Mangianapoli, moderna Taverna Partenopea al Vomero

Mangianapoli la sala

Napoli, Mangianapoli Taverna Partenopea

Via Bernini 85 B
Tel. 081.1858 0063
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Aperto sempre
Chiuso lunedì
Sui 25 euro

di Tommaso Esposito

Roberto Napoli, anche per questo Mangia-Napoli, è un ingegnere che ormai si dedica a tempo pieno alla gastronomia.
Buon conoscitore di vino e specialità campane ha deciso di trasformare un locale già esistente su Via Bernini in una moderna Taverna Partenopea.
Arredo in tema, minimale e colorato di bianco-azzurro, banco mescita e aperi-bistrot, finestra sui fuochi, atmosfera familiare, rilassante, non impegnativa.

Ai fornelli ha cooptato nell’impresa Roberto Auricchio, cuoco di consolidata esperienza.

La proposta di cucina è semplice: quattro antipasti, quattro primi, quattro secondi, quattro dessert. Pesce e carne, ispirati dalla tradizione, ma appena appena ingentiliti, alleggeriti e centrati sulla essenzialità della materia prima.
Un pranzo quotidiano veloce con due portate che cambiano ogni mezzogiorno.
Una cantina piccola ma doviziosa con vini campani.
Qualche buona birra.
Insomma ci sono tutte le premesse affinché ogni cosa funzioni alla grande in una zona dove peraltro si stanno imponendo fast e street food.
Vediamo a tavola come va.
Per cominciare c’è Mangianapoli appunto che consente a di assaggiare un po’ tutti gli antipasti.
Zuppa forte o zuffritto, polpo con giardiniera, zuppetta di lenticchie, tracchiolella di maiale con farenata fritta, parmigiana di melanzane. Pane cafone.

Beh, siamo nel pieno delle specialità golose che la tavola invernale napoletana offre. E’ proprio così.
I primi.

Spaghetti aglio e olio con tarallo.
Non c’è il tarallo ‘nzogna e pepe sbriciolato, ma una sua crema che accompagna i maccheroni e dà gustosa cremosità.

Pasta patata e provola.
Finalmente non la solita chip di patata viola, ma qualche macchia per dare colore e ravvivare un piattosimbolo della cucina popolare dell’entroterra. La provola non è disciolta ma è condensata con il suo fumé in schizzi di fonduta. Piatto reso elegante a dispetto delle radici contadine, ma a vantaggio di un gusto rinnovato. Bravo.

Mezze maniche con salsiccia e friarielli.
Fermi tutti: è decisamente succulento e saporito.
Alla prossima volta i secondi che stuzzicano molto come il baccalà fritto con papaccelle, la polpetta su ragù leggero o il maiale con mela annurca.
Rallegra e conforta il dolce.

Ricotta di bufala nella sua essenza adagiata su un crumble di struffoli struffoli, amalgamati cioè con miele e arancia candita. Tre Likes.
Dunque Mangianapoli funziona e funziona bene.
Provato per credere.
E ritornarci.


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