San Giorgio a Cremano, Pizzeria Salvo pizzaioli da tre generazioni: leggerezza e sapore che piacevano a Massimo Troisi


Salvatore Salvo

di Mario Sposito

Da tempo in città è facile imbattersi nei billboard pubblicitari della pizzeria Salvo, così come da tempo è facile incontrare chi ne loda la pizza per leggerezza e sapore.

La pizza di Salvo

Armato di appetito e curiosità vi ho fatto tappa per pranzo.
E’ piacevole passeggiare per San Giorgio, il paese di Massimo Troisi proprio alle porte di Napoli nell’ora del break: il passo è lento, l’aria quasi immobile.
Arriviamo in Largo Arso, dove di fronte al verde dei giardini pubblici troviamo la nostra meta.

La terrazza

Ad accoglierci un ragazzo alto, biondo e sorridente: è Salvatore Salvo, 29 anni, che assieme al fratello maggiore gestisce l’attività. E’ lui il responsabile di tutti i processi per la realizzazione delle pizze: dalla scelta degli ingredienti fino alla cottura in forno a legna. Per lui la pizza è “tradizione, passione e fatica”. L’arte della lavorazione degli impasti e della produzione gli è stata trasmessa dal padre che nel 1968 ereditò la pizzeria di famiglia a Portici. Il metodo con il quale si giunge al prodotto finito è dunque frutto di una tradizione familiare sapientemente trasmessa e abilmente recepita.
Salvatore ci spiega che sono utilizzate farine di media forza che lievitano naturalmente a temperatura ambiente per 10-15 ore. Il risultato è un impasto molto morbido che origina pizze soffici, fragranti e leggere. Gli ingredienti sono di provenienza regionale, tutti ben selezionati.

La sala interna

L’attuale unica sede è stata inaugurata nel 2006; il locale è accogliente, curato e sobrio. Dispone di una confortevole terrazza poco distante dalla strada , ma le auto sono a debita distanza, quindi nessun frastuono.

Il menù è ricco: pizze per tutti i gusti, alcune birre in bottiglia e una piccola scelta di vini campani dell’azienda vinicola Sannino di Ercolano. Il servizio è attento, i prezzi onesti.

La pizza in preparazione

Il giovane pizzaiolo ci preannuncia l’intento di affiancare alle birre presenti in menù una buona bavarese che possa sposarsi con la leggerezza e la digeribilità delle sue pizze.

Ma veniamo a quanto ci è servito in tavola: il diametro è generoso, la pasta morbida e sottile, i bordi alti porosi e fragranti, la cottura giusta, gli ingredienti tutti saporiti.

La pizza appena cotta

Si finisce sazi ma non appesantiti, sicuramente soddisfatti.

Un indirizzo da aggiungere assolutamente in rubrica.

Salvo Pizzaioli da 3 generazioni
Largo Arso 10/16
San Giorgio a Cremano
80046 (Napoli)
Tel. 081 275306

11 Commenti

  1. Proprio un attimo fa io e la mia collega stavamo sbellicandoci dalle risate ricordando la famosa macchietta di Massimo che faceva la madonna in attesa di una stressantissima annunciazione portata da Lello Arena, ci stavamo chiedendo proprio che sta facendo adesso Lello che è sparito dagli schermi.

      1. Senza nulla togliere al tuo naturale talento interpretativo, mi riferivo all’Arena Lello: attenziò, attenziò….

  2. Anche perché l’attore vero di questo blog sono io. A giugno ho due impegni teatrali. Mi raccomando, siete tutti invitati.

    1. @Virginia, se sei a dieta, desistiii !
      @Enrico sei l’istrione del Cilento, sicuramente con te non ci si annoia, spero però che non si tratti di monologhi che è il genere teatrale che i don’like….

  3. Sono davvero l’unico fesso della compagnia che negli ultimi mesi ha trovato un’involuzione in questa pizzeria ? Sarà che frequento la suddetta pizzeria dal lontano 2006 quando aprirono , ma il passaggio di scettro del fornaio e soprattutto del pizzaiolo … non mi ha lasciato più stupito emotivamente parlando, ho trovato sempre pizze altalenanti e mai soddisfacenti , non vorrei che con l’assenza del fratello Ciro abbia avuto fine il mio mito personale , che i fratelli Salvo mi davano la migliore pizza della provincia di Napoli e forse della città. La mia umile opinione,passo e chiudo. Sarei curioso di leggere magari qualche opinione,di qualche cliente che come me , frequenta o meglio frequentava la pizzeria dai tempi dell’apertura.

  4. Io direi che la pizza in esame è sicuramente un prodotto di lvello medio/alto. Sicuramente senza infamia ma con poca lode. I veri artisti della pizza sono altri e si contano sulle dita di mezza mano. ad esempio Enzo Coccia della pizzeria La Notizia a Napoli.

    1. I veri artisti della pizza sono altri,solamente perchè ha una visione diversa dalla mia?!? Mi spiace per lei,che prova solamente adesso la pizza della Pizzeria Salvo,e non gli anni addietro,quando c’era secondo me,la vera anima di quella pizzeria, quello che con le sue pizze ti faceva a dir poco emozionare. Senza nulla togliere a Salvatore che stimo e sarà anche bravo,ma siccome son sempre pronto a dire la mia con la massima tranquillità,denoto una piccola differenza di pizza rispetto a quando al forno c’era il fratello Ciro. Passo e chiudo.

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