I vini di Carmine Botti di Agropoli

Pubblicato in: I vini da non perdere
Emiliana Botti

di Enrico Malgi

Carmine Botti (Carminuccio per gli amici) è un vignaiolo agropolese di lungo corso, che ha segnato e scritto la storia della viticoltura del Cilento insieme a pochi altri esponenti locali. Ha iniziato il suo percorso negli anni ’70, quando da queste parti non era cominciato neanche l’anno zero.

Con passione, determinazione, abnegazione, competenza e costanza Carminuccio ha portato avanti la sua missione, incontrando sul suo cammino tante difficoltà, ma senza mai scoraggiarsi o arrendersi. Ha sempre ostentato un atteggiamento umile, semplice e propositivo e proprio per queste sue doti è stato sempre molto apprezzato da tutti. Purtroppo negli ultimi tempi ha patito qualche acciacco di troppo e per questo motivo ha dovuto ridurre il suo impegno professionale. Per fortuna gli è accanto la figlia Emiliana neo-mamma, che ha ereditato lo sconfinato patrimonio di esperienza e di conoscenza, portando avanti così in modo mirabile le sorti aziendali. La conduzione tecnica poi è stata affidata all’enologo Pippo Greco, nipote di Carminuccio ed anch’egli giovane produttore vitivinicolo.

Nel corso degli anni la produzione aziendale si è sempre distinta per etichette di alta qualità. Nella mia ultima visita ho potuto degustare tre nuovi millesimi, di cui un inedito assoluto.

Enfasi Cilento Fiano Doc 2016.
Vino appena imbottigliato. Acciaio per quattro mesi e poi vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale in enoteca di 15,00 euro.

Colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Bouquet vinoso e fruttato di mandarino, di pesca, di mela e di mandorla. Accentuate fragranze floreali di ginestra, di gelsomino e di biancospino, rimando idati e salmastri. In bocca sorso gradevolissimo per freschezza, genuinità, delicatezza e morbidezza. Profilo succoso, aggraziato e slanciato, che termina poi in una chiusura appagante. Prosit!

Primitivo Paestum Igt 2015
Primitivo in purezza. Sei mesi di maturazione in acciaio e poi affinamento in boccia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo di 12,00 euro.

Nell’intento di trovare alternative allo stanziale ed affidabile aglianico, si cerca di sperimentare altre specie varietali a bacca rossa, che certamente non appartengono alla viticoltura ed alla cultura cilentana se non per straforo. Tanto è vero che l’esigua coltivazione del primitivo nel Cilento, a parte l’azienda I Vini del Cavaliere di Giovanni Cuomo che lo vinifica in purezza, trova ospitalità soltanto come supporto in qualche blend.

Veste cromatica purpurea-violacea. Profumi rossi, schizzi floreali ed umori vegetali di ottima fattura. E poi percezioni odorose vinose, eleganti, pimpanti e seducenti. In bocca però il vino mantiene solo in parte le sue promesse, risultando nel complesso ruvido, selvatico e poco morbido, seppure connotato da buona freschezza. Vista comunque la sua giovinezza, diciamo che è un vino ancora in fase di rodaggio, tenendo anche conto dell’eccellente serbevolezza varietale.

Impervio Cilento Aglianico Doc 2013
Acciaio e legno piccolo di maturazione per un anno e mezzo. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo dell’etichetta di 14,00 euro.

Brillante il vivido colore rosso rubino nel bicchiere. Al naso  variegati e ricchi profumi di frutta rossa, soprattutto del sottobosco come ribes, mirtilli e more, intrecciati a sentori terziari di spezie, di balsamo e di mentolo. Sulla lingua atterra un sorso austero, scalpitante, vibrante e scattante. Appeal grafitico e carnoso. Seduzione acida ed esuberante. Trama tannica evoluta. Retrogusto piacevole e persistente.

Sede ad Agropoli – Via Positano – Località Moio Alto
Tel 0974 822195 – Cell 338 436 8886
info@cilentovini.itwww.cilentovini.it
Enologo: Pippo Greco
Ettari vitati: 4,5 – Bottiglie prodotte: 30,000
Vitigni: aglianico, primitivo, sangiovese, barbera, fiano, trebbiano e malvasia bianca

 


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