Monte di Procida, Il Magone e la cucina di mare flegrea

di Romualdo Scotto di Carlo

C’è stato un tempo in cui il mare arrivava sin sotto queste terrazze.

Era il “lato delle femmine”, perché solo qui alle donne era consentito bagnarsi.

Oggi ci sono le banchine di Marina di Acquamorta, un ordinato porticciolo turistico da 500 posti barca. Siamo a Monte di Procida, ultimo lembo dei Campi Flegrei e trampolino ideale per le isole: Procida è a meno di dieci minuti, in poco più di mezz’ora si arriva a Ischia.

Una piccola sala luminosa, un terrazzino ed un balcone ammalianti: questo è “Il Magone”, da poco più di un anno alternativa di qualità alla ristorazione flegrea, troppo incline alla banchettistica. In cucina c’è Maria Scotto d’Abbusco, anni di lavoro nelle “cucine da incubo” degli yacht: «un’esperienza bellissima –ci confessa- che ti forma, ti costringe a lavorare da sola, in spazi strettissimi, con pochissimo tempo a disposizione ma dando sempre il massimo». Poi i passaggi da “Sud” di Marianna Vitale e alla “Locanda Liuzzi” di Cattolica, entrambi premiati dalla stella Michelin. Infine la scelta di tornare a casa e investire in questa avventura con i fratelli Mimmo e Francesca, che reggono la sala.

 

Bella sfida! A pochi passi, negli anni Sessanta, c’era “Minicuccio”, indimenticato interprete della cucina di mare flegrea. Poi son venute solo pizzerie e paninoteche. Eppure qui il pesce arriva direttamente dai piccoli gozzi dei pescatori montesi, ormeggiati proprio sotto questi balconi. E fa la differenza.

Lo vediamo nei calamaretti su salsa di peperoncini verdi: callosi ma delicati, il contrasto con i peperoncini ne valorizza la dolcezza.

Consistenze centrate anche nell’insalata Posidonia, con morbidi sconcigli arricchiti da zucchine crude julienne, solo un goccio di olio  e limone a celebrare un riuscito matrimonio: da bissare assolutamente.

Poi le cozze, che qui sono di casa, proposte alla brace. Scelta azzeccata; arrivano appena scottate, ancora ricche della loro preziosa acqua: un piacere di altri tempi, per chi è cresciuto mangiandole crude.

Con i primi lo sguardo va oltre il mare di Acquamorta.

Intensi e goduriosi i tagliolini bianchi e neri (sono gli “amorini” di Leonessa) all’aringa.

Delicati gli spaghetti alle mandorle e colatura di alici.

Si torna a casa con i secondi: la materia prima, eccellente, arriva praticamente all’uscio del locale.

Maria la tratta con rispetto, unendo semplicità e personalità. E si accende una piccola fiammella di speranza: nei Campi Flegrei si può far di meglio di linguine agli scampi e gamberoni alla brace!

I calamari, freschissimi, sono proposti in una frittura che li lascia teneri e gustosi.

Anche la seppia, scottata alla brace, mantiene intatti sapori e umori.

Per chiudere, cheesecake al limone e semifreddo al cioccolato.

 

Piccola ma con spunti interessanti la carta dei vini.

Il conto, per un pasto completo, vini esclusi, arriva sui 40 euro.

E su questa terrazza vi verrà voglia di tornare…

 

Il Magone

Via Marconi, 57

80070 Monte di Procida (Na)

Tel. 081.8682876 – 331.2104830

Aperto a pranzo e cena. Chiuso il mercoledì.


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