Pesto di Cozze di Capo Miseno, ricetta del Garibaldi Ristorante dal 1930 a Bacoli

Pubblicato in: Le ricette

Garibaldi Ristorante dal 1930 a Bacoli

Via Spiaggia, 36 Bacoli (NA)

Tel. 081 5234368

di Antonella Amodio

La fama delle cozze di Bacoli, Baia e Miseno è così rinomata che furono addirittura raffigurate sulle monete d’oro cumane datate 730 a.C., attualmente esposte al Louvre di Parigi e al British Museum di Londra.
La notorietà non era certo per la bellezza, ma in realtà le cozze rappresentavano l’elemento primario dell’economia locale, una risorsa importantissima. Ferdinand IV di Borbone, ad esempio, includeva l’allevamento redditizio di cozze nei bilanci del Regno, insieme a quello delle ostriche.

Originariamente provenienti tra il Lago di Licola e il Lago Fusaro, sono universalmente note come le migliori per il sapore che acquisiscono dall’incrocio delle acque salate e termali, un mix unico che si crea solo in quell’area antica dei Campi Flegrei.

Inoltre, i mitili delle acque del faro del Capo Miseno sono tra i più apprezzati d’Italia. Sottoposti ai cicli lunari, crescono con un mantello più tenace, sono più profumate e acquisiscono una accentuata sapidità durante la luna piena, proprio grazie alla maggiore attrazione lunare in quella punta estrema della penisola flegrea, tra il comune di Miseno e il porto di Bacoli.

Queste cozze non solo sono le più buone, ma anche tra le più grandi in circolazione e il periodo migliore per gustarle va da maggio ad agosto.

Lungo la costa da Ercolano fino a Castellammare, diversi allevamenti “long-line” preservano anch’essi la tradizione.

Sono numerose le ricette che le impiegano. Una consuetudine radicata a Bacoli, è il pesto di cozze, una salsa gustosa e ricca, da mangiare spalmata su pane bruschettato o come condimento per la pasta.

 

Come di fa il pesto di cozze

Ingredienti
1 Kg di cozze di Bacoli
Aceto di vino bianco
1/2 spicchio d’aglio
Peperoncino q.b.
Prezzemolo, menta, pepe, sale

Prepazione

Pulire le cozze e cuocerle in una pentola alta, aggiungendo un mestolo di acqua.
Far cuocere a fiamma alta fino a quando si saranno tutte aperte. Recuperare l’acqua di cottura e filtrarla.
Sgusciare le cozze e immergerle in un recipiente con la loro acqua filtrata e aggiungere il 30% di aceto di vino, mezzo spicchio di aglio e il peperoncino a piacere. Lasciare riposare in frigo per 2 ore.
Trascorso il tempo stabilito scolare le cozze e strizzarle appena.
Tritare a coltello e condire con menta, prezzemolo e un pizzico di pepe. Nel caso aggiustare di sale. Coprire con olio Evo e conservare in frigo.

Garibaldi Ristorante dal 1930 a Bacoli
Via Spiaggia, 36 Bacoli (NA)
Tel. 081 5234368


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