di Fabiola Quaranta
La chef è una combattente. Una che, armata di coltello tra i denti, con il cuore pieno ed un’energia frizzante, elabora e crea piatti carichi di meraviglia.
I sapori sono forti, come è forte lo sguardo di Marianna Vitale; nulla è lasciato al caso e, in questo piccolo bistrot nascosto tra i palazzi di un paesino di provincia, vicino Napoli, il tempo sembra fermarsi, una buona musica ti accoglie e ti accompagna, il gusto si rallegra.La gentilezza del personale, semplice e disarmante, ti fa sentire subito a casa. La cucina, però, non è propriamente quella di “mammà”, gli ingredienti di prima qualità propri della tradizione partenopea si elevano a piatti di altissima emozione, annunciando una cucina carica di tensione, capace di stupire annche i palati più esigenti e raffinati.
Ottima la carta dei vini. Una cena che emoziona a prezzi contenuti. Ho vissuto una sera al Sud ricaricandomi di un’energia Vitale rara e vulcanica, come solo questa terra può essere, un po’ folle ma geniale. Ho assaporato la frenesia della tradizione che irrompe nella novità, come un salto visionario nel futuro. Ho percepito l’ambizione di chi nasce dalla lava del Vesuvio e corre lontano, senza paura e con tanta fatica.
Chapeau a Marianna Vitale e al suo sorriso senza tempo. Me ne torno a Milano orgogliosa del mio sud.
Dai un'occhiata anche a:
- Dallo Champagne al Sake IWA, la nuova vita di Richard Geoffroy, ex chef de cave di Dom Perignon
- Ciccio Sultano va a Noto: a febbraio 2021 apriamo il resort di lusso San Corrado
- Vino e critica internazionale dopo Parker 8| Madeline Puckette (USA)
- L’uomo cucina, la donna nutre 3 – Angela Mazzaccaro, al regina del fusillo di Felitto
- Matteo Baronetto Del Cambio a Torino: la cosa più dificile per un cuoco? Trovare l’equilibrio tra quello che si aspetta il cliente e quello che tu vuoi dare
- Il San Domenico di Imola e l’evoluzione gentile di Max Mascia. “Tre mesi da record, meglio del 2019. Il green pass? Nessun timore”
- Il menu di mare perfetto del 2020 in 7 piatti e l’abbinamento musicale
- Vino e critica internazionale dopo Parker| Alessandro Torcoli di Civiltà del Bere