Dodici cuoche che non si possono perdere nel 2020

Pubblicato in: Album

Le migliori cuoche italiane. Nadia Santini, Valeria Piccini, Cristina Bowerman sono le icone, le antesignane di una smentita sonora alla tesi secondo la quale lo chef è maschio. Io credo che quando c’è una donna ai fornelli cucinare diventa anche nutrire, fare il massimo per il cliente anche perchè le donne rispetto ai maschi hanno un grande vantaggio: sono esenti dalla gara a chi ce l’ha più lungo.
Sarà populismo gastronomico, buonismo, ma io credo che questo sia un mestiere anzitutto femminile e percià ho deciso di trascorrere gran parte del 2020 in queste cucine della gioia. Ove la gioia non è istinto, ma complessità tradotta per tutti, dalla ricerca dei prodotti veri alla idea di cosa si porta a tavola, dall’ambiente al benesse complessivo del cliente. Perchè cucinare è nutrire, per fare una esperienza basta una canna

Antonia Klugmann, L’Argine a Vencò

La sua è una cucina dalla quale non si può prescindere in questo momento, anche perchè è prima per 50 TopItaly. Un concentrato di sapori e di eleganza, di concetti moderni interpretati non in modo ideologico, ma assolutamente laico. Un equilibrio interiore che si trasmette nel rapporto con il marito in sala, la sorella e tutta la brigata, un equilibrio interiore che si nutre della natura che circonda il locale e che arriva dritto nel piatto. Imperdibile.

Martina Caruso, Signum a Salina

Da Nord a Sud, quello luminoso e azzurro del mare e del cielo con il penacchio di Stromboli all’orizzonte. In simbiosi perfetta con il fratello Martina regala un mare senza mediazioni, un mare da sogno, vero, come solo Mauro Uliassi riesce a fare. Un mare d’istinto, la sua Bagnacauda siciliana con ricci di mare, acciughe e olio a crudo è uno sballo. Un piatto che non dimentichi più.

Alessandra Civilla, Alex a Lecce

Vox Populi….leccese che vai, Alex che trovi. Qui è il regno di Alessandra Civilla, giovane cuoca che propone una cucina di materia inarrivabile, leggibile, elaborata in maniera rock e straordinaria. Un riferimento asoluto quando si gode il barocco salentino.

Karime Lopez Osteria Gucci Firenze

Una persona di cui Massimo Bottura si fida, tanto da farla diventare resposabile di Osteria Gucci a Firenze. Una scelta centrata, il locale è diventato un punto di riferimento assoluto, imperdibile quando si viene nel capoluogo toscano.

Marianna Vitale, Sud a Quarto

Un cucina rock, istitintiva, che si esprime al massimo quando porta a tavola la pasta secca e il mare. Sedersi a quarto è sempre un grande piacere, una delle stelle non gelificate, ma vive, sanguigne, comprensibili e alla portata di tutti. Quando ho voglia di sorridere davanti ai piatti, quando voglio stare bene con una persona, vengo qui.

Faby Scarica, Orto e Cucina a Vico Equense

Enfant Prodige della cucina della Penisola, ha trovto in questo locale il giusto equiibrio con a famiglia, l’orto, la clientela e la cantima. Un posto dove bisogna venire per allontanarsi dalla mondanità della costa e godere dei sapori contadini che stanno nel backstage del territorio più stellato d’Italia.

Fumiko Sakai, Bikini a Vico Equense

L’indole partenopea è istintiva, scenografica, essenziale. Pecca di precisione e continuità. Ecco perchè Sakai Fumiko, parte nopea e parte nipponica sintentizza al meglio uno spirito di cucina che al Bikini non è mai stata così buona, efficace e precisa. Il mare saporito mediterraneo con la visione giapponese che tiene conto del palato tradizionale. ‘A guerra!

Rosanna Marziale, Le Colonne a Caserta

Una cuoca con una mentalità politica: esprimere il territorio quando il suo territorio era nel mirino dei media per i roghi e i rifiuti tossici. Amare i prodotti del territori, la prima a lavorare la mozzarella in cucina. Pugno di ferro in guanto di velluto, asfissiante la sua ricerca della materia e dei prodotti veri, quanta differenza con chi cerca scorciatoie prendendo le distanze dai luoghi dove è nato per sembrare meno provinciale.

Sarah Cicolini, Santo Palato

Resiste l’esperienza di Santo Palato, resiste grazie alla tenacia di questa ragazza che non molla e che porta a tavola una tradizione dura e pura, senza mediazioni. Locale fighetto e pop allo stesso tempo, una tappa sicura a Roma.

Alba Esteve Ruiz, Antica Fonderia

I divorzi a vote fanno bene, l’uno si divide in due è il principio della vita e se Marzapane che l’ha lanciata ha imboccato la sua bella e buona strada, anche la talentuosa cuoca spagnola trapiantata a Roma ha trovato la possibilità di esprimersi al massimo in questo nuovo locale.

Irina Steccanella, Irina Trattoria a Savigno

Dopo degli stage importanti, tra cui quello alla Francescana, Irina Steccanella ha aperto a Savigno, non lontano da Bologna, una trattoria dove la cucina della gioia di questa regione viene espressa attraverso tecniche rigorose e buona ricerca di materia prima.

Aurora Mazzucchelli, Ristorante Marconi a Sasso Marconi

Aurora, figlia d’arte, è un riferimento assoluto da molti anni ormai. La sua cucina s’autore non nasconde le radici ma le esalta nel modo migliore con grande perizia. Una esperienza da non perdere, a due passi da Boogna.

 


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version