Dopo il critico mascherato Visintin parla chef Ruffi, il cuoco senza volto che prende per i fondelli le star in tv

Pubblicato in: Personaggi
Chef Ruffi

di Bruna Sapere

Chef Ruffi. Qual è il tormentone di questa calda estate 2017? Me lo chiedevo da qualche settimana. Continuavo a canticchiare passando da un siamo come tori a Pamplona; Pa – Pamplona ad un sotto il sole – sotto il sole, di Berlino – di Berlino, mangio mezzo panino, ma non c’era niente di convincente. In realtà la risposta non era il panino a Berlino ma un risotto, una cacio e pepe, una carbonara, un tiramisù, un arancino; tutti insieme racchiusi, non in una canzone, ma in una Fanpage: quella di Chef Ruffi!

Chi è Chef Ruffi? Un personaggio. Ci è o ci fa? Non si è ancora capito, fatto sta che, nel giro di 20 giorni, sulla sua Fanpage – che ha circa 13mila followers – ha pubblicato 11 video diventati virali in cui, però, non compare mai il suo volto. Tantissime le visualizzazioni e le condivisioni. E’ sufficiente dire che la video ricetta degli arancini ha avuto 600 condivisioni e 111mila visualizzazioni. La carbonara ha avuto 5.900 condivisioni e un milione e 300mila visualizzazioni e, addirittura, oltre 11mila commenti. Cosa hanno di straordinario queste ricette? Beh, se ci sia qualcosa di straordinario, molto ben celato, non lo so, ma qualcosa di strano sicuramente c’è: arancini senza riso, carbonara in cui l’uovo è facoltativo, panna aggiunta in ogni dove – forse anche nei guanti usati dallo chef – ragù avente come arma segreta il ketchup che, come dice Ruffi, “va a dare tutti i sapori, perché non abbiamo tempo di aspettare 4 o 5 ore”.

Ciliegina sulla torta: la sua foto profilo che riporta “Chef Ruffi. La vera cucina italiana”. I commenti spaziano da “sei un genio” a “mito, prendi tutti in giro”, fino ad arrivare a veri e propri insulti – e questi sono la stragrande maggioranza. Nel bene o nel male, purché se ne parli e lui ci sta riuscendo. Nessuno che approva, eppure tutti a vedere, condividere e commentare le sue video ricette.

Sui social non si fa che parlare dello chef Ruffi e io rimango sempre più basita dai commenti al vetriolo. Possibile che nessuno si renda conto che il tipo scimmiotta, percula, sbeffeggia? E ci riesce anche molto bene, direi, guardando i risultati. O, forse, sono io a sbagliarmi e il Ruffi è realmente convinto di quello che fa? Non c’è altro modo che chiederlo direttamente a lui.

Contattato su FB, gli ho chiesto se gli andasse di rilasciare una sorta di intervista, rassicurandolo che sarebbe avvenuta in quella finestra di dialogo – non avrebbe mai acconsentito ad incontrarmi o a darmi un riferimento telefonico. Ha accettato di buon grado; è stato disponibile e paziente e lo scambio di battute è durato un intero pomeriggio.

Riporto integralmente domande e risposte, omettendo la chiacchierata iniziale che ha preceduto l’intervista.

Chef, come è nata l’idea di creare la sua Fanpage?
Fan page?

La pagina facebook dello Chef Ruffi
La mia pagina vuole dire?

Si, quella. Da cosa è nata l’idea? Dal gusto di diventare famoso? Dalla voglia di sorprendere i lettori?
No io come tanti altri ho aperto la mia pagina Facebook, ho messo delle mie video ricette ed ho cominciato il tutto, tengo a precisare che lo chef Ruffi è reale!

Quindi è sorpreso che i suoi video siano diventati virali e facciano migliaia di visualizzazioni?
No non sorpreso ma contento. Sapevo che era il momento giusto o meglio è l’era di Chef Ruffi Time.

La sua pagina a chi è dedicata? A chi crede di essere un grande chef e che, alla fine, cucina con prodotti scadenti non riuscendo a realizzare neanche un piatto discreto?
Anche. In questi ultimi tempi la cucina è diventata TV più che vero cibo e tradizioni, quindi io vorrei far vedere cos’è il vero cucinare.

Ma non è questo il vero cucinare. Nessuno fa la cacio e pepe con le sottilette, su!
Ma perché no? Bisogna assaggiare. A me è capitato, e anche spesso, di mangiare cose molto simili anche in noti e dico noti ristoranti in Italia e all’estero elogiati e frequentati da critici e gente di un certo calibro.

Quindi è loro che stai scimmiottando. Mi dici gli ingredienti della tua VERA ricetta della cacio e pepe, invece? (Possiamo darci del tu?)
Certo che possiamo darci del tu. Io non sto scimmiottando. Ti ripeto io cucino così.

