3.0 CIRO CASCELLA
Via San Pasquale, 68
Tel. 081 4976322
Sempre aperto
www.pizzeriatrepuntozero.it
Ciro Cascella ha aperto con successo pizzerie a Roma e a Milano, ma ovunque sono garantite la qualità e lo standard della pizzeria madre a San Pasquale. Qui il locale è luminoso, bello, curato nell’arredo e nei dettagli, giocato sui toni di bianco e verde, con un piccolo dehors con accesso interno. Il nome della pizzeria – 3.0 – si riferisce al blend delle tre tipologie di farina usate per l’impasto. Fermentazione di 24 ore più una lievitazione di altre dodici per un totale di 36 ore associata ad una alta idratazione superiore al 70% al limite della lavorazione. Ciro Cascella è specializzato proprio nell’impasto tanto da tenere veri e propri corsi molto seguiti nel corso degli anni. Ricco menù, che conta la presenza di pizze con diversi ripieni, di insalate, taglieri e classiche fritture. Buona la materia prima usata, seguito il principio della stagionalità per numerose pizze. Tra le proposte vince la semplicità, come la Margherita con fior di latte, ma suggerisco anche la Marinara Dop, condita con pomodoro San Marzano, pomodorini del piennolo rossi del Vesuvio, scarola cotta a vapore, olive nere taggiasche, origano, aglio rosso di Nubia, basilico e olio. Servizio di qualità, adeguato alla proposta.
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10 DIEGO VITAGLIANO
Via Nuova Agnano, 1
Sempre aperto
Tel. 081 18581919
ALTRE SEDI
Via Santa Lucia 78
Tel. 081 1822 0660
Sempre aperto
A POZZUOLI
Via Campi Flegrei, 13
Tel. 081. 18 24 4808
Sempre aperto
www.diegovitagliano.it
Il pluripremiato maestro pizzaiolo napoletano – n.2 50 Top Pizza Italia 2025 – annuncia un importante new entry nella scuderia 10 Diego Vitagliano Pizzeria il suo brand in fortissima espansione. Ad ottobre 2025 ha aperto 10 Diego Vitagliano in teglia, nel cuore della sua amata Napoli. Una nuova apertura ‘diversa’, tutta dedicata allo street food: pizza in teglia accompagnata dai suoi iconici fritti. Sicuramente una sorpresa per un pizzaiolo come lui che ha saputo divulgare al meglio, e continua a farlo con grandi risultati, il ‘credo’ della pizza tonda napoletana contemporanea, e che oggi decide di cimentarsi con una nuova tipologia d’impasto, diversa dalla tradizione napoletana. Ma per chi conosce bene Vitagliano, questo approccio non è una novità: Diego negli anni, grazie ad un grande lavoro di ricerca, ha sempre proposto in tutte le sue pizzerie diversi impasti (oltre alla pizza napoletana contemporanea, quella scioglievole dal cornicione ben pronunciato), dall’ormai iconica ‘pizza croccante’ (che è stata una bella sfida per una pizzeria napoletana) alla ‘rustichella’ (simile ad una tona romana crunchy), senza dimenticare il senza glutine. Il tutto con grande spirito innovativo, sempre con grande attenzione alla salubrità del prodotto e alla sua digeribilità. Un grande lavoro per andare sempre più incontro ai desideri e alle esigenze del cliente, che ha reso la pizza ancora più inclusiva. Diego appartiene alla nuova generazione degli innovatori, quelli che molti chiamano “generazione canotto”. Nel breve volgere di pochi anni è diventato una figura di spicco nella pizza napoletana grazie ad impasti leggeri e ben lievitati, esecuzioni ragionate sui prodotti e una organizzazione perfetta del lavoro ai forni e in sala. Particolare attenzione alla carta delle birre e dei vini, da Eleonora Rescigno sommelier professionista, perfetti, golosi e asciutti i fritti, curati nei minimi particolari. Un punto a favore è costituito dalle pizze stagionali realizzate con prodotti freschi di mercato. Particolare attenzione al senza glutine. Uno dei giovani che rappresentano sicuramente il futuro della pizza napoletana per la sua capacità di aggiornarsi e di stare al passo con i tempi. L’uscita del suo primo libro segna la sua definitiva consacrazione tra i grandi della pizza italiana e napoletana.
50 KALO’ CIRO SALVO
Piazza Sannazzaro 201
Tel. 081.19204667
Sempre aperto
www.50kalo.it
Piazza della Repubblica, 2
Tel. 081 213 33 76
Sempre aperto
Ciro Salvo ha raddoppiato a dieci anni dalla nascita della sua prima pizzeria a Napoli: le pizze sono uguali sia a Piazza della Repubblica che nella sede madre, ma cambia l’accoglienza e soprattutto c’è la possibilità di prenotare. Il progetto di Ciro Salvo e del suo storico socio Alessandro Guglielmini nasce con l’obiettivo di elevare l’esperienza di consumo per dare ancora maggiore valore al prodotto In sintesi, comprendendo anche 50 Panino, e, da settembre, Casa 50 con Giovanni Sorrentino. Le sue pizzerie (ha sedi anche a Londra e a Roma che non sbagliano un colpo) sono sicuramente una delle grandi novità dell’ultimo decennio. Il successo di critica e di pubblico è dovuto al giusto equilibrio trovato nel rapporto fra innovazione e tradizione: la pizza è infatti a ruota di carro, ma l’impasto si distingue con l’alta idratazione su cui Ciro, pizzaiolo figlio di pizzaioli, ha spinto senza mezzi termini sino ai limiti estremi. Dunque una pizza leggera, ben lievitata e cotta alla perfezione. La pizzeria è una macchina da guerra, a cui contribuisce un servizio straordinariamente professionale e una carta dei vini attenta alla tradizione campana che si affianca alla proposta di pizze artigianali ampia e pensata. Piano piano la pizzeria si è allargata e adesso è in programma un ammodernamento. Fantastiche le pizze classiche, buoni i fritti, da provare anche le pizze d’autore. Ciro Salvo è costantemente nei primi dieci della classifica di 50Top Pizza e per due volte primo in Europa. Un altro elemento che contraddistingue questa pizzeria è la qualità dei prodotti utilizzati e la stagionalità della proposta che affianca le classiche napoletane (imperdibile anche la marinara).
1000 GOURMET
Via San Pasquale, 50
Tel. 081 406914
Aperto tutti i giorni dalle 18:00, sabato e domenica anche a pranzo.
I creatori di questo format sono due imprenditori napoletani: Vittorio Ferraro e Michele Imparato. Nel 2017 hanno deciso di investire nella ristorazione, chiamando a gestire il reparto pizza dal 2019 Eduardo Alfano, giovane promessa della pizza contemporanea. Adesso i pizzaioli sono Gianluca Capuano e Alessandro Lagana. Il format 1000 Gourmet è presente anche a Venezia. L’uso di farine non raffinate e integrali penalizza un po’ le classiche, ma sicuramente è adatto a quelle d’autore: La Divina, con filetti di tonno, cipolla di Montoro caramellata e semi di papavero, la Margherita Corbarì con l’ottima mozzarella di bufala campana dop e i dolci pomodorini di Corbara, e la gustosa Montanara fritta e ripassata a forno, ben condite, con equilibrio di sapori e consistenze, rendono appieno l’idea dell’obiettivo del progetto. Ottimo il servizio. In carta anche fritti, insalate e dessert, tutto di propria produzione. Scelta dei vini con etichette campane ed extra regionali. Birra alla spina e in bottiglia. Ma soprattutto tanti cocktail ben eseguiti.
