Suscettibile ad Acciaroli
Molo Sopraflutto 42, Via Porto
Tel.328 965 3000
Aperto la sera dalle 19,30
Cchiuù ne simme e cchiù bell parimm. Il famoso detto napoletano vale per Suscettibile, che con questa apertura arriva a quota tre dopo Pioppi e Salerno (la cucina più promettente della città). Ma vale anche per Acciaroli che finalmente comincia ad avere più di un punto di riferimento per una sosta capace di portarci dentro il mare del Cilento senza mezzi termini e senza furbastrate turistiche.
Siamo sul molo di Acciaroli, frazione di Pollica, famosa per le bandiere blu e la presenza di ultracentenari: una delle perle della costa cilentana meglio tenuta prima dal sindaco Angelo Vassallo, a cui è intitolato il Molo, poi da Stefano Pisano. Il porto si è ravviato di attività, non solo mangerecce, c’è anche una Feltrinelli, un negozio di ceramiche, un locale di servizi per turisti. La passeggiata è gradevole, le auto sono bandite, i carabinieri fanno mettere la maglia a qualche cafone che gira a torso nudo.
Qui Antonio Morinelli ha deciso di scommettere con il terzo locale con una formula tutto sommato semplice; tanto, ma tanto, champagne, buoni bianchi campani e italiani, e una cucina diretta e immediata senza troppi fronzoli. In prima linea c’è Costantino Pezzuti, esperienze brevi da Uliassi e da Lele Usai, più lunga al Papavero, come secondo di Fabio Pesticcio, poi la voglia di mettersi in gioco in prima persona.
Il giovane chef ha decisamente buona tecnica, sia nella estrazione dei sapori, sia nelle cotture e nelle diverse preparazioni. Una garanzia per la materia prima eccelsa che Antonio, lunga esperienza di ristorazione alle spalle, propone ai clienti.
La formula è quella di un bar di mare dalle 19,30 alle 21, che poi diventa un ristorante vero e proprio con un menu degustazione di cinque portate a 65 euro e una dozzina di piatti alla carta per una spesa che si aggira sui 60-70 euro. Ottima la carta dei vini con i giusti ricarichi, quelli che fanno girare la cantina senza eccessi in attesa del turista facoltoso che non bada a spese.
L’aperitivo costa invece 20 euro, tra un calice e cinque portate sfiziose.
A parte la burrata che accompagna la triglia che fa molto anni ’90, ci è piaciuto davvero tutto, soprattutto quelle preprazioni capaci di far esprimere al massimo una materia prima eccellente. Su tutte, forse, la ricciola con una melanzana veramente cotta alla grande che regala una texture di orto-mare decisamente efficace. Buoni i crudi, i giochi con il quinto quarto di pesce, come il salame di mare, la stessa triglia con una ciambotta di verdure di stagione molto saporita e le paste, cotte a puntino e ben eseguite. Gran finale di dessert che affianca un moderno dolce non dolce alla lavanda ad una classicissima eclaire di stile francese con crema di nocciola e salsa di caffè. Anche questa, comunque, classica ma non eccessivamente zuccherina, non stucchevole.
Mentre si mangia, di fronte nel porto si svolge la vita da yacht di chi ha scelto Acciaroli per passare la notte prima di proseguire per le Eolie e, sullo sfondo, la frenetica Movida notturna del borgo marinaro.
Per gli appassionati della cucina di mare oggi il Cilento è una meta sicura per qualità e per prezzi che, sia pure in rialzo negli ultimi anni, restano comunque molto indietro rispetto a quelli di città; in compenso si è sicurissimi della provenienza del pescato e si gode.
Cucine come queste devono poggiare il loro progetto sulla radicalità nella scelta del prodotto senza compromessi, un mare appena ritoccato, pochissimi elementi nel piatto, preferibilmente erbe, spezie, verdure, ortaggi, meglio di no proteine aggiuntive, dai latticini ai legumi.
Suscettibile è un luogo dove si sta molto bene e che arricchisce il panorama di Acciaroli che si candida a diventare il principale punto di riferimento gastronomico della costa cilentana.
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