Dai, hai accettato di rilasciare un’intervista; qualcosa di vero dovremo pur dirla. Per di più ho anche scoperto chi sei, non posso credere che tu cucini realmente così, anche perché, se così fosse, avresti usato il tuo nome vero e ci avresti messo la faccia. Dunque, vogliamo premiare chi ti segue e afferma che sei un genio, per il tuo modo di scimmiottare?
Io sono chef Ruffi.

No  sono sicura che non cucini realmente come fai in video, quindi, almeno, dimmi che pomodori usi per il classico spaghetto al pomodoro. Ti sto dando la possibilità di chiarire che sei una persona geniale e che vuoi dimostrare qualcosa.
Bruna, io sono Chef Ruffi e cucino così come vuole la gente in realtà e non ho niente da dimostrare. Non voglio diventare nessuno, voglio essere solo Chef Ruffi.

La gente non vuole che tu cucini così. Tra i millemila commenti ci sono soprattutto offese. Il resto scrive, invece, che sei geniale semplicemente per l’idea delle ricette fake, non perché apprezza davvero quel che cucini. Non ho letto nessun commento che dice “complimenti per la ricetta. L’ho sperimentata anche io e il piatto è venuto benissimo”. Se, però, vuoi mantenere il personaggio che ti sei creato, ne hai tutto il diritto. Visto che prima mi hai incuriosita, mi diresti quale o quali noti ristoranti italiani, elogiati anche da critici, cucinano come te?
Sono in molti, moltissimi ma non vorrei fare pubblicità.

Chi è il tuo chef preferito?
Come ho detto in altre interviste Massimo Bottura ed Heston Blumenthal, perché anche loro come me all’inizio sono stati molto criticati dagli analfabeti…

Anche se cucinano in modo completamente diverso da te? Quando si ha un idolo, si cerca di emularlo.
Chef Ruffi è unico.

Sei dispiaciuto che ti insultino in tanti oppure la cosa ti fa sorridere? E, soprattutto, perché non rispondi a nessun commento sulla pagina?
Io penso che ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura. Insomma mi insultano perché sono gelosi. Gelosi di come cucino e non vale la pena rispondere.

O, forse, ti offendono perché utilizzi la frase “la vera cucina italiana” mettendo in pratica ricette pessime?
Non so perché mi offendono. Per me sono gelosi forse perché sono famoso?

Beh, le offese sono iniziate a partire dal primo video, anzi… dall’immagine del profilo, quindi non credo si tratti di invidia! Quindi, quando cucini per i tuoi clienti, usi le ricette dei video? E loro apprezzano?
Certo, con me non si è lamentato mai nessuno.

Invece, quando cucini per una donna e vuoi “fare colpo” cosa prepari?
La carbonara non fallisce mai, te lo garantisco.

Cucinata con guanciale, pecorino e uova?
Ma la carbonara si può fare in tanti modi.

E tu in che modo la prepari ad una donna che vuoi conquistare?
Con la ferstile naturalmente.

Intendi Free Style?
Chiamala come vuoi!

Di solito chiamo le parole come si chiamano in realtà. All’inizio mi hai detto che il vero scopo della tua Fanpage e dei video è la beneficenza. Spiegami meglio!
Io ho aperto la pagina solo per far vedere di cosa sono capace. Non pensavo di essere così bravo ed è stato a questo punto che ho pensato: semmai ricavo qualche cosa e la do in beneficenza.

E in che modo pensi di guadagnare? Facendo pubblicità alla panna e agli altri prodotti che usi?
No vorrei farlo con il grande Cannavacciulo, magari cucinare insieme. Gli farò vedere qualche trucco.

Forse sapere come si scrive il suo cognome potrebbe darti un aiutino in più! La prossima volta, magari, ci vediamo per un’intervista ai Parioli? Visto che siamo diventati amici, potremmo farla di persona!
Sarebbe un onore. Hai visto la mia intervista al Gambero Rosso?

Si, Massimiliano Tonelli mi ha battuto sul tempo!
Ehhhh

La prossima volta mi andrà meglio, sono sicura! Ah… non mi hai ancora detto perché non mostri mai il tuo viso nelle video ricette!
Lo farò magari proprio per beneficenza. Ma tu pagheresti per vedermi?

No, non pagherò per vederti. Sto facendo delle verifiche. Mi sa che fai il barman presso l’hotel (NOME) e ti chiami (NOME). Magari ci vediamo davvero un giorno da quelle parti!
Ma perché vuoi scoprirmi?

Perché spero tu non faccia davvero quelle ricette orribili ma, semplicemente, ci giochi. Grazie per il tempo speso. A presto allora.
A presto.

Ovviamente non ho azzardato nomi a caso ma, durante la chiacchierata, ho analizzato dei dettagli e li ho uniti alle richieste d’amicizia FB sospette che mi sono arrivate nel mentre. Chissà, potrei averci preso!

Chef Ruffi

 


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