La scarpella, “fiore all’occhiello” e vero vanto della cucina vennerese, è un gustosissimo primo piatto preparato con pasta di grano duro lessata, condita con olio extravergine di oliva e passata in forno dopo essere stata farcita con salsiccia di maiale stagionata, formaggio vaccino primo sale, formaggio pecorino grattugiato e un gran numero di uova sbattute. Si tratta di una autentica squisitezza, che prevede una serie considerevole di varianti, tanto da poter affermare che a Castelvenere ogni famiglia ha la propria ricetta più o meno segreta.
Questo piatto tipico, riconosciuto ufficialmente e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Mipaaf, è di chiara influenza longobarda e affonda le sue radici nella dispensa della transumanza.
‘Le forme della scarpella’: un incontro con esperti e degustatori per cercare di descrivere l’anima di questa preparazione tipica. Un incontro per scoprire le sue origini storiche. Anziane massaie e giovani del paese presenteranno le loro varianti di scarpella ad un tavolo composto da giornalisti, chef, sommelier e studiosi della cucina, che ne discuteranno degustando bocconi di autentica prelibatezza.
In passerella le varianti con le aggiunte di carni, quelle che prevedono l’utilizzo di vari tipi di formaggio, le preparazioni cotte in diversi forni (alimentati a legna, a gas o elettrici) oppure cucinate al fuoco del camino. Un trionfo di gusti e sapori per scoprire l’essenza di una comunità che fa di questa preparazione il piatto della festa e della convivialità.
Partecipano e degustano:
Federica De Vizia (giornalista Rai)
Danila Carlucci (delegata BN – Accademia Italiana della Cucina)
Mariagrazia de Luca (delegata Ais Benevento)
Luciano Pignataro (giornalista e scrittore enogastronomico)
Nicola Matarazzo (curatore scientifico del progetto)
Alberto Capasso (presidente Slow Food Campania)
Daniele Luongo (chef)
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