1906 Imperatore
Via Duomo 218
Tel. 081 5546789
Sempre aperto
Salvatore Buono, pizzaiolo e proprietario, ha deciso di intrecciare sacro e profano, fede e gastronomia, con una pizza iconica e carica di significato: il Cappello di San Gennaro. A forma di mitra vescovile, la pizza è farcita con tutti gli ingredienti della lasagna napoletana e rifinita con una versata di ragù bollente, che richiama il miracolo dello scioglimento del sangue del santo. Ma c’è anche un altro riferimento: quello della colata di lava del Vesuvio durante l’eruzione del 1906, lo stesso anno in cui nacque Vincenzo Imperatore, il bisnonno di Salvatore. Il nome Imperatore è il cognome di Fortuna, madre di Salvatore, discendente diretta di maestri della frittura e della rosticceria napoletana, che con la sua famiglia ha gestito la storica Rosticceria Imperatore in via Scarlatti. Tassello dopo tassello, gli Imperatore hanno creato un marchio riconoscibile, una firma. La frittatina resta un caposaldo assoluto tra le migliori di Napoli, ed è intorno a lei che ruota anche un curioso dibattito familiare. Ogni giorno, accanto alla pizza, Salvatore e sua madre Fortuna preparano frittatine, arancini, montanarine e panzarotti con le ricette antiche, come segno distintivo di un’arte di famiglia, dove la friggitoria non è solo un’attività, ma un racconto generazionale lungo più di cent’anni.
1947 PIZZA FRITTA VINCENZO DURANTE
Via Pietro Colletta 29
Tel 333 4008562
Aperto dalle 11 alle 23
Domenica chiuso
Nel vivace quadrilatero napoletano di Forcella, riferimento mondiale per gli amanti della pizza napoletana, caratterizzato dalla storica presenza di pizzerie c’è questo locale dove la pizza fritta è una religione. 1947 PizzaFritta di Vincenzo Durante richiama nella data l’anno in cui la pizza fritta fa breccia nei napoletani, subito dopo la guerra, diventando da lì a poco lo street food più popolare. Un cibo umile, povero, che nel corso degli anni si è arricchito di farciture particolari, dando origine a veri capolavori di gastronomia. Il panetto da 120 grammi, una volta fritto, diventa straordinariamente leggero, e per un’esperienza davvero unica, vi invitiamo a provare la pizza Forcella, la versione della “Completa” senza ricotta, come costume nel quartiere da cui prende il nome. Un menù ricco e gustoso con la pizza Vesuvio che esplode di gusto nel ripieno di provola e soffritto. Aversana, Montanara, Genovese, Procida Capitale, Capocollo, Diavola, Scarpariello, è difficile stabilire quale sia più buona. La classica “Completa” con ricotta, cicoli, provola, pomodoro e pepe, è l’emblema della pizza fritta. Vincenzo è un appassionato e tradizionalista divulgatore ed esecutore della pizza fritta e se avete bisogno di informazioni sulla “pizza primus” (come dichiara), prendetevi tempo e andate ad ascoltare racconti e aneddoti mangiando una meravigliosa pizza fritta nella bella sala dipinta dall’artista Massimiliano Mastronardi. Funziona molto di asporto, ma ci sono anche tavolini all’interno e all’esterno, circa 30 posti dove appoggiarsi e viene fatto servizio.
ACUNZO
Via Cimarosa, 60-62
Tel. 081.5785362
Sempre aperto
Un vero pioniere al Vomero, fondato nel 1962, da sempre il locale è uno dei riferimenti degli amanti della buona pizza per chi abita in questa parte della città . Una radicale ristrutturazione dei locali nel 2018 e il cambio della guardia con l’arrivo della terza generazione hanno rilanciato questa pizzeria con una attenzione maggiore agli impasti e alle materie prime. A giugno il locale ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno. Una lunga storia fatta di tradizioni gastronomiche legate alla pizza, che con l’arrivo di Gabriele e Alessandra Sorice, figli di Caterina Acunzo e Michele Sorice, il legame tra le generazioni si rafforza ulteriormente, guardando al presente e al futuro e presentando nuove idee per i lievitati. Il piatto forte? Il Calzone Pulcinella, creato nel 1969, un ripieno di pizza che accoglie all’interno i mezzanelli conditi con il sugo di carne, il fior di latte dei Monti Lattari, la crema di ricotta, i funghi, le uova, il prosciutto, il parmigiano 24 mesi e il pepe creolo, rappresentando un’incredibile fusione di due piatti iconici di Napoli: la pizza e la cucina partenopea.
ADD’’O GUAGLIONE
Via Consalvo, 110
Tel. 081 5936357
Sempre aperto
Chiuso martedì
In italiano, dal ragazzo. E la faccia da eterno adolescente Salvatore Urzitelli, il proprietario fondatore di questa bella pizzeria di quartiere, l’ha conservata. Molte pizze portano i nomi dei giocatori del Napoli che spesso sono andati, e vanno, a via Consalvo per mangiare la sua pizza. Una vita sempre vicino al forno: a 18 anni ha aperto il suo primo locale e da allora si è anche misurato partecipando a molte gare nazionali e internazionale. Non pochi i trofei che è riuscito a portare. E che adesso sono esibiti in bella mostra con orgoglio nel locale completamente ammodernato. Proverete pizze dedicate agli azzurri che hanno frequentato il locale. Ma anche, intendiamoci, ottime margherite e marinara insieme a tante proposte pop, come salsicce e patate, pizza con i crocchè che rivelano un’ottima frittura insieme a tanti antipastini di sfizio che vengono offerti prima della pizza. Al forno adesso il protagonista è il figlio Ciro: l’impasto è ottimo e scioglievole, tipico napoletano senza concessioni alle mode. Ottimo servizio. Un po’ di vino e birra, ma anche bibite, per stare a tavola in allegria.
AL 22
Via Pignasecca, 22
Tel. 081.5522726
Sempre aperto
Chiuso domenica
www.al22pizzeria.it
Oggi c’è Giovanni, figlio di Federico Improta, pizzaiolo di antica leva della Pignasecca a Montecalvario, uno dei quartieri più caratteristici di Napoli, quello forse in cui traspare meglio quella che Goethe definiva una vera e propria ossessione per i napoletani: il cibo. Pizzerie, trattorie, pescherie, mercati, antichi artigiani e tripperie, panifici e pasticcerie. La passeggiata è un appassionante viaggio nella varia umanità e un omaggio al suo vitalismo anarchico. La pizzeria è da sempre un riferimento assoluto per gli appassionati. Lo schema è quello della trattoria-pizzeria, ossia ci sono piatti cucinati tipici della tradizione, lardiata e genovese, ma anche spaghetti con le vongole, e, naturalmente la pizza. Come quasi tutto a Napoli, bisogna fare la fila, soprattutto nei giorni di festa. I prezzi sono popolari e difficilmente spenderete più di 25 euro a testa. Pizze profumate, fumanti, appena cotte nel forno a legna della bottega di famiglia, che fu fondata nel 1935 dai nonni Giovanni e Maria. Si parte con la frittura alla napoletana della casa, quindi “rigorosamente” non surgelata, con bruschetta al pomodorino. Tra le pizze, ottima la marinara grazie ad un pomodoro molto ben selezionato. Classica la margherita, eseguita alla perfezione. Da non perdere il ripieno al forno.
