La straordinaria storia di Maida Mercuri, la Signora dei Navigli: Pont de Ferr a Milano

Al Pont de Ferr di Mayda Mercuri

Ristorante Pont de Ferr a Milano
Ripa di Porta Ticinese 55
Tel.  02 8940 6277
Sempre aperto

 

Maida Mercuri, bellissima e colta, è la Signora dei Navigli. “Praticamente ho sempre vissuto qui, sono nata vicino il locale che ho aperto 32 anni fa e ho vissuto tutta la trasformazione di questa zona di Milano”. Sorriso dolce e pugno di ferro, ristoratrice vera che non cerca scorciatoie sui prodotti. La sua carta dei vini è una delle più originali e interessanti d’Italia, forte dell’esperienza di chi è stata tra le più giovani sommelier d’Italia che ha iniziato a girare in Borgogna e Champagne quando Armando Castagno aveva ancora i pantaloncini corti e Alberto Lupetti non era manco nato. E poi l’Italia, tutta, dal Nord al Sud, alla ricerca di vini che hanno qualcosa da raccontare.
Maida è ristoratrice vera nella scelta dei cuochi: qui si è fatto conoscere Matias Perdomo, il cuoco che ha preso il posto di Cracco nell’immaginario dei gastrofighetti milanesi, qui è venuto il grande Vittorio Fusari. Ora c’è Ivan Milani che ci racconta la disavventura di Piano 35 da cui si capisce perché le banche italiane sono una mezza chiavica e che Torino non è Milano. Ferie? Mai. Aperta? Sempre! Una cosa a cui non può rinunciare? La Festa a Vico di Gennaro Esposito! La stella? La Michelin la scoprì quando Licia Granello portò Fausto Arrighi per la prima volta qui, presa, persa , devo dire, non ho la sensazione che se ne senta la mancanza anche se tutti titolano su questo.

Ma veniamo a noi. Perché venire qui? In primo luogo per godere dei Navigli senza precipitare in un posto da batteria, banale e turistico, bensì con cuore e anima. Secondo perché per essere a Milano ha prezzi abbordabili con un menu tradizione a 55 euro (5 portate), menu gioco a 75 euro (sette portate) e poi quello lungo a 130 euro. Ma Pont de Ferr è un posto ove entri, mangi un piatto, prendi un antipasto, fai un aperitivo, luogo di incontro e di chiacchiere.
Abbiamo molta cura nel pane, la proposta complessiva è quella di una cucina italiana vista da Nord con inserimenti piemontesi ben centrati. Imperdibile, ad esempio, la cotoletta alla milanese o il corso rapido di piemotese estremo che riassume il menu di 90 trattorie su 100 plin e tajerin esclusi. C’è dunque una buona mano soprattutto sulle carni (grandiosa la lepre con le puntarella) mentre se siete romani o napoletani e scegliete il piatto di spaghetti farete bene a precisare che li volete al dente.
Un menu appagante, di sapori centrati, accompagnati, questo il nostro consiglio a meno che non siate esperti, dai consigli di Maida sul vino. Divertimento assicurato.
Non potete dire di essere stati a Milano se non siete passati da qui.
Alè!

Ristorante Pont de Ferr a Milano

Ristorante Pont de Ferr a Milano


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