola di Ponza.

Così dopo le nostre prime due splendide serate (ristorante EEA, l’Orestorante) , passiamo a raccontarvi dell’ultima grande esperienza gustativa, quella presso l’Acqua Pazza.

Il Ristorante si trova nel corso centrale del paese, vicino al Municipio, con vista sul porto di Ponza.

Gino Pesce, patron del locale, gestisce la sala e supervisiona la cucina con uguale precisione. Fondamentale è il contributo della moglie Patrizia, che è la regina dei fornelli.

La stella Michelin, ottenuta nel 2006 e mantenuta a tutt’oggi, rappresenta un meritatissimo riconoscimento.

Il servizio è attento e scrupoloso, e l’uscita dei piatti dalla cucina è sottoposta al doppio vaglio di Gino e della moglie.

Il mare, nemmeno a dirlo è al centro del menu, così trovano spazio preparazioni di crudi e di cotti di grandissima esecuzione.

Si parte dal benvenuto dello Chef: polpettine di merluzzo, arancino napoletano e maionese allo zenzero, equilibrio gustativo raggiunto bilanciando sapidità, grassezza e dolcezza.

Per proseguire c’è solo l’imbarazzo della scelta, tanto è vero che per avere una panoramica più ampia dell’offerta, abbiamo dedicato due serate all’assaggio dei piatti proposti.

Ed allora come non provare l’astice alla catalana (eseguito a regola d’arte, con materia prima eccellente), il crudo di gamberoni rossi, il carpaccio di ricciola, tartare di tonno.

E poi ecco i primi che abbiamo assaggiato: paccheri con pesce spada, melanzana, e mozzarella affumicata; spaghetti con calamaretti spillo e bottarga di tonno; spaghetti alla granceola, spaghetti ai ricci; tortelli di nasello con vongole e zucchine.

Come si può facilmente immaginare, si va da preparazioni più semplici a piatti più complessi, che hanno come fattori comuni equilibrio gustativo ed una materia prima straordinaria.

A seguire, e sulla stessa lunghezza d’onda, i secondi provati: pesce spada alla soia e carote; merluzzo in primavera; rana pescatrice, scarola, terra di olive e salsa alle alici; seppia gusto brace.

Da non perdere i dolci: Cremoso al cioccolato con composta di mango; Sfera alla liquirizia, soffice al cioccolato, gelato al caffè e gelè alla menta; Madeleine all’arancia, croccante al cardamomo e sorbetto alla carota; ricotta, frutti rossi e crumble all’avena.

Si conclude così il nostro felice percorso nei sapori di Ponza, sicuri di tornare molto presto, per raccontarvi ancora questa magnifica isola.

 


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