Stelle e stelline, la festa al Convento di Cetara

Pubblicato in: Eventi da raccontare


Durante il lungo periodo delle feste natalizie inevitabilmente si tirano le somme sull’andamento dell’anno che volge al termine. È inutile e banale nascondersi che è stato un anno difficilissimo, la crisi c’è e si è dolorosamente sentita. Anche se il settore eno gastronomico ha registrato fenomeni in forte contrasto tra loro. C’è chi ha fatto grandi passi in avanti, chi ha dovuto rivedere con maggiore attenzione il proprio piano di lavoro, e, ahimè, chi se l’è vista proprio brutta. Sta di fatto che questo settore in Campania è in pieno fermento grazie alla ricchezza di prodotti, alla imponente cultura eno gastronomica che continua a tirare alla grande, alla vivacità di chi ama il proprio lavoro e non intende fermarsi.

 

 

Purtroppo della mia bellissima città, Napoli, e della Campania tutta, si parla ormai quasi solo in termini di camorra o anti camorra. E’ l’argomento che maggiormente favorisce la vendita di libri e che fa impennare l’audience in tv. Tutto ciò mi preoccupa moltissimo in quanto l’immagine della città e della regione con questo andazzo si incrina spaventando imprenditori e turisti e peggiorando ulteriormente lo sviluppo economico già tanto precario.

Di contrappeso ci vorrebbe altrettanta attenzione su quanto la Campania e Napoli sono in grado di offrire in termini culturali, turistici, eno gastronomici e, non ultimi, umani se davvero si avesse l’intenzione di aiutare e cambiare la situazione. Tra i tanti luoghi imperdibili in Campania c’è il piccolo borgo di pescatori di Cetara, infallibili nella pesca del tonno e delle alici.

E qui l’inarrestabile Pasquale Torrente con la sua splendida famiglia si danno un gran da fare per far conoscere le tradizioni del luogo legate alla pesca ed ai prodotti del mare. Martedì sera si è ripetuta la festa al Convento celebrata in grande armonia con i tanti amici arrivati un po’ da tutt’Italia, per farsi gli auguri di Natale, conoscere i piatti tradizionali cetaresi, ridere con la trombolata di Gerardo Spaccapaese cercando di esorcizzare le grandi difficoltà e la cattiva sorte.

 

 

 

 

E per questa terza edizione gli spumanti Ferrari hanno accompagnato con brio i piatti della serata ed il brindisi finale.

 

 

 

Auguri!


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