ALBA
Piazza dell’Immacolata, 14
Tel. 081.5787800
Sempre aperto
Chiuso mercoledì
Fondata nel 1970 dal papà di Luigi Chiarolanza questa è una delle pizzerie popolari del Vomero. Qui trionfa il senso della semplicità e della pura tradizione pizzaiola napoletana. Basta dare uno sguardo al menu che si coglie immediatamente il senso delle cose buone. Dai fritti ben eseguiti come i crocchè e gli arancini al calzone ripieno. Impeccabili la Marinara e la Margherita. Golosità garantite. Variazioni consentite con la Boscaiola e la Carrettiera. Carta dei vini adeguata così pure quella delle birre nazionali. Insomma qui ci si sente a casa propria e ci si può sedere per una pizza a pranzo come per una piccola cena in famiglia. È sempre calda l’accoglienza dei proprietari come del personale in sala.
ANTICA CANTINA DEL GALLO
Via Telesino, 21
Tel.081.5441521
www.cantinadelgallo.com
Sempre aperto
Chiuso martedi
La Cantina del Gallo nasce nel 1820 con Domenico detto Minigone. Di generazione in generazione l’attività è andata avanti con successo nel Quartiere Sanità, una delle anime più profonde e più tradizionaliste della città. Da quattro generazioni è gestita dalla famiglia Silvestri. Dovete cominciare sicuramente con la frittura, a partire dai pizzicotti (calzoncini di pasta ripieni) che apre lo stomaco ai grandi classici, dalla marinara alla margherita, a quella con il baccalà. Buono anche il repertorio di cucina, tipicamente napoletano dove, oltre ai primi di tradizione, ritroviamo un ottimo baccalà al forno. Buonissimo il ripieno. Oggi il locale è gestito da due generazioni della famiglia Pagnani, venire qui significa respirare l’aria della Napoli più autentica e ancora lontana dai circuiti turistici e dei gastrofighetti.
ANTICA PIZZERIA CHIAJA
Piazza Amedeo 16/A Passeggiata Colonna
Tel. 081.2353775
www.anticapizzeriachiaia.it
Aperto la sera, chiuso martedì.
Si definiscono pizzajoli con bottega. E la bottega somiglia più alla casa dei nonni, dove ci si incontrava soprattutto nei giorni di festa e la domenica, tra odore di sugo e percoche nel vino in estate, palle di riso e pizze nei ruoti. Ci si intrattiene in cucina e nel soggiorno, dove sono posizionati i tavoli, ammirando suppellettili, merletti, zuppiere nelle credenze di un tempo, le scatole dei biscotti danesi. Il profumo dell’incenso. Ma qui, varcando la soglia della bottega, si compie un viaggio indietro nel tempo. Tre i menu degustazione e poi pizze nel rutiello, pizze fritte, pizze ripiene, oltre ovviamente alle classiche. Le palle di riso e le frittatine di pasta abbondano di ingredienti, la carta dei vini è fornitissima: tutti sono disponibili al calice e se poi si sceglie la bottiglia e non la si finisce, si chiede il tappo e la si porta con sé.
ANTICA PIZZERIA DA GENNARO 1956 A BAGNOLI
Via Ascanio 25
Tel. 081 570 4042
Sempre aperto, la domenica solo la sera
www.dagennaroabagnoli.com/
Fabio Cristiano ha lavorato il suo primo forno proprio in questo locale aperto dal nonno nel 1956. Dopo trent’anni il proprietario chiese un aumento del 300% e la pizzeria si spostò qualche metro più in là. Passa un anno, ne passano due. Il locale non si vende e non si fitta sino a quando alla fine si ritrova un accordo per l’acquisto e adesso la pizzeria da cui tutto è partito, è perfettamente ristrutturata. Una saletta, tanto asporto, prezzi popolari per margherita e marinara. Da Gennaro è la classica, solida pizzeria di quartiere. La base del mondo pizza napoletano fatto da circa 1500 forni accesi ogni giorno. Nel frattempo Fabio, lievitazione di 24 ore, impasto diretto e pizza assolutamente tradizionale, si è ingegnato e ha aperto pure uno spazio dove insegnare il mestiere a ragazzi che vengono da tutto il mondo.
(Scheda di Emanuela Sorrentino)
ANTICA PIZZERIA DA MICHELE
Via Cesare Sersale 1-3
Tel. 081.5539204
Chiuso domenica (maggio e dicembre sempre aperto)
LE ALTRE SEDI IN CAMPANIA
Salerno
Piazza sedile di Portanova, 21
Aversa
Viale Europa 318
Caserta
Corso Trieste, 74
Pompei
Via Lepanto 213
Michele Express campani a Cava, Aversa, Pompeii e Pontecagnano
Ancora un’annata fantastica per il marchio di ristorazione italiano più famoso al mondo: ha ormai toccato quota 70 sedi aperte in tutto il Mondo con quelle in Campania gestite direttamente. Ma andiamo con ordine: l’ampliamento inaugurato questa estate fa parte di un progetto molto ampio che riguarda un palazzo lungo via Sersale dove troverà posto una accademia e, nelle intenzioni di Sergio Condurro, anche un Museo della Pizza a Napoli. Tutto questo è merito di un instancabile fedeltà alla tradizione napoletana, tanto che la pizza alla Condurro è sinonimo di ruota di carro, ossia la pizza è più grande del piatto. Una esigenza psicologica quando serviva a sfamare i clienti di Forcella. Ora nella eterna fila che scandisce l’attesa, come Katz a New York, si sentono tutte le lingue del mondo, compreso il napoletano, particolare non trascurabile. Per molti napoletani è la pizzeria, quella dalla quale non si può prescindere. E in effetti margherita e marinara a ruota di carro sfornate in successione impressionante fanno atmosfera. La storia parte da Michele Condurro cinque generazioni fa, forse nel 1836. Impossibile dire che siete stato a Napoli se non siete mai passati da qui perché fotografa il gusto così come si è formato soprattutto nel Dopoguerra, quando l’olio di semi portato dagli americani fu adottato da tutte le pizzerie perché più facilmente reperibile ed economico. La cosa più straordinaria è che questa pizzeria che interpreta il passato è quella maggiormente ha saputo proiettarsi nel futuro grazie alle intuizioni della nuova generazione di cui Alessandro Condurro è il personaggio più noto. Celebre la sua battuta: “Il futuro della pizza? E’ nello stomaco”. Quanto vale il marchio lo si vede anche dal successo e dalle continue aperture di nuove sedi sotto l’egida di Da Michele in The World, un consenso planetario che contribuisce a tenere alta la reputazione della pizza napoletana nel mondo. Non solo, ma Da Michele adesso è presente anche nel mercato del freddo con prodotti di qualità in partnership con Roncandin. Infine c’è il progetto Michele Express con forni elettrici nei Centri Commerciali più importanti. E nonostante tutte queste novità, il fascino di una pizza mangiata nella sede originaria non si è assolutamente perso.
