Salerno, pizzeria ‘A Puntella: un altro buon canotto in città

Pubblicato in: Le pizzerie
'A Puntella, la squadra

Pizzeria ‘A Puntella
Via Ugo Foscolo, 20
Tel.
089 925 3596
Aperto tutte le sere
Pagina facebook sempre aggiornata

Sempre più vivace il quadro delle nuove pizzerie a Salerno, dopo decenni un po’ troppo sonnacchiosi. Ormai la città in tutti i suoi quartieri, dal centro storico alla periferia, ha diversi punti di riferimento, con molti giovani pizzaioli che hanno saputo cavalcare, con mestiere e la giusta attenzione agli ambienti, l’onda di questa vera e propria rivoluzione.

Un panorama abbastanza variegato, dunque – come testimonia la nostra Guida alle Pizzerie di Salerno, sempre aggiornata – che si è arricchito recentemente grazie ad una nuova apertura.
Siamo nella zona Santa Margherita di Pastena, popoloso quartiere della zona est che si è sviluppato alla fine degli Sessanta. In uno stabile di nuova costruzione ha aperto ‘A Puntella, moderna pizzeria dal locale ampio e luminoso, gli arredi caratterizzati da linee semplici e colori chiari, con prevalenza del bianco.

Un grande forno al centro e una squadra giovane e motivata. A capo della nuova attività Amedeo Romano, figlio e nipote di pizzaiolo che con una sorta di “manifesto della tradizione” stampato anche sulle tovagliette di carta, proprio a al papà e al nonno dedica la sua impresa (puntella, puntellare, in dialetto, vuol dire omaggiare la figura del primogenito con il nome del nonno).

Di tradizionale, in realtà, alla Puntella c’è l’arte del pizzaiolo dell’eredità familiare, ma la pizza di Amedeo e la sua pizzeria hanno senza ombra di dubbio un’impronta contemporanea. Dall’ambiente semplice ma curato all’attenzione alla grafica e comunicazione; dall’organizzazione del menu (molto ben fatto) allo stesso stile della pizza, caratterizzata dall’ormai onnipresente cornicione ‘a canotto’. Tutto parla il linguaggio delle pizze di ultima generazione.

Pizzeria ‘A Puntella

I ragazzi in sala hanno maglietta e grembiule con logo, sono cordiali e sorridenti e obiettivamente il servizio non sembra risentire della fase di rodaggio.
La carta segue un criterio ben preciso, che guarda soprattutto alla materia prima. Non a caso le due pizze “storiche”, margherita e marinara, sono riportate alla fine, mentre sia le classiche che le pizze della Puntella vengono chiamate con l’ingrediente principale che le caratterizza, in molti casi un Presidio Slow Food. Ed ecco allora la ‘Broccola’ con la salsiccia e broccoli aprilatici; la ‘Corbarina’ per la margherita fatta con gli speciali pomodorini di Corbara; la ‘Carciofi’, la ‘Burrata’ e così via. Un’immediatezza e chiarezza comunicativa che tende ad esaltare le migliori produzioni locali alla quale si affianca una discreta scelta di fritti e poi di etichette regionali e di birre artigianali.

La pizza è ben lievitata, leggera e digeribile, il cornicione, dicevamo, è ‘a canotto’, anche se si capisce che al forno si alternano mani diverse: in alcune infatti è più pronunciato, in altre molto meno. Ma in generale è un cornicione che si lascia mangiare, anche perché ben cotto grazie all’olio extravergine di oliva utilizzato per “dorarlo”. Un unico appunto lo facciamo all’uso di creme e salse su qualche pizza, perché spesso si rischia di inumidire eccessivamente il disco di pasta. Zucca, broccoli e, in generale, verdure e ortaggi: perché metterli in crema e non a pezzettoni ben visibili e gradevoli alla masticazione?

Tra le più riuscite, invece, segnaliamo la ‘Scarola’ con fiordilatte, capperi e olive nere (7 euro); la margherita con bufala (7 euro)e quella con pomodorini corbarini (7 euro); la pizza bianca con carciofo bianco di Pertosa, lardo e conciato romano (8 euro), e la ‘Burrata’ con burrata pugliese, datterini rossi e pomodori verdi (8 euro).

Si chiude con tiramisù della casa oppure con i dolci della storica Pasticceria Pantaleone.
Conto sui 15-20 euro, con un buon rapporto qualità prezzo.

Pizzeria ‘A Puntella


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