Vermicelli con cozze del Miseno alla Peppe Guida ma con 15 trucchetti:-)

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Vermicelli con le cozze del Miseno, peperoncini verdi

Ormai conosciamo il goloso protocollo alla Peppe Guida: acidità e freschezza. Con un po’ di pomodoro, alla maniera tradizionale, ma soprattutto con il limone massese. E ho speso così un barattolino di cozze del Miseno che mi era stato regalato durante l’ultima riunione di Slow Food alle Stufe di Nerone.

Beh, i trucchetti non sono quindici, ma ci ho giocato un po’ per fare clic.
Le cozze del Miseno, un posto fantastico nei Campi Flegrei dove un tempo c’era la base principale della flotta militare romana nel Sud Tirreno, sono piccole e saporite. Tra le poche cose che sanno ancora di mare.

Poi ho usato un po’ di limone come acidificante perché una buona spinta serve sempre. Un po’ di peperoncini verdi per allargare il sapore a aggiungere qualcosa di vegetale, un cucchiaino di colatura di alici per dare fumé, olio calabrese di Dattilo e poi il vermicello di Peppe Di Martino.

Mi rendo conto che esistono ben altri problemi, ma vorrei dirvi che è proprio il vermicello la morte di questo piatto. Per i non campani una trafila che è un po’ più grande dello spaghetto e adesso cannibalizzata dalla spaghettone che io considero una pasta per turisti stranieri.

Ah, c’è anche l’aglio dell’Ufita per far contento Lello Tornatore

Un piatto terrone che mi ha aggiustato una giornata storta e che ho preparato esattamente in dieci minuti. Poi mi spiegate perché comprate ancora cibi congelati di dubbia provenienza:-)

 

Vermicelli e cozze con peperoncini verdi

Di Luciano Pignataro

Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti

Ingredienti per 2 persone

Preparazione

Le cozze erano già sgusciate e pronte ma voi sapete come fare. In un pentola chiusa. Oppure alla Adrià: immergendole nell’acqua bollente.
In una padella parto con l’olio e l’agio. Quando inizia a dorarsi lo tolgo.
A questo punto, stando sempre ben attento ad evitare l’effetto frittura, aggiungo il succo di due pomodorini mentre faccio partire la pentola d’acqua con un limone tagliato a metà e butto quando bolle.
Nella padella aggiungo i peperoncini verdi tagliati a listarelle, un po’ di peperoncino fresco e infine le cozze sgusciate con un po’ di acqua di cottura.
Il gioco è quasi fatto, tiro fuori i vermicelli al chiodo come dice Arcangelo Dandini e inizio a girarli nel condimento aggiungendo un cucchiaino di colatura.
Il segreto è non tirare mai fuori i vermicelli già cotti, in linea di massima tenersi sempre almeno due, anche tre, minuti in meno dei tempi di cottura .
Spengo, aggiungo un po’ succo di limone e, volendo, anche un cucchiaio di olio fresco.


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