Policastro di Santa Marina, ristorante Il Ghiottone di Maria Rina

Via Nazionale, 42 Tel. e fax 0974.984186
www.ilghiottonesrl.com

Chiuso il martedì, mai in estate
Aperto a pranzo, venerdì e sabato la sera. Sempre su prenotazione.
Ferie a novembre

Deciso svecchiamento per il ristorante più importante del Cilento. La vecchia sala con il camino resta riservata ai banchetti, vicino alla veranda c’è la nuova, dettata dal bianco.

Era ora che l’ambiente si adeguasse al tema di una cucina sempre più aggiornata, transitata dal lessico familiare cilentano a quello moderno in cui c’è ampio e goloso spazio per le combinazioni orto-mare, un pizzico di fantasia, ragionamenti intuitivi basati sulla conoscenza dei prodotti. La costante è la qualità della materia prima, assolutamente eccezionale e che da sola vale il viaggio.

Il mare non antropizzato del Golfo di Policastro è pescoso, l’orto vario e salutare, le carni hanno spesso gestione familiare e sono ben tracciabili sul territorio. Il pane è quello misto integrale che segna bene i confini del Cilento da Agropoli sino a Sapri.

La cucina di Maria, anno Domini XXXII, è essenziale, tirrenica, senza fronzoli. Curiosa e saporita per i gourmet, di facile lettura per i semplici appassionati, nazional popolare per tutti.

La frittura di calamaretti è presentata con divertimento in questo bicchiere con bucce di limone a julienne e due foglie di insalata.

Il polpo all’insalata non è cucina: ma solo tanta freschezza marina agrumata.

Qui la pasta fresca di propria produzione è bella rugosa, il sugo di cernia ben filtrato, dal sapore intenso e in equilibrio, davvero un bel primo goloso.

Il secondo di mare è stato il nostro piatto preferito: la pesantezza dell’ortaggio e la carne della gallinella di mare in genere buona solo per la zuppa sono ben integrate fra loro, si rimandano dolcezza e salinità. Buona anche la freschezza complessiva del piatto, alla fine appagante e decisamente salutare.

Le triglie erano una devozione, troppo fresche e saporite per non provarne due. In questo caso un po’ di finocchio sgrassante completa il piatto già ben risolto dala tecnica perfetta di frittura e ovviamente dal imone.

Dopo la pausa sorbetto
Il gelato al panettone di Enzo Crivella

Su tutto un Greco di Tufo di Terredora. La carta dei vini ruota sul territorio campano con buoni spunti nazionali. Il servizio è professionale, ampia scelta di distillati per il finale.
Pagherete 40 euro per un pranzo come questo.
Qui la precedente scheda del Ghiottone di Policastro


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