Calzoncelli di castagne, ecco la vera ricetta tradizionale

Pubblicato in: I dolci, Le ricette

Questa è la ricetta tradizionale di un dolce tipico dei Picentini, utilizzata ancora oggi in molte famiglie in occasione delle festività natalizie. Il ripieno è un concentrato di quelli che sono i tre principali  prodotti dei boschi e delle campagne della zona: la castagna, la pera pericina e la nocciola. La preparazione richiede tempo e pazienza, ma il successo del risultato finale è assicurato.
Se si dovessero incontrare difficoltà nel reperire le pere secche, il composto può essere sostituito da 250 gr di confettura.
Un’ultima avvertenza sulle quantità: con gli ingredienti della ricetta originale che riportiamo si ottengono circa 100 calzoncelli. Questo perchè, come tutte le ricette delle feste di una volta, questi dolcetti erano anche dei presenti da scambiare con tutta la famiglia e gli amici in occasione degli auguri.

Calzoncelli di castagne

Di Nonna Giacomina Cesaro, Giffoni Valle Piana, Salerno

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Far bollire le castagne secche fino a quando si saranno ammorbidite, lasciarle asciugare e poi tritarle il più finemente possibile. Mettere a bollire le pere secche, lasciarle asciugare e passarle al setaccio per ottenerne una crema. Tritare le nocciole tostate molto finemente fino ad ottenere un composto oleoso. Far sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. In una ciotola molto capiente, unire tutti i composti ottenuti ed aggiungere i rimanenti ingredienti: lo zucchero, il cacao, il liquore, il caffè. Mescolare bene fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo.
Preparare la sfoglia per i calzoncelli setacciando innanzitutto la farina. Disporla a fontana, mettere al centro le uova intere con i tuorli e girare con una forchetta insieme allo zucchero. A mano a mano unire gli altri ingredienti liquidi e impastare fino ad ottenere un panetto dalla consistenza omogenea. Stendere poi la pasta in uno strato sottile.
Ricavare dei dischi di pasta, considerando che ne serviranno due per ogni calzoncello: sul primo porre al centro un cucchiaio di ripieno; poi coprire con il secondo. La chiusura dei due dischi di pasta è il punto più delicato. Tradizionalmente si facevano dei taglietti sul bordo di chiusura con un coltellino e si chiudeva con le mani il calzoncello alternando un dentino di pasta dentro ed uno fuori, in modo da ottenere l’effetto di uno smerlo, avendo cura di sigillare molto bene per evitare fuoriuscite durante la friggitura. Oggi, che si va sempre di fretta, molti preferiscono chiudere i bordi dei calzoncelli facendo pressione tutto intorno, aiutandosi con una forchetta. Ovviamente il sapore rimane lo stesso, ma l’effetto “merletto” della preparazione di una volta si smarrisce.
In abbondante olio d’oliva bollente friggere i calzoncelli e una volta raffreddati cospargerli di zucchero a velo o ripassarli uno alla volta nel miele fuso a bagnomaria.


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