Gli 11 ristoranti italiani da non perdere, parola di Massimo Bottura

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Da Massimo Bottura

Da Massimo Bottura

Quali gli 11 posti consigiati da Massimo Bottura in Italia? Rilanciamo per la vostra curiosità questa lista raccolta da Michalene Busico su Fine Dining e ripresa da RobbReport.

*LA MADIA, Licata
Parte dalla suggestione del Sud, dai templi di Agrigento e dalla miniera gastronomica dei Nebrodi la lista del cuore di Massimo Bottura. Con la cucina – che definisce poetica – di Pino Cuttaia.

*I BANCHI, Ragusa Ibla
E resta nell’isola con la cucina di Ciccio Sultano, con il bistrot (ma anche panificio e cantina) I Banchi che lo chef bistellato ha aperto sempre a Ragusa Ibla, pensando ai banchi del mercato.

*AL CONVENTO, Cetara
Sempre al sud, ma in Campania stavolta, per l’eclettica e trascinante follia di Pasquale Torrente, che nel suo Convento propone alici e tonno in tutte le possibili declinazioni oltre alla pizza ai fritti.

*LE GIARE, Montiano
Sempre mare, ma stavolta sulla costa adriatica, vicino Cesena,  la cucina di Gianluca Gorini, per Bottura uno dei giovani chef più talentuosi. Da non perdere il menu degustazione, bellissima interpretazione della sua Romagna.

 

*CASA PERBELLINI, Verona
Nella storica piazza di san Zeno a Verona ancora un bistellato: solo 24 posti con cucina a vista e un servizio smart ma molto accogliente come piace a Bottura.

*GRAN CAFFE’ E RISTORANTE QUADRI, Venezia
Una struttura del 17mo secolo magnificamente restaurata per ospitare la cucina tre stelle Michelin dei fratelli Alajmo. Tutto il pesce della laguna e, nel gran caffè, splendidi dessert e cocktail. Un’atmosfera imperdibile e autentica anche se si è nella più turistica delle città italiane.

*EL BRITE DE LARIETO, Cortina d’Ampezzo
Nel regno dello sci e delle vacanze in montagna, un’azienda agrituristica fortemente consigliata da Bottura per la sua produzione di formaggi e di carni e per la cucina tradizionale e sincera di Riccardo Gaspari.

* L’ARGINE A VENCO’, Dolegna del Collio, Gorizia
Siamo al Nord, in Friuli Venezia Giulia, nella cucina di Antonia Klugmann, dove il verde delle vigne e del suo giardino trasformano l’ambiente in un regno incantato. Il risotto con burro e salvia esprime al meglio, secondo Bottura, la potenza della sua semplicità.

*ST HUBERTUS, San Cassiano in Badia (Bolzano)
Sempre al Nord, e ancora Dolomiti, al ristorante St Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina. Secondo Bottura la cucina di Norbert Niederkofler è una imperdibile occasione di viaggio attraverso il terroir alpino.

*PIPERO e *ROSCIOLI a Roma: nella capitale d’Italia, Bottura non resiste a due tappe imperdibili: Pipero al Rex, per la istrionica maestria e competenza in sala di Alessandro Pipero e per la cucna talentuosa di Luciano Monosilio; e poi i fratelli Roscioli per le infinite prelibatezze del loro piccolo ‘ristorante-salumeria’e per la cacio e pepe definita la migliore della città.

 


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