Carmine D’Alessandro ci ha lasciato in un pomeriggio pieno di sole a 80 anni. E’ stato il fondatore, tornato dall’America, della Taverna I Curti a Sant’Anastasia sul Vesuvio, un luogo simbolo della tradizione ma anche della rinascita gastronomica campana, un punto di riferimento per gli appassionati ma anche per i critici.
Il suo nucillo, liquore tipico a bae di noci è diventato un must nel corso degli anni anche grazie al’impegno del figlio Enzo che ha inito per creare dei veri e rppri cru a seconda del luogo di provenienza delle noci. Un liquore che ancora oggi si fa in molte case con la raccolta delle noci a San Giovanni.
Per tutta la vita Carmine è stato in sala mentre la moglie Angela Ceriella in cucina proponeva i piatti della tradizione vesuviana,due su tutti: la zuppa di fagioli Dente di Morto di Acerra e chiodini, e il capretto con i piselli perchè Santa Anastasia era rinomata proprio per il commercio di ovini.
La sua scomparsa segna un gennaio di lutti pesanti, davvero si sta chiudendo un’epoca, quella che ha salvato le tradizioni dalla omologazione sia ne cibo che nel vino.
Alla moglie Angela, al nostro amico Enzo e ai familiari tutti le nostre condoglianze.
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