Vesuvinum e vini dei vulcani: il Vesuvio incontra la Tuscia

Pubblicato in: Eventi da raccontare
Alberto Capasso, Marina Alaimo, Carlo Zucchetti durante la degustazione

 

di Monica Piscitelli

Dopo l’incontro con i vini dell’Etna, in compagnia della giornalista Alma Torretta, ieri sera, a Vesuvinum, il Vesuvio ha incontrato nel bicchiere i vini di un altro territorio di origine vulcanica: la Tuscia viterbese, a nord del Lazio.

Stimolante e partecipata è stata la degustazione condotta da Carlo Zucchetti dell’Enoteca provinciale della Tuscia, con Alberto Capasso del gruppo Slow Wine e Marina Alaimo del Luciano Pignataro Wine Blog.
A bottiglie coperte, i sei campioni di bianco delle due aree si sono dimostrati sorprendentemente affini e di difficile individuazione per gli appassionati che numerosi hanno partecipato alla degustazione accompagnata con maestria dei tre esperti che hanno animato e stuzzicato ad arte la curiosità dei presenti.

Marina Alaimo durante la degustazione

Con l’eccezione della Catalanesca, i cui tratti esuberanti si sono messi subito in evidenza staccandosi nettamente dagli altri, tutti i campioni si sono contraddistinti per un profilo decisamente minerale al naso e una sostenuta acidità al palato. Protagonisti, con la Catalanesca -vitigno che, ha ricordato Marina Alaimo, di recente è stato finalmente meritatamente risollevato dal suo destino di uva da tavola – Falanghina, Coda di Volpe, Greco Bianco, Malvasia e Procanico e Grechetto.

Il castello di Ottaviano a festa durante le degustazioni

Piccoli appunti di degustazione
Particolarmente minerale, quasi sulfureo il campione 1, di grande sapidità. Discreti l’equilibrio complessivo e la persistenza in bocca.
Contraddistinto sensibilmente da note mielose e morbide al naso su un fiondo minerale e sorprendentemente secco in bocca, il campione 2, con una lunga scia di mandorla amara e cedro candito, questo ben presente anche al naso.
Un profilo, al naso, sottile, per il campione 3, appena connotato da note di miele d’acacia. Il vino, poi invece, si espande con decisione in bocca regalando un buon equilibrio e una piacevole sapidità.
Note fumé e grande eleganza al naso sullo sfondo minerale, per il campione 4. Complesso al naso e pieno in bocca, oltre che lungo.
Un mix di note fiorite (ginestra), agrumate e di ananas fresca per il campione 5 che è molto equilibrato, di giusta sapidità.
Ha un profilo speciale il campione 6. Intenso e caratterizzato da note di pesca gialla matura e pepe bianco. Non manca l’alcool in bocca, sostenuto da una struttura adeguata. Avvolgente il sorso e lungo.

I vini in degustazione:

1) Greco di Vignanello Doc Viticoltori dei Colli Cimini 2009
2) Lacryma Christi Vesuvio Doc 2009 Cantine del Vesuvio
3) Alma Rei Lazio bianco Igt 2009 La Carcaia
4) Lacryma Christi Vesuvio Doc Vigna del Vulcano 2007 Villa Dora
5) Grechetto Civitella d’Agliano Igt Poggio della Costa 2009 Sergio Mottura
6) Pompeiano Igt Katà 2009 Cantine Olivella


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