
‘Sannio Falanghina’ tributa il giusto riconoscimento ai protagonisti distintisi nel corso di questi decenni a favore della produzione della promozione dei vini Falanghina, il cui successo è stato punto di forza per la candidatura delle realtà di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso fregiate dal titolo di ‘Città Europea del Vino 2019’ assegnato da Recevin, la rete europea che raggruppa circa 800 realtà di affermata produzione vitivinicola sparse in undici Paesi europei.
Nasce con questo spirito l’incontro ‘Leonardo Mustili: la prima bottiglia di Falanghina’ in programma nel pomeriggio di domani a Sant’Agata dei Goti (ore 18.00) nella Sala Cinema di via Roma. Sarà un incontro che servirà soprattutto a rinsaldare la memoria sulla centralità rivestita da Sant’Agata dei Goti nell’ambito del successo che vivono attualmente i vini ottenuti da uve falanghina.
Nel cuore del centro storico della cittadina, nel lontano 1979, vennero infatti confezionate le prime bottiglie monovitigno di vino Falanghina, prodotte da Leonardo Mustilli, uno degli artifici della riscossa del vino sannita e campano, scomparso nell’autunno del 2017. Mustilli, che da poco aveva fatto ritorno nella terra di origine delle propria famiglia, per riprendere il legame familiare con la viticoltura, per primo intuì le potenzialità di questo vitigno, conosciuto grazie ad un progetto messo in campo dal Comitato Provinciale Vitivinicolo Sannita (Co.Pro.Vi.Sa), istituito nel 1976 dalla Camera di Commercio di Benevento al fine di migliorare la coltivazione della vite in provincia. Il Co.Pro.Vi.Sa mise in campo un’iniziativa finalizzata a valutare le attitudini alla produzione di vini dei vitigni storici sanniti. Tra questi anche il vitigno falanghina, le cui uve vennero vinificate in via sperimentale nelle storiche cantine tufacee santagatesi di Mustilli, che da allora si meritò l’appellativo de “l’ingegnere della falanghina”.
Ma Sant’Agata dei Goti richiama alla mente anche la manifestazione ‘Falanghina Felix’, che per circa tre lustri ha animato il centro storico ospitando i produttori campani di vini ottenuti da uve falanghina. La rassegna regionale, voluta dalla Camera di Commercio che era allora presieduta da Roberto Costanzo, ha avuto sicuramente il merito di accendere l’attenzione su questa cultivar, intervenendo sulla informazione, sulle opinioni e simpatie degli operatori e delle associazioni di settore, enologi, enotecari, giornalisti specializzati, ristoratori, esperti di enogastronomia e consumatori, attraverso la realizzazione di una serie di iniziative di valorizzazione della tipicità e della biodiversità di uno dei più diffusi e conosciuti vini della Campania. Una rassegna che, come poche, è riuscita a qualificare la conoscenza ed espandere la domanda di una varietà di vini attraverso la valorizzazione delle sue caratteristiche peculiari, derivanti anche dalle aree geografiche di origine.
Il programma dell’incontro prevede la partecipazione dei sindaci delle cinque realtà di ‘Sannio Falanghina’: Mario Scetta (Castelvenere), Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Carmine Valenttino (Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione (Solopaca) ed Erasmo Cutillo (Torrecuso). Con loro ci saranno: Marco Razzano (amministratore di Sant’Agata dei Goti e membro del Consiglio di amministrazione di Recevin), Aurelio Grasso (vicepresidente della Camera di Commercio), Libero Rillo (presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini), Nicola Matarazzo (consulente di progetto ‘Falanghina Felix’) e Roberto Costanzo (già presidente della Camera di Commercio di Benevento e già eurodeputato).
Al termine della cerimonia ci sarà la consegna del logo ‘Sannio Falanghina’ prodotto dall’artista Mimmo Paladino all’azienda agricola Mustilli. A seguire una visita nelle cantine storiche dove vennero prodotte le prime bottiglie di vino Falanghina.
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