Una giornata a Villa Pastenella e intorno al monte Taburno

di Mimmo Gagliardi

“Mi sento in forma. Ora sto bene!”

Chiamare Renato Pirone al telefono dopo le vicissitudini fisiche di inizio anno e sentirlo energico, attivo e motivato, mi ha riempito il cuore di gioia. Quello stesso cuore che ha fatto i capricci nel petto del mio amico. Avevo già voglia di andare a trovarlo ma ora ancora di più.

Il monte Taburno si erge massiccio contro un cielo azzurro, elevandosi da una campagna di incomparabile bellezza ricca di mille colori. Il fertile terreno, ricco di rocce calcaree e falde acquifere, è la ricchezza di questo territorio

Tocco Caudio è uno dei tanti paesini che punteggiano la base della montagna. Oggi conta poco più di 1.500 abitanti ma una volta era molto più popolato, come testimonia lo splendido borgo abbandonato di Tocco Vecchio. Sotto il costone roccioso, la parte più alta dell’antico borgo, ai piedi della Chiesa di San Vincenzo Martire, c’è Villa Pastenella.

Immersa nel verde e nella tranquillità è un’antico casale rurale sannita che è stato sapientemente restaurato e dove Renato, che è napoletano di Posillipo, ha introdotto molti elementi partenopei come le maioliche colorate.

Il risultato è un ambiente caldo e accogliente, familiare, e Tiziana e Renato sono splendidi padroni di casa. D’estate l’ampio spazio esterno viene attrezzato e si organizzano sfornate di pizze napoletane e grigliate di carne e pesce.

Renato mi sfida a provare un menù di pesce ma in terra beneventana. Ovviamente accetto!

Si parte con un antipasto a base di calamaro arrosto avvolto in pancetta croccante e gambero fritto in pastella, poi procediamo con julienne di seppia su letto di rucola selvatica, cozze di Posillipo alla Renato, con gratinatura alla semola e, per finire, gamberi e scampi fritti accompagnati da verdura in pastella.

Il primo piatto è un ottimo incrocio tra gli gnocchetti del sannio e i frutti di mare napoletani, cozze e lupini.

Renato si fa recapitare ogni giorno il pesce dai suoi amici pescatori, quindi il prodotto è sempre freschissimo, ma anche a sorpresa. Infatti ogni giorno il menù di pesce varia in funzione di cosa capita nella “spasella” del pescato della notte prima.

Una sublime rana pescatrice all’acqua pazza è il nostro secondo.

Abbiamo accompagnato il pranzo con la fresca a fruttata Falanghina del Taburno DOC di Torre a Oriente di Patrizia Iannella e condito i piatti con il delicato e gradevole olio di Torre del Pagus di Giusy Rapuano.

Il dolce è il regno di Tiziana. Renato, per sua ammissione, non ci mette mano. Saggiamo una buonissima panna cotta con crema al kiwi e un tortino al cioccolato con il cuore caldo che concludono degnamente lo splendido pranzo.

Ci tratteniamo ancora molto con i padroni di casa per farci due risate e ridurre, notevolmente, le loro riserve di liquori fatti in casa.

Il viaggio di ritorno verso casa è altrettanto bello con i colori della campagna al tramonto. Una gita nel Taburno vale la pena anche solo per godere di queste splendide viste. Infatti mi fermo più volte.

Sono felice di aver rivisto Renato. Il suo amore per la vita e la cucina, non possono non contagiare chiunque lo conosca. Continua così amico mio, il tuo cuore è grande e forte!

 

Villa Pastenella

Contrada San Gaudenzio

82030 Tocco Caudio

Benevento

Mobile +39 3357052120

 


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