ANTICA PIZZERIA PORT’ALBA 1738
Via Port’Alba 18
Tel. 081.459713
Sempre aperto
Martedì chiuso
www.anticapizzeriaportalba.com
Nome omen, prima di entrare, o di uscire, da questa porta seicentesca è impossibile resistere alla pizza a libretta esposta in vetrina. Oppure, più semplicemente, comprare la pizza e continuare a passeggiare spiluccando tra negozi e bancarelle di libri. Si dice che sa la pizzeria più antica di Napoli le cui origini risalgono al ‘700 e tra quelle in attività sicuramente lo è. Adesso è gestita dall’ultima generazione della famiglia Luciano che ha recentemente ristrutturato i locali senza però tradire la rappresentazione classica della tradizione popolare della pizza senza fronzoli. Buoni il crocché e le fritture, imperdibili le classiche.
BELLINI
Via Santa Maria di Costantinopoli, 80
tel.081 459774
Sempre aperto, la domenica solo a pranzo.
Siamo nel cuore della città, dove puoi finalmente succhiare l’anima di Napoli, quella più misteriosa dove reale e irreale convivono senza problemi: Port’Alba, la chiesa di S. Maria della Restituita dei Captivi, Via Costantinopoli, le Mura Greche del Decumano Maggiore. Qui troviamo la Pizzeria Bellini dove Gennaro, terza generazione, sta rilanciando la tradizione di famiglia aggiornandola senza restare in attesa che i turisti entrino. E infatti qui è anche piena di napoletani. Il locale nacque nel secondo dopoguerra, quando Gennaro Tommasino e sua moglie, Donna Vincenza, decisero di aprire l’attività, in una città distrutta dalle bombe. Si armarono di forza e coraggio e misero su un ristorante, offrendo ai propri clienti una formula unica per quei tempi, cioè elevata qualità dei prodotti a prezzi contenuti. Come sempre succedeva in queste circostanze, la donna diventa il punto di riferimento nella gestione. Vincenza amava ripetere ogni giorno: ”Guagliù m’arraccumanno, quanno ‘a gente s’aiza ‘a tavola s’adda arricurdà e nujie!” e così era… e così è”!
BRANDI
Salita Sant’Anna di Palazzo, 2
Tel. 081.416928
www.brandi.it
Chiuso lunedì
Anche su questo la città si divide, ma resta un dato di fatto: Brandi ha imposto a tutti il fatto che la margherita sia stata inventata nel 1889 da Raffaele Esposito, diventato ancora più famoso del fondatore di questo locale, Pietro Collicchio, aperto dalla fine del ‘700. La storia narra che fu battezzata così in onore della regina Margherita di Savoia per i tre colori della bandiera italiana. Oggi è raddoppiato e gestito da due generazioni dalla famiglia Pagnani. Resta un riferimento per la margherita, noi però vi consigliamo anche il ripieno e la marinara. Da provare le fritture e anche un poco di cucina, magari seduti sui tavolini del caratteristico vicolo che affaccia su Chiaja e che sono sempre occupati da tanti turisti attratti dalla leggendaria figura di Raffaele. Tra le trovate “comunicative” di Vincenzo Pagnani è rimasta celebre la “carta d’identità” della Pizza Margherita in cui se ne descrivono gli ingredienti come fossero dettagli anagrafici. In occasione poi, del centenario della pizza margherita, l’11 giugno 1989, Vincenzo Pagnani decise di investire tutto quello che aveva per organizzare le celebrazioni… attori in costume, carrozza con i cavalli, musica, balli e un sontuoso buffet. Fu un evento di stampo internazionale con tantissimi corrispondenti arrivati dall’estero. La targa in marmo all’esterno del locale ricorda l’evento. Dalla scomparsa di Vincenzo Pagnani, i figli Eduardo e Paolo si occupano stabilmente della pizzeria. I nipoti, Gabriele e Vincenzo, di 30 e 23 anni collaborano già alla vita del locale, assicurando così il futuro dell’ insegna di famiglia.
BRO DI ANTONIO E CIRO TUTINO
Piazza Mercato 222/B
Tel. 3347640532
Sempre aperto, domenica solo la sera
www.bropizzeria.it
Un segnale di rinascita a Piazza Mercato, una delle più antiche e ricche di storia di Napoli: qui avvenne l’esecuzione di Corradino di Svevia e, sei secoli dopo, di Luisa San Felice, qui partì la rivoluzione di Masaniello che abitava alle spalle. Dal Dopoguerra è stato un inesorabile declino e ancora oggi è un parcheggio a cielo aperto com’era sino al 1994 Piazza Plebiscito. L’esecuzione della pizza è tradizionale, buoni i fritti, discreta la carta dei vini e della birra: lo stile Tutino in uno spazio moderno, molto bello, in cui tutto è curato nei dettagli. Ma qui con un design veramente innovativo e interessante per una pizzeria, ha aperto la nuova sede di Ciro e Antonio Tutino, storica famiglia di ristoratori che hanno la sede storica aperto nel 1960 poco distante, riferimento di Porta Capuana dove vive ancora uno dei mercati più caratteristici della città.
Un progetto firmato dall’architetto Maurizio Vesce, si distingue per la scelta dei materiali, delle finiture e la tavolozza cromatica connotano lo spazio in maniera decisa. Il locale si articola su due livelli, per un totale di 160 metri quadrati di superficie e sessanta coperti, due i forni per le pizze, bancone da lavoro ed enoteca a vista. Stile napoletano classico, ottimo servizio e fritture perfette.
CAFASSO
Via Giulio Cesare, 156
Tel. 081.2395281
Sempre aperto
Chiuso domenica
Aperta come Capasso nel 1952 a Fuorigrotta, diventa Cafasso, e con il locale tutta la famiglia, a causa di un errore burocratico nella trascrizione del cognome. Aneddoti a parte, la tradizione c’è e si sente: c’è un po’ di cucina classica, ma soprattutto la margherita e il ripieno di scarola che sono imperdibili. Il locale fu fondato da Giuseppe Capasso con la moglie Elena Gonzales. Oggi il nipote Stefano ha preso il timone, impegnato a preparare la pizza come da tradizione di famiglia, con un blend di quattro qualità diverse di farina 0 e 00, e un pizzico di lievito. Lo lascia poi lievitare per 13/14 ore. Sarà poi sempre Stefano, affiancato dal collaboratore e dal fornaio, ad ammaccare poi la pizza e condirla. La pizza dopo la cottura si presenta con un disco piccolo, un cornicione leggermente pronunciato, fragrante e morbida. In menù sono proposte pizze dai gusti classici tradizionali senza nessuna divagazione, se non per qualche nome come Prato dell’amore, che nella farcia non ha nulla di “sperimentale” nè ingredienti azzardati. A scelta, trovate quattro varianti di pizza Margherita, due Marinara e tre Ripieni. Poi l’elenco degli altri gusti, come ad esempio la Ciurilli, la Siciliana, la Diavola. Ottime le fritture, da non perdere la frittata di maccheroni! Perfetto il servizio.
CAPASSO
Via Porta San Gennaro, 2
Tel.081.456421
Sempre aperto dalle 9 in poi
Chiuso martedì
Vincenzo Paolo Capasso, settima generazione dei pizzaioli, saldamente ancorato alle tradizioni familiari, continua a prepara la verace pizza napoletana, secondo le regole del disciplinare e seguendo i segreti della famiglia, con la supervisione del nonno Vincenzo e del padre Gianni. L’ impasto è preparato con un blend di farine 00 e 01 che lievita per circa 24 ore, una ricetta – quella dell’impasto – che va ben oltre le dosi e le formule che servono per prepararlo. Gianni Capasso, con la smisurata passione per la storia e la tradizione, tiene a precisare che è anche l’ambiente a giocare un ruolo determinante per la buona riuscita: le pareti della pizzeria Capasso da cento anni e più sono intrise dell’arte bianca. La pizza dopo la cottura si presenta grande, con cornicione mediamente basso, scioglievole al gusto e particolarmente profumata. Colpisce la bontà di alcuni ingredienti, come il pomodoro – particolarmente saporito – che si armonizza con il disco di pasta e ne evidenzia la qualità. Il menù sottolinea il forte legame con la tradizione napoletana. Oltre alla pizza a libretto, la lista riporta pizze classiche e pizze dedicate. Queste ultime sono creazioni di sapori alle quali sono stati dati i nomi di clienti affezionati. Chi ama la verace pizza napoletana, la tradizione, l’autenticità, non può che dirigersi alla Pizzeria Capasso a Porta San Gennaro 1847 dove sarà trasportato nella storia della pizza e della città di Napoli. Ottimi i ripieni e i fritti.
CARMINIELLO
Corso Secondigliano
Tel. 081 754 0037
Sempre aperto, chiuso domenica
Corso Secondigliano è un riferimento per chi ama la pizza napoletana tradizionale classica senza troppe costruzioni mentali. Qui siamo in un locale le cui origini risalgono al 1910, quando Carmine de Lucia portava le pizze su un carretto, sino poi ad aprire una piccola bottega. La sua opera cresce grazie al figlio Luigi e oggi è gestita da Vincenzo e Maria De Lucia. Dalle fritture alle pizze tutto viene servito sui classici tavolini di marmo senza troppi fronzoli, qui si prova il gusto dell’anima popolare, vera, non costruita della pizza napoletana. Grande margherita, molte le proposte fra cui una rucola e parmigiano davvero efficace oltre ovviamente alla marinara.
CARMNELLA
Via Cristoforo Marino 22/23 (Zona Galileo Ferraris)
Tel. 081.5537425 – 339.2613464
Chiuso domenica
Salvatore Esposito per lungo tempo è stato pizzaiolo al Trianon poi decise, insieme a sua moglie Carmela, di trasferire qui, nella trattoria di nonna Carmnella, la sua arte e chiese al famoso Mastro Ernesto di costruirgli il bel forno che ancora arde. E ora, tra bancone e sala, c’è il figlio Vincenzo, uno dei maestri della pizza napoletana. La scuola è quella, ma dall’impasto agli ingredienti, tante cose sono cambiate, a cominciare dalla ristrutturazione del locale. Ricerca e passione hanno recuperato il meglio della tradizione cosicché tra una bella Marinara e un’Ortolana da non perdere è la Pizza dei Tre Desideri. Mette insieme Margherita al centro, Salsiccia con Friarielli in una metà del cornicione; cicoli e ricotta di fuscella nell’altra metà a mo’ di ripieno. Mitica è ormai la Elena Ferrante con il Rraù, buonissima la pizza Dama realizzata in collaborazione con Lo chef Peppe Guida. Si beve birra italiana, ma ci sono anche buoni vini. A pranzo c’è anche cucina tradizionale: non manca pasta e patate e neppure la genovese, il mercoledì il ruoto di maccheroni al forno. Provate il gattò, non sarete delusi. Infine consigliamo la pizza Monaciello, uno dei cavalli di battaglia di Vincenzo Esposito, un ripieno al forno con ricotta di fuscella, provola di Vico Equense, cicoli, pomodoro, Parmigiano Reggiano e pepe. Da non perdere se siete nei pressi della stazione.
CASA DE RINALDI
Via Sementini 28 – Rione Alto
Tel. 081.5466119
Aperto la sera, domenica anche a pranzo
Chiuso mai
www.derinaldi.it
Salvatore de Rinaldi, detto Sasà, ha aperto qui il forno una decina di anni fa di ritorno dalla Val d’Aosta dove a La Thuile si era fatto onore con il suo brand Sasàpizzamia. Il 2023 è stato un anno di buona soddisfazione per lui: ha vinto l’award pizzaiolo più votato dai pizzaioli istituito dall’Associazione Verace Pizza di Antonio Pace. Con lui ci sta il figlio Cristiano, la moglie e qualche collaboratore tra il bancone e la sala. Dopo la ristrutturazione del 2017 il locale ha cambiato nome e aggiornato la proposta inserendo buone birre artigianali e vini da abbinare a pizze ben eseguite e molto interessanti. Ottime le classiche mentre quelle d’autore seguono il principio della stagionalità: decisamente interessante la ricerca dei prodotti, maniacale e originale in questo che è un locale poliedrico, dove è anche possibile mangiare buoni panini. Una spinta innovativa di cui si sentiva il bisogno al Vomero.
CASTELLANO LE PIZZE DI LUCA
Viale dei Pini 25 Colli Aminei
Tel. 081.7418243
Aperto sempre, la domenica solo la sera
Gianni Castellano ha lasciato fare all figlio. E così tutto è cambiato in questa pizzeria che prima si chiamava Pizzazà. Ed è ancora più valoroso lo sforzo e l’impegno di Luca Castellano che ha rinnovato la pizzeria di famiglia e ultimo di quattro generazioni di pizzaioli “la quarta generazione di pizzaioli della storica famiglia Trianon dal 1923” si legge sul menù) apre le porte del suo locale dal nome “Castellano – Le Pizze di Luca”. Buone le tradizionali, interessanti anche le bianche come quella ai fiori di zucca ma anche quella con zucca grigliata e menta o “la zucchina” con crema di zucchine, fior di latte di Agerola, guanciale croccante di suino nero calabro, riccioli di ricotta, Grana e olio DOP, basilico e menta. Viceversa, per i fanatici del “rosso” si sforna la “tre pomodori” dove insieme al fior di latte di Agerola a rivisitare una sorta di margherita sono pomodorini semi-dried gialli ma anche rossi del Vesuvio e pomodorini del Piennolo. E ancora la pizza “Trianon” (quattro gusti: Margherita, Salsiccia e Friarielli, Siciliana, Chef), la “margherita impecorita” (pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala campana DOP, formaggio caso peruto, olio extra vergine d’oliva di prima premitura a freddo, sale, basilico), la “Faito” (pancetta paesana di Agerola, pomodorini del piennolo, fiordilatte di Agerola, Provolone del Monaco, olio extra vergine d’oliva). Infine la pizza “dint ‘o rutiello” è una piacevole scoperta: una tecnica diversa che riporta ai sapori di un tempo, con la magia dei ricordi e della morbidezza e leggerezza di una pizza fatta in questo modo. Al centro del lavoro c’è la scelta maniacale degli ingredienti operata con attenzione e frequentemente aggiornata con lo scopo di armonizzare o creare un contrasto di sapori e odori il risultato è un magnifico prodotto artigianale, una pizza originale, digeribile e gustosa.
CIARLY
Piazzale Vincenzo Tecchio, 35/36
081 239 6137
Chiuso domenica sera
Siamo vicini allo stadio San Paolo, proprio a ridosso della Mostra d’Oltremare. L’ambiente è pop, una tipica pizzeria con forno a vista di quartiere. Ora che Raffaele Bonetta ha aperto la sua pizzeria a Pozzuoli, al forno c’è il cognato Gennaro Cicino. Davvero ormai la qualità si trova in maniera diffusa in tutta la città, in pochi anni lo scenario è completamente cambiato. Lo stile è quello dei canotti, con il cornicione alto e soffice. Qui si usa il metodo della biga e una lievitazione lunga. Uno dei canottisti di città. Sicuramente molto buona, leggera, in stile Martucci per capirci. Rispetto alla napoletana tradizionale ha l’elemento dell’impasto che prevale maggiormente rispetto agli altri. Non c’è fusione degli elementi, insomma. Ottima la pizza fritta, buono il ripieno, ben eseguite le fritture. Da provare anche la quattro formaggi. Servizio professionale e veloce. Non mancano piatti cucinati.
CIRO PELLONE
Via Mario Gigante, 94-96
Tel.081 5934104
Sempre aperto
Chiuso lunedì
www.pizzeriaciropellone.it
Siamo alla Loggetta, un piccolo quartiere vicino lo Stadio San Paolo, qui dal 1984 è aperta la pizzeria Pellone. Come tante dinasty della pizza c’è la moltiplicazione dei locali con la maggiore età dei figli. Il nonno aveva lavorato al Trianon, grande scuola di pizzaioli del Dopoguerra, poi all’apertura di Pellone a via Nazionale e successivamente si era aperto un proprio spazio. Nel 1984 il figlio Ciro apre questo locale alla Loggetta, all’inizio solo asporto, poi con i figli Marco e Antonio, che si alternano al forno e in sala, ci si è allargati e si lavora per il quartiere. Buona pizza tradizionale classica, ottimi fritti. La ristrutturazione del locale, una bella hotellerie mediterranea, l’aggiornamento delle birre e dei vini ne fanno un locale moderno e confortevole, in cui ci si sente immediatamente a proprio agio. Da provare le classiche, i fritti, ma anche le pizze di stagione che hanno abbinamenti solidi e senza grilli per la testa.
CONCETTINA AI TRE SANTI
Via Arena alla Sanità 7 bis
Tel. 081 290037
Chiuso domenica sera
www.concettinaitresanti.com
ALTRA SEDE
CAPRI
via Madre Serafina, 6
Aperto dalle 18 in poi
Tel. 081 9762872
Da pizzeria di quartiere a pizzeria sperimentale senza dimenticare il quartiere. E’ questa, in sintesi la metamorfosi di questo locale negli ultimi cinque anni. Con una grande novità quest’anno: l’apertura a Capri al posto di Mammà: finalmente la vera pizza napoletana tradizionale sbarca a Capri e fa il botto. Tra i successi di questa estate, le classiche pizze come la Marinara e la Margherita, accanto a creazioni innovative come la “Sott e ngopp” e la “Montanara rovesciata“.
Ma torniamo alla Sanità. Certo, gli spazi sono quelli che sono, ma giocano a favore la netta divisione tra asporto e sala, la creazione di un laboratorio di lievitazione e maturazione e la nuova cantina gestita da Emanuele Labagnara, il gigante buono, anche lui della Sanità, che si è formato come sommelier. Per restare nei fondamentali, la pizza margherita in ottima forma, e alcune idee molto interessanti, condite con storytelling alla maniera degli chef che per fortuna nulla incidono sulla qualità del boccone, come quella delle vongole, la storica con il cefalo e quella papposa, assolutamente partenopea, con il ragù. Sin da quando ha preso le redini in mano della pizzeria di famiglia Ciro Oliva si è distinto per la capacità di fare proposte nuove e ben calibrate. Concettina Oliva nel 1951 aprì la pizzeria proprio qua, ai Tre Santi. Vicino all’edicola dove era venerata la Madonna insieme a Sant’Anna e San Vincenzo: i tre Santi appunto.
CRAZY PIZZA
Via Nazario Sauro, 1
Tel. 081 335 5755
Aperto solo la sera, sabato e domenica anche pranzo
Un brand di successo basato su una nuova idea di pizza e di pizzeria: la prima diventa na pasta sottile poco lievitata che regala una sensazione di leggerezza, la seconda è una sorta di palcoscenico dove si gode di un vero e proprio spettacolo. Il modello funziona sul piano commerciale e l’apertura a Napoli era qualcosa che Briatore ha considerato “inevitabile” perché, decisamente più capace di sedicenti critici che bypassano la città parlando di pizza, sa che il successo del modello qui è una garanzia per ulteriori aperture all’estero. Ancora presto per fare una previsione, nel frattempo l’imprenditore, profondo conoscitore dei meccanismi social, ha avuto un sacco di gente che parlandone gli ha fatto pubblicità. Anche qui le pizze sono quelle iconiche, la margherita (salsa pomodoro, mozzarella di Bufala e basilico), quella al patanegra (salsa pomodoro, mozzarella di Bufala e prosciutto Pata Negra Joselito), al tartufo e al salmone. Grande attenzione alla qualità della materia prima, ottimo servizio, ambiente allegro e coinvolgente. Sicuramente un ingresso che arricchisce il panorama dell’offerta cittadina in un momento magico per Napoli. Non mancano piatti cucinati.
DA ATTILIO
Via Pignasecca, 17
Tel. 0815520479
Sempre aperto
Chiuso domenica
www.pizzeriadaattilio.com
Attilio Bachetti in verità è il nome del nonno che aprì il locale nel 1938, ma anche lui, il pizzaiolo proprietario, si chiama così. Da ottanta anni la pizzeria sforna pizze soffice e idratate, con cornicione basso e condita con ingrediente di ottima qualità. Attilio Bachetti, nipote del fondatore, prepara l’impasto con farina 00 che lascia lievitare per 24 ore ( a seconda delle variabili climatiche ) a temperatura ambiente. Le due piccole sale, di circa cinquanta posti a sedere, sono gallerie d’arte. Le pareti sono la memoria storica di questa pizzeria, con ricordi di disegni e dediche lasciate negli anni da clienti e turisti che arrivano – e ritornano – da tutto il mondo. l menù molto ampio conta circa una quarantina di gusti diversi di pizze, divise tra le Senza Tempo e Le Specialità. Andare da Attilio significa assaggiare tra le pizze Senza Tempo, la Margherita, preparata con pomodoro San Marzano, fior di latte di Vico Equense e mix di parmigiano reggiano 24 mesi e pecorino romano dop, un vero spartiacque tra la tradizione e l’innovazione. Insomma un viaggio nel cuore del sapore della pizza napoletana classica, preparata da un pizzaiolo poco mediatico ma molto amato dai colleghi che, in un recente sondaggio promosso dall’Associazione Verace Pizza, lo hanno eletto come il migliore di loro.
DA PASQUALINO
Via Santa Maria delle Grazie a Loreto 43-45
Tel. 081 266660 e 380 8971788
Sempre aperto
Chiuso domenica
A Napoli, Da Pasqualino è un’istituzione che unisce la tradizione della pizza napoletana con l’arte della friggitoria. Fondata nel 1931, questa storica pizzeria è oggi gestita da un team tutto al femminile che porta avanti un’eredità culinaria che affonda le radici nella cultura partenopea. La passione e l’impegno delle donne della famiglia, Lella, Annamaria, Linda e Angela hanno rinnovato l’atmosfera. Qui ogni pizza sfornata è un’ode alla tradizione, con un impasto realizzato con farina 00 con metodo diretto, lievito-maturazione da 24 a 32 ore e idratazione dal 70% all’80%. L’uso sapiente di ingredienti freschi e di alta qualità, come la mozzarella di bufala campana DOP, il pomodoro San Marzano DOP, il pomodorino del Piennolo DOP trasforma ogni morso in un viaggio attraverso i sapori autentici della cucina del territorio. Imperdibile la pizza fritta, così come la proposta friggitoria con crocchè, arancini, montanarine, parigine, pizza di scarola, panini napoletani, zeppoline e paste cresciute. Degni di nota anche i piatti iconici della cucina napoletana, come la genovese, la pasta e patate, il soffritto, salsiccia e friarielli, le polpette al ragù, la parmigiana di melanzane, i polipetti alla luciana. La Pizzeria Trattoria Da Pasqualino accoglie i suoi clienti in un ambiente tradizionale e caloroso, ricreando l’atmosfera accogliente di una tipica trattoria napoletana. Il personale cortese e appassionato contribuisce a creare un’esperienza culinaria confortevole.
DE FIGLIOLE
Via Giudecca Vecchia, 39
Tel. 081.286721
Sempre aperto dalle 10 alle 22
Chiuso domenica
ALTRA SEDE
CASERTA
Via Roma, 568
Tel 331 4494276
Aperto a pranzo e a cena
È nel cuore di Napoli che la storia della pizza fritta diventa un mito, un capolavoro della creatività napoletana che nasce nel dopoguerra, quando poter mangiare una pizza era un lusso, perché molti dei forni erano stati abbattuti durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e per la mancanza delle materie prime, come il fior di latte e il pomodoro. Così si pensò di friggere nell’olio bollente l’impasto, farcito di ingredienti come il lardo, i cicoli, il pepe e la ricotta, che erano a portata di dispensa a quei tempi. Il fatto poi che la pizza si gonfiasse durante la cottura dava maggiore senso di sazietà. Profondamente legata alla natura più intima della Napoli popolare, la pizza fritta porta la firma “Dè figliole”, la pizzeria che dal 1860 prepara solo pizza fritta e che le donne della famiglia Apetino portano da sempre in alto. Oggi a dirigere i lavori ci sono le sorelle Giuseppina, Immacolata e Carmela, che continuano la tradizione di famiglia, iniziata con la bisnonna, che mode e tendenze gastronomiche non hanno mai scalfito. Un classico che non perde mai smalto e che diventa una tappa obbligata per coloro che vogliono mangiare la pizza fritta. Da qualche anno la sala adiacente all’ingresso del locale (dove si prepara la pizza come tradizione vuole, cioè sotto gli occhi dei clienti che attendono in fila per mangiarla per strada, avvolta nel foglio di carta) è stata ammodernata, conservando i pochi coperti.
DIAMETRO 33 DI GIUSEPPE ULIANO
Piazza Sant’Eframo, 6
Tel. 081 751 7913
Aperto a pranzo e cena, la domenica solo sera. Lunedì chiuso
A Sant’Efremo, un piccolo quartiere storico alle spalle dell’Orto Botanico. La pizzeria è proprio in piazza: un dehors e due salette dove si respira l’aria tipica delle pizzerie di quartiere: c’è la turista magari ospite di un B&B, la famigliola con i bambini che si buttano sulla frittura, tv accesa, via vai continuo. Questa atmosfera frenetica di gesti sapienti maturati nei secoli, come quelli dei pescatori e dei contadini, mi riconcilia con la pizza, quella che riporta all’essere bambini. Le pizze di Giuseppe sono molto ben eseguite, la sua esperienza è di lungo corso: proviamo la margherita, la madre di tutte le pizze e ci piace da matti, molto fa l’atmosfera, molto la fame, tanto la perfetta esecuzione che fonde alla grande l’olio, il pomodoro e il fior di latte. Perché, come spesso ho scritto, il profumo del pane non è lo stesso della pizza. Sono due odori buonissimi, ma diversi, e quello della pizza non è la semplice somma degli ingredienti, ma la loro fusione perfetta dovuta alla violenta e rapida cottura. Due frittatine e qualche fritto chiudono la nostra escursione: è proprio questa rete di pizzerie di quartiere gestite da giovani la base su cui poggia il grande sviluppo della pizza napoletana in Italia e nel mondo.
DI NAPOLI
Via Marc’Antonio, 31
Tel. 081.2396942
Chiuso domenica a pranzo e martedì
www.pizzeriadinapoli.it
La tradizione nasce con Alfonso Di Napoli, tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Grande e famoso cuoco, serviva la nobiltà direttamente dalla cucina di via Poerio alla Ferrovia, denominata già allora “Pizzeria Di Napoli”. Suo figlio Giuseppe poi, divisosi nel 1945 dal fratello Pasquale, decise di trasferirsi a Fuorigrotta in una traversa di viale Augusto uno dei luoghi cult della quartiere, sempre pieno, aperto nel 1945. Gennaro di Napoli è sempre qua dentro, cura lievitazione e materie prime con pignoleria: dalle pizze ripiene chiamate Tris Sostar e Fantasy farcite con ogni cosa, dai formaggi alle verdure, alla margherita classica molto ben eseguita. Ottimi i crocché ancora preparati a mano. Qualche vino campano. Da manuale la ricotta, quasi fosse una mousse, esaltata dal tris, ovvero da un calzone a tre gusti in cui la perfezione è raggiunta dal fatto che in bocca non si distingue più la ricotta dalla pasta di pizza: si raggiunge così la morbidezza totale, assoluta, perfetta. In bocca il gusto è rotondo e il pomodoro spezza discretamente la sensazione di dolcezza che altrimenti stancherebbe mentre l’olio d’oliva non è mai invasivo. Poi le erbette, le verdure, persino il salame, vengono di volta in volta in primo piano per ricevere l’applauso.
EVO 50
Calata Santi Cosma e Damiano, 22 – Napoli (centro storico)
Telefono: 081 377 4751
www.evo50.it
Sempre aperto
Due salette che si inseguono, una zona privè richiesta soprattutto nei fine settimana, luci calde, tessuti morbidi, e una cura per l’ambiente che racconta amore e rispetto per chi entra. Il servizio è attento senza essere invadente, rilassato ma preciso. Ti siedi e ti senti accolto, a tuo agio. Non solo un cliente, ma un ospite. È questa l’impressione che lascia EVO 50: un posto dove si può restare, dove si può sostare davvero, senza fretta, godendo dei tempi lenti di una cena che è prima di tutto un’esperienza. Un menù che racconta il territorio con estro e rispetto La proposta gastronomica è un racconto coerente e appassionato del territorio. Si comincia con un bun home made, ripieno di crema di friarielli, cicoli impanati e fritti, maionese al basilico. Un inizio esplosivo, dove ogni ingrediente trova il suo spazio con equilibrio. Seguono i padellini – alla genovese e alla parmigiana di melanzane – che uniscono sofficità e croccantezza in un impasto che coccola il palato. Il crocchè è una carezza: croccante fuori, tenerissimo dentro. La Margherita è quella che ti aspetti da chi prende sul serio il mestiere: cornicione alto, soffice, ingredienti di qualità, cottura perfetta. La focaccia con scarola riccia, olive nere, pomodorini confit, crema di papaccelle e giro d’olio all’aglio è un esercizio di equilibrio e intensità. non segue le mode, non rincorre la scena gourmet. Propone un prodotto buono, vero, onesto. L’attenzione alle esigenze di tutti – anche di chi ha necessità alimentari specifiche, come i celiaci – si traduce in pizze senza glutine sicure, birre artigianali gluten free, e una sensibilità che si sente. Il menù non è lungo, ma è curato. Ogni piatto ha un senso. Anche i dolci, come il tiramisù fatto in casa, raccontano una voglia di fare le cose bene, senza fronzoli.
FABIO ERRICO SELEZ10NI
Tel. 0810427577
Aperto a pranzo e cena
Chiuso lunedì
Fabio Errico è un pizzaiolo figlio d’arte: la comincia a praticare a 13 anni, quando quasi per gioco aiutò suo padre durante una Festa della Pizza a Salerno. Dopo aver lavorato all’estero, soprattutto a Dubai ed in Svizzera, nel 2013 torna a Napoli ed apre la sua prima pizzeria d’asporto al Vomero. Nel 2022 decide di aprire una nuova pizzeria, con servizio di sala. Ed è così che nasce Fabio Errico Selez10ni, proprio di fronte a quella che per tanto tempo è stata la sua seconda casa da ragazzo casa, ossia l’Oratorio dei Salesiani dove giocava a pallone. In carta ci sono dieci pizze che rappresentano la qualità dei prodotti campani e l’identità di un pizzaiolo legato al suo quartiere e alla sua famiglia. Anche la carta dei vini presenta etichette tutte campane. Tra le pizze segnaliamo Il Profumo della Domenica, con ragù napoletano, provola affumicata, ricotta di bufala, basilico fresco, scaglie di pecorino romano e le polpettine di don Vincenzo. Buono il servizio.
FONDERI’ EXPERIENCE
Via Mergellina 1
Chiusi il martedi
ALTRA SEDE
Via Michelangelo da Caravaggio, 52
Tel.081.3183439
chiuso lunedì
Fonderì Experience è la seconda sede che rappresenta un innovativo ibrido tra il mondo dei lievitati e la cucina tout court. A capo del progetto, Carmine Pellone, pizzaiolo lievitista che a Mergellina propone pale e padellini con topping unici. Al centro, la valorizzazione delle materie prime, in particolare quella ittica. L’atmosfera del locale è minimal, con sale incastonate nella roccia e pareti in pietra naturale e cucina parzialmente a vista. Con 35 coperti, Fonderì Experience è una tappa importante per chi vuole sperimentare un format nuovo: la pizza, infatti, si abbina alla mixology. Degna di nota, la carta vini che offre una selezione ampia di etichette italiane e internazionali, disponibili anche al calice. Tra le tonde croccanti, degna di nota quella con prosciutto di tonno, datteri, pecorino mentre tra i padellini quella con gamberi, anguria al gin e salicornia. A completare l’esperienza i panificati (bun, ciabatte e croissant). Ottimi i fritti e le montanare affidate alla maestria di Giuseppe Del Bono. La gestione sala di Rosaria Cocozza si conferma di alta qualità.
FORTUNA
Via Pasquale Stanislao Mancini 8
Tel. 081205380
Aperto dal lunedì al sabato a pranzo e a cena
La storia della famiglia Coccia nasce qui, alle spalle di piazza Garibaldi. Prima trattoria, poi negli anni ’70 solo pizzeria, gestita da Antonio e sua moglie Dora- E’ così che si formano i fratelli Enzo, Carmine, Ciro e Salvatore. Ad occuparsene adesso è Ciro. La pizzeria lavora molto con l’asporto, una margherita a portafoglio costa ancora 1,50 euro, con questa ed un crocchè o un arancino, hai sicuramente soddisfatto la pausa pranzo quotidiana. All’interno del locale, al piano terra, l’ambiente dà l’impressione di com’era una volta, ci sono alcuni tavoli, il forno ed il banco delle pizze, alle spalle la stazione. Vince la tradizione, una pizza imperdibile per chi ama la Napoli pre-turistica.
FRANCO GALLIFUOCO
Corso A. Lucci 195
Tel. 081. 19138170
www.ristorantepizzeriafranco.it
Aperto sempre
Un rifugio sicuro quando siete alla stazione, proprio di fronte alla libreria Feltrinelli. Un piccolo locale affianco al bar tabacchi dove la pizza è un culto. Prima c’era la mamma Maria Calabrese ad ammaccare le pizze dietro al bancone, ora c’è il figlio Franco che ha trasformato un po’ la tradizione di famiglia studiando nuove tecniche degli impasti e orientando la scelta delle guarnizioni verso le migliori materie prime campane. Nascono così delle pizze golose e buone, ma soprattutto soffici e morbide. C’è la Marinara con le alici fresche da non perdere. E c’è pure la tradizionale quattro Stagioni che ha la caratteristica di avere in uno dei suoi quattro pizziconi i frutti di mare e i crostacei. Fior di latte di Agerola sulla Margherita, ma a richiesta pure la mozzarella di bufala. Adeguata la carta dei vini e quella delle birre. E per dolce babà. Grande attenzione alla rosticceria da asporto, con ottime parigine di vari gusti e poi la Grotta, in pratica un calzone diviso in due molto coinvolgente e con gusti diversi.
FRATELLI LA BUFALA
Via Medina 10
Tel. 081-5510470
Sempre Aperto
Pizza Leonardo, 10
Tel. 081-5781290
Giugliano in Campania
Centro Commerciale “Auchan”
Via San Francesco a Patria (angolo Via Santa Maria a Cubito) Giugliano in Campania (NA), Italia
Tel. 081-9756743
Ischia
Via Iasolino 28 – Ischia Porto
Tel. 081 3333529
Sempre aperto
Marcianise
S.S. 87 C. Comm.le Campania
Tel. 0823-608806
Mugnano di Napoli
Via Pietro Nenni 54 c/o Centro Comm.le Auchan
Tel 081-5713233
Vent’anni fa l’intuizione di Geppy Marotta di dar vita al brand Fratelli La Bufala, un marchio unico capace di diffondere l’eccellenza della pizza napoletana in giro per il mondo. Si può dire che da quel 19 febbraio 2003 questa azienda tutta partenopea ne abbia fatta di strada: 50 ristoranti sparsi per tutti i continenti, 1200 dipendenti, e tanti format che vanno dalle focaccerie ai caffè, che hanno trasformato Fratelli La Bufala in una società leader a livello nazionale e internazionale. Ma Fratelli La Bufala non si ferma: nell’ottica di rilancio delle materie prime del territorio la società partenopea ha inserito nel proprio menù, già dal 2022, i Presidi Slow Food locali che fanno grande la Campania e l’Italia; dalla confettura di albicocca Pellecchiella del Monte Somma (Vesuvio), alle Noci di Sorrento, dalla confettura di cipolla di Airola al fagiolