Le 15 migliori pizze margherite napoletane da mangiare in questo momento a Napoli e in Italia | Nuova Classifica!

Pubblicato in: Le pizzerie

Migliori pizze margherite. In primo luogo definiamo il criterio di selezione che si ha guidato: un pizza napoletana è tanto più perfetta quanto più gli alimenti che la compongono si fondono interagendo e trasformandosi in qualcosa di nuovo. Una fusione assoluta tra la farina, il pomodoro, la mozzarella e l’olio in cui nessuno dei quattro punti cardinali deve prevalere sull’altro. Questo miracolo secolare avviene per la capacità di stendere la pasta in modo sottile senza farla spezzare o bruciare durante la cottura.
Se prevale il sentore di pane al primo boccone siamo in presenza di una focaccia o di una pizza campagnola.
Non bisogna essere esperti per capire la differenza: la pizza napoletana si può mangiare solo caldissima (Edoardo la mangiava in piedi sul forno) e non si può riscaldare, tutte le altre si possono mangiare anche fredde o meno calde.
Nel luglio 2013 abbiamo provato a fare una prima classifica delle migliori quindici margherite napoletane che ha avuto decine di migliaia di letture. Pensiamo sia venuto il momento di riconsiderarla alla luce dei tanti avvenimenti accaduti in questo anno.

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1-50 Kalò di Ciro Salvo (+1)

Inutile negarlo, l’apertura di 50 Kalò ha cambiato il mondo della pizza a Napoli. Il passaggio di Ciro da Torre Annunziata a piazza Sannazaro lo ha visto maturare anche attraverso una serie di creazioni. Il suo assoluto di margherita, come scherzosamente chiama la sua pizza, è quanto di più buono sia stato realizzato nell’ultimo anno in città.

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2- Guglielmo Vuolo a Eccellenze Campane (-1)

Manganellato da un focacciaro su Report, Vuole ha reagito alla napoletana: Adda passà ‘a Nuttata. Ogni giorno fa quello che Iovene ha censurato in tv: gestisce il forno, impasta e propone la sua margherita a Eccellenze campane in via Brin. E questo resta.

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3-Fratelli Salvo  (+1)

I fratelloni Francesco e Salvatore continuano a macinare numeri, ad alzare l’asticella dei prodotti usati. E soprattutto a fare grandissime margherite. Ormai si dice “Vado dai Salvo” quando ci si vuole acconciare la bocca, per un napoletano è come un sorso d’acqua per gli assetati dopo un periodo in cui si è stati fuori.

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4- Lievito Madre a Milano (N)

Il numeratore con il countdown delle pizze è ansiogeno come i milanesi, ma la pizza di Gennaro Rapido che impasta  400 pani da 280 grammi, è davvero favolosa e perfetta. Gino Sorbillo centra alla grande questa apertura giocando bene sia con l’immagine e con la sostanza.

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5-Gianfranco Iervolino a Palazzo Vialdo
(+1)

Sarà il fiordilatte di Fusco di Agerola o l’olio Di Giacomo o il pomodoro Agrigenus o l’uso della 00, di fatto la pizza di Gianfranco Iervolino, il pizzaiolo musicista, entra nell’Olimpo di quelle inarrivabili a Palazzo Vialdo. Torna dove è nato, con un bel percorso alle spalle, facile da raggiungere all’uscita di Torre Annuniata Nord.

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6-Enzo Coccia (-3)

Un grande maestro, il primo a studiare e a spiegare come si fa la pizza napoletana. Sempre di qualità, in entrambe le pizzerie di via Caravaggio.

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7- Pepe in Grani
(-2)

Continua il magnifico lavoro di ricerca di Franco Pepe, presto la pizza a chilometri zero con tutti gli ingredienti prodotti a Caiazzo.

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8-Da Attilio
(N)

Una margherita classica nel cuore di Napoli, vecchia e nuova scuola si fondono alla perfezione per respirare l’aria di una autentica pizza napoletana

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9- Starita (-)

Il pizzaiolo dei Due Mondi si conferma un classico dei classici, a Materdei.

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10-Maria Cacialli (-2)

 


Torniamo a via Tribunali per la pizza classica a ruota di carro in una delle migliori interpretazioni che il grande Ernesto tramandanta dalla figlia maria, dal genero Salvatore e dai nipoti.

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11-Sorbillo ai Tribunali (+1)

Grande grande grande. La sede madre del pizzaiolo più mediatico non tradisce mai gli appassionati. La margherita è una sicurezza.

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12- Gennaro Esposito a Bra
(N)

Come è bello trovare una autentica pizza napoletana a 300 metri da quartiere generale di Slow Food. Grande attenzione ai prodotti.

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13- Pizzeria Verace a Benevento (N)

Finalmente dopo tre secoli di attesa anche a Benevento la pizza è napoletana. Comoda, fuori città, eccezionale la pizza di Giuseppe Piccirillo che viene dalla grande scuola di Rossopomodoro. Fantastico e onirico il fiordilatte sannita selezionato.

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14- Pizzeria Carmenlla
(N)

A ridosso della stazione, la manualità e l’amore di Vincenzo Esposito regalano un sapore autentico, oltre ogni moda.

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15- Pizzeria Elite Alvignano (N)

Grande Pasqualino Rossi con la sua pizza rassicurante, familiare, sempre con preziosi ingredienti.


Segnaliamo anche le 5 in overbooking
16-Capasso, Napoli
17-Lombardi a via Foria, Napoli
18-Gorizia, Napoli
19-La pizzeria del Popolo, Napoli
20-Olio e Pomodoro, Napoli

La classifica dell’estate 2013 delle quindici migliori pizzerie

E ora diteci se siete d’accordo e soprattutto chi manca a vostro giudizio


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