Sorrentognocchiday, la grande kermesse che celebra gli gnocchi alla Sorrentina ideata da Carmen Davolo

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Carmen Autuori

Sorrentognocchiday. Che gli gnocchi siano il simbolo della cucina della gioia è un fatto assodato, quelli alla sorrentina, poi, sono conosciuti in tutto il mondo, pochi ingredienti ma di ottima qualità: farina, patate, pomodoro, basilico, il fiordilatte che crea il cuore filante, la crosta croccante data dal veloce passaggio in forno.  Nella maggior parte delle famiglie italiane venivano preparati, soprattutto quando ancora esisteva il calendario settimanale dei pasti, il giovedì, considerato “una mezza domenica”. E non è un caso: erano il cibo consolatorio in vista del venerdì che invece era il giorno dell’astinenza e del mangiare di magro.

Grazie al Sorrentognocchiday,  seconda edizione, nato dalla felice intuizione di Carmen Davolo e Daniela Marrapese di Dieffe Comunicazione, insieme a Vincenzo Guarino executive chef del Castello di Postignano di Sellano, splendido borgo umbro, sono stati proprio gli gnocchi a “luccicare” sulla Terrazza delle Sirene del Circolo dei Forestieri di fronte ad uno dei panorami più belli al mondo: il golfo di Sorrento.

“Anche per questa seconda edizione il nostro intento è stato quello di fare degli gnocchi il vessillo di Sorrento
– spiega Carmen Davolo -, infatti sarà possibile degustare questa pietanza oltre che in Costiera Sorrentina, anche in altre regioni italiane e nel mondo. E di questo ringrazio Nino Di Costanzo che ha chiamato a raccolta molti chef esteri che hanno aderito con grande entusiasmo alla nostra iniziativa”.

Giovedì sera, dieci tra chef stellati ed emergenti hanno reinterpretato gli gnocchi tradizionali, preparandone cinque versioni differenti.

Vincenzo Guarino ha presentato uno gnocco alla sorrentina in versione ‘dripping’ovvero con gli ingredienti principali (pomodorini rossi e gialli, fior di latte, basilico)trasformati in crema. Mentre Domenico Iavarone del Jose Restaurant di Torre del Greco ha servito il classico gnocco con le patate con un estrazione di ingredienti, basilico, spuma di fior di latte e pomodoro, servito su una salsa di pomodoro affumicato. Si sono impreziositi con i sapori del mare gli gnocchi di Pasquale Palamaro di Indaco del Grand Hotel Regina Isabella di Ischia. Gnocchi alle alghe, salsa di vongole e peschiole conservate sott’aceto a dare acidità.

Quest’ultime sono piccole pesche della grandezza di un’oliva che vengono prodotte in ridottissima quantità nel casertano.  Anche Fabio Pesticcio del Papavero di Eboli per realizzare il suo piatto ha guardato al mare: gnocchi di patate, bisque e crema di gamberi, gambero rosso e spuma di fiordilatte. Per ricreare il colore della crosticina ha usato il limone bruciato. Gnocchi più ‘tradizionali’ quelli di Giuseppe Saccone del Vesuvio Panoramic Restaurant dell’Hotel Mediterraneo di Sant’Agnello; gnocchi con fiordilatte, pomodoro, basilico. Unico elemento innovativo il passaggio nel burro chiarificato a dare croccantezza.

Ogni ‘star’ della ristorazione è stata affiancata da una giovane promessa. Marco Parlato del Parlato Restaurant di Seiano, Paolo del Giudice del Capasanta, EmanuelScotti de Le Rêve della Tenuta C’est la Vie, Simone Visconti de Il Papavero e Alfonso Amaro della Corte San Lorenzo.

Il pizzaiolo napoletano Errico Porzio, coadiuvato dal giovane Ciro Esposito, haportato la testimonianza del mondo pizza con le sue montanarine in tre differenti declinazioni: classiche, con ragù alla genovese e con pancetta e burrata  accompagnate dallo champagne Canard-Duchêne.

Gnocchi protagonisti anche del dessert. La giovane promessa Benedetta Somma, pastry chef de Il Papavero di Eboli, ha realizzato un delizioso dolce al cucchiaio costituito da piccoli gnocchi di patate fritti, adagiati su crema di fior di latte e cioccolato bianco. A donare freschezza al piatto zeste di limone candite.

E a proposito di delizie non potevano mancare quelle al limone, dolce iconico del Maestro Pasticciere Sal De Riso, già Campione del Mondo e presidente dell’Accademia Maestri Pasticcieri Italiani.

“Sono venuto con grande gioia a questo evento che, ancora una volta, fa di Sorrento la capitale del gusto, questa volta grazie al suo piatto iconico, gli gnocchi alla Sorrentina – spiega il maestro-. Ma non solo, sono stato anche molto incuriosito dall’interpretazione che avrebbero dato di essi questi magnifici chef. E sono rimasto davvero soddisfatto anche perché da sempre affascinato dal mondo della cucina dove ho intrapreso i primi passi prima di percorrere la strada che mi ha portato fin qui”.

Tra gli sponsor Mulino Caputo che ha dedicato una linea della sua produzione proprio alla farina per gli gnocchi e per la pasta fatta in casa.

Gnocchi alla Sorrentina la ricetta

 

L’altro elemento imprescindibile è il fior di latte e di conseguenza Latteria Sorrentina, azienda leader proprio nella produzione di questo ingrediente, non poteva mancare. “Il fior di latte è uno degli ingredienti di cui non si può fare a meno se si vuole realizzare un buon piatto di gnocchi alla sorrentina – dichiara il direttore commerciale -, e la nostra azienda è orgogliosa di essere tra gli sponsor per il secondo anno consecutivo. Sorrentognocchiday oltre ad accendere i riflettori su questa pietanza straordinaria, quest’anno ha anche messo in luce l’importanza di trasferire ai più giovani, e mi riferisco ai giovani chef che affiancano gli stellati, l’importanza della cucina tradizionale che non è solo bagaglio di gusto ma anche di memoria. La stessa filosofia che appartiene alla nostra azienda”.

Quando si parla di gnocchi si parla di ingredienti semplici, ma di primissima qualità, a cominciare dall’olio. “Il nostro olio è espressione del territorio, quello delle colline salernitane –
afferma Maria Provenza di  Frantoio Torretta -. Stasera, in questa meravigliosa cornice, abbiamo assistito ad un evento singolare: il nostro oro giallo
è stato valorizzato ancora di più dagli gnocchi magistralmente realizzati dagli chef. Un eccellenza che fa da supporto ad un’altra, in sostanza”.

Inutile specificare che l’evento è stato subito sold out. Per chi non ha potuto partecipare, l’appuntamento è per l’anno prossimo: parola di Carmen Davolo!

 


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