Napoli, Il Comandante dell’Hotel Romeo: cucina in crescita

Hotel Romeo

Il Comandante dell’Hotel Romeo
Napoli, Via Cristoforo Colombo 45
Tel. 081.0175001
www.romeohotel.it
Aperto la sera. Sui 90 euro

Vitantonio Lombardo e Salvatore Bianco: sono questi i due cuochi, dotati di tecnica e di esperienze, che hanno dimostrato in questi ultimi due anni di sapersi mettere meglio in discussione e quindi di crescere in maniera quasi visiva e palpabile.
Salvatore era partito all’insegna delle certezze e delle morbidezze, il territorio campano appena lo sfiorava.

“Ho sempre lavorato fuori- dice sincero – adesso capisco le acidità e la nostra straordinaria materia prima”. Napoli è una piazza problematica quando si superano i dieci euro: chi viene da fuori vuole assolutamente pizza, poi ci sono le trattorie con la cucina familiare confortevole e rassicurante e poi i ristoranti che fanno la stessa cucina.

Il Comandante è invece un posto dove si sta bene, c’è un servizio appassionato in sala con dei competenti giovani sommelier diretti da Mario Vitiello, molto decisi nelle loro idee ma è giusto che sia così, la cucina di Salvatore si sta verticalizzando, gioca più sulle acidità, lo spiazzamento del cliente, le dolcezze dei primi menu sono per fortuna un lontano ricordo.

Attenzione alla materia prima, aggiornamenti sulle spezie d’Oriente e i frutti: tutto dosato con moderazione e soprattutto con precisione e la materia prima non viene offuscata.

Tra i primi trovate il cazzeggio della canapa con gli asparagi, divertente ma non significativo, il risotto decisamente spinto sulle acidità e ben eseguito sul punto cottura e infine un gran bel primo piatto di pasta secca che rivela l’avvicinamento di Bianco alla grande tradizione campana del piacere a tavola  protagonista nella lounge Pasta e Pomodoro alle Strade della Mozzarella in programma a Paestum.

Di grande scuola i secondi di pesce e di carne, bello il gioco sulla pelle.

 

Infine nei dolci Salvatore al momento esprime la pasticceria più solida e completa della Campania perché può riversare nel piatto tutta la sua pignoleria.

 

 

 

 

CONCLUSIONI
La cucina di Salvatore Bianco è sempre più divertita e audace. Una spinta verso le acidità e la territorialità le potrà dare quel carattere che la fa desiderare oltre che ricordare. Non siamo lontani da questo obiettivo e a questo albergo, con la proprietà che ci crede con fermezza, ulteriori risultati non potranno essere preclusi, basta saperli programmare.

 

Foto di Adele Elisabetta Granieri


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