Vico Equense, Grand Hotel Angiolieri – L’Accanto e la cucina di Vincenzo Guarino

Via Santa Maria Vecchia, 2
Località Seiano
Tel.081.8029161
www.laccanto.com
Sempre aperto, chiuso lunedì. Mai in estate
Ferie da gennaio a marzo

La prima nota allegra è trovare la grande Nicoletta Gargiulo all’opera tra questi tavoli affacciati sull’infinito. L’ex campionessa italiana Ais, attuale presidente regionale dell’Associazione ha rivisto un carta sbilenca riempendola di campani di valore con ottime incursioni in Italia e Francia.

Il secondo sorriso me lo strappa la presenza di Nando Papa, grande professionista e amico di bevute.
Il terzo la cucina di Vincenzo Guarino, chiamato a raccogliere una eredità pesante, un compito affrontato con mestiere, professionalità, semplicità.

Siamo in un albergo storico, a conduzione familiare, con una vista mozzafiato sul Vesuvio, Napoli e su Ischia. Il Benevenuto in terrazza è un piccolo repertorio di classici napoletani, a cominciare dalla pallina fritta di provolone del monaco passando per le altre sfizioserie del mare e dell’orto.

Pane, grissini, taralli napoletani e burro al basilico sono l’altro biglietto da visita.

 

 

Buone e golose le alici di antipasto.

L’altro è di scuola, alterna mare e terra, diverse consistenze e soprattutto un gioco dolce e salato che troviamo in molte preparazioni.
Lo stile della cucina tende all’equilibrio, alla compensazione tra i vari ingredienti.

 

Un esempio, sulla scia del secondo antipasto, è proprio questo primo piatto dove l’arancia chiude con un giusto tocco di dolce e di acido il percorso del boccone nel palato.

Dolce di vanigia anche in questo risotto, in cui il gambero non è il protagonista, ma uno degli elementi. La volontà è quella di offrire un boccone ben amalgamato.

 

Buonissimo il pollo, trattato con tanta tecnica e passione.

 

Un passo in più la triglia, grazie alla complessità e all’inyensità dei ricci di mare che rende vana la presenza della caciotta. Un elemento magari da togliere in questo piatto che ci fa tuffare a mare.

Buono il pre-dessert

 

 

 

 

Il repertorio dolce è sacramentato. Meriterebbe una seduta a parte, noi ce lo godiamo con i perfetti abbinamenti scelti d Nicoletta.

 

L’Angiolieri dunque resta una grande esperienza imperdibile quando siete in Penisola Sorrentina, anche se siamo passati da una cucina di sbalzi, verticale, giocata sulle acidità ad uno stile più leggibile e circolare.
Una esperienza che costa in menu degustazione con sette piatti 110 euro mentre quello classico napoletano sta sui 75. Alla carta spenderete tra i 90 e i 100 euro.

 


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