Un caseificio e il suo ristorante ad Aversa: la tradizione declinata al futuro dallo chef Agostino Malapena da Costanzo

Ristorante Costanzo - Chef Agostino Malapena e il metre Massimo Turco

di Antonella Amodio

Si percepisce una doppia faccia nei piatti del Ristorante Costanzo ad Aversa: una tradizionale e l’altra creativa. Lo chef Agostino Malapena riesce a coniugare ambedue gli aspetti con una certa naturalezza. Sarà per il percorso professionale fatto, che tocca collaborazioni con Don Alfonso 1890 e Taverna Estia, giusto per rimanere in Campania, o per quella innata voglia di spingersi oltre, di misurarsi con il tempo.

Al Ristorante Costanzo, ad Aversa, di proprietà della famiglia Costanzo – storici caseari e allevatori di bufale dell’agro aversano – Agostino ricerca la continuità della tradizione con ingredienti locali, utilizzando in primo luogo la mozzarella di bufala, presente in diverse portate, senza però mai omologare il gusto, poi le verdure (in questo periodo i peperoncini verdi, le melanzane e il pomodoro). Il menù ben centrato ed equilibrato, riporta anche una sezione dedicate alla tradizione gastronomica locale.

Dietro ai nomi dei piatti si cela una misurata creatività. Come apertura il Bonbon di latte di mozzarella condensato in croccante frittura e anello di calamaro.

A seguire l’antipasto di Millefoglie di patate e mozzarella affumicata in salsa di mozzarella, con treccina di bufala.

Un Ricordo d’infanzia con mozzarella e pomodoro (una versione di pane e pomodoro giocata sulla dolcezza, acidità e succulenza dei semplici ingredienti ).

Il Riso Acquerello invecchiato con peperoncini verdi del fiume e cozze ( un incontro tra nord e sud, passando per la Campania, che racchiude la “napoletanità” culinaria dello chef ). Così come il tipico e gustoso Scarpariello, cremoso e profumato, che consente con i sensi un viaggio nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Poi, il Maiale nell’orto, il Baccalà e patate e tanto altro ancora. La carta da ampio spazio anche a ingredienti ittici.

A chiudere ci pensa il tradizionale babà, servito come pre-dessert, mentre tra i dessert ho scelto la Crostatina, rivisitazione della tipica Polacca aversana, un dolce destinato alla mattina, presentato in questo caso in abito da sera.

La sala ampia e modernamente arredata confina e si collega con la bottega della gastronomia e con il caseificio.

Completa la felice sosta il servizio competente e professionale. Tutti i piatti godono del “servizio all’italiana”, vengono cioè serviti dal lato destro del cliente e coperti dalla cloche. Uno stile, questo, quasi del tutto assente in ristoranti con buon rapporto prezzo/qualità, com’è il Ristorante Costanzo, dove non si incappa nello scontrino non in linea con le aspettative di quello che si è mangiato.

Carta dei vini ampia, con particolare profondità nella Campania.

Costo del menù “tipicità locale” con due portate, compreso di acqua e calice di vino: 22,00 euro

Costo del Riso Acquerello invecchiato, con peperoncini del fiume e cozze: 12,00 euro

Ristorante Costanzo Aversa
Via Vito di Jasi
Sempre aperto
Domenica chiusola sera

 


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