Cannalonga, Locanda La Diga: il super low cost cilentano dove mangiare a 20 euro

La Diga, Raffaele Tangredi

Non sono molte le cucine cilentane dove trovare l’oste di un tempo. Innanzitutto perchè in molti casi dietro ai fornelli c’è una donna, proprio come a casa. Poi perchè anche le nuove trattorie, siano esse di mare o dell’entroterra mancano spesso di un anfitrione.
Fa eccezione questa locanda nascosta nel verde del Cilento interno, la Diga, dove affaccendato tra cucina e tavoli, troverete Raffaele Tangredi, rotondo e gioviale come si conviene ad un oste vero.

Qualche anno fa ha rinnovato la sala panoramica di questa trattoria con una decina di camere, aperta nel 2004 e affacciata sulla macchia mediterranea del Parco Nazionale del Cilento e i tetti rossi di Cannalonga, piccolo paesino a cinque chilometri da Vallo della Lucania. L’ambiente è rimasto semplice, non c’è nulla di pretenzioso. Cucina e servizio sono quelli di sempre. Menu tradizionale e prodotti locali per un luogo lontano il giusto da ogni caos vacanziero.
Questo è soprattutto il ritrovo di tante famiglie che si riuniscono durante l’estate o per le occasioni di festa.

La Diga è anche pizzeria con forno a legna. Ed è dal forno a legna che escono dei gustosissimi tozzetti di pasta di pizza conditi con olio extravergine di oliva e origano. Praticamente sostituiscono il pane, caldi, profumati e tentatori come e più  delle ciliegie. Il pane comunque c’è, ed è quello buono del Cilento, semi integrale.

Impossibile resistere all’antipasto ‘fate voi’, un ricco assortimento di salumi e formaggi locali e soprattutto una bella varietà di verdure, a ricordare la vocazione vegetariana ante litteram di una cucina contadina molto basica e soprattutto molto povera: in stagione troverete melanzane a funghetto, ‘mbuttunate oppure grigliate, zucchine alla scapece, peperonata, e così via.

I primi piatti sono quasi tutti fatti in casa, in queste zone la pasta fresca regna sovrana, si sa, e dunque spazio ai cavatielli in bianco con aglio e ricotta (specialità della casa); fusilli al ragù, gnocchi alla sorrentina, tagliatelle ai funghi, gnocchetti con salsiccia e formaggio.

Qui le patate sono imperdibili e cucinate in mille modi diversi, anche se le più golose restano quelle fritte, tagliate a mano. Vengono poi servite in tutte le possibili varianti: fritte come polpette in una sorta di crocchè dove sentirete il sapore del formaggio di capra; stufate con olio e peperoncino, arreganate al forno con la cipolla, cotte in padella insieme ai peperoni rossi e verdi oppure con la scarola (buonissime, forse le migliori). E, ancora  frittata di patate, gatto’ e, infine, le tradizionali patate cotte sotto la cenere.

E poi conviene sempre fare un assaggio della specialità della casa: la carne di capra, che qui si può provare anche in brodo, un antico piatto della tradizione che potete trovare anche agli inizi di settembre in occasione della “festa della frecagnola” una fiera che coinvolge le cucine di tutto il paese.
Per il ragu’, invece, la carne viene praticamente stracotta e addomesticata in un sugo saporito dalla cottura lenta, lentissima.

Anche agnelli, polli e capretti sono locali, solitamente serviti alla brace o al forno con le patate, tagliate ancora a mano e fritte al momento.
Si chiude con il classico cannolo cilentano e frutta di stagione.

Insomma, nelle case giù in paese non si fa una cucina molto diversa da questa. I sapori sono forti, decisi e veraci, l’ambiente di grande pace e relax. Infine, cosa che non guasta, pagherete un conto anti-crisi che va dai 20 ai 25 euro, comprensivi di un aglianico campano – anche questo ovviamente low cost – o di un semplice rosso della casa.
Il bello del Cilento contadino è anche questo.

Agri Locanda La Diga
Località Maddaloni
Ristorante con camere
Sempre aperto
Tel: 0974.3272
www.ladiga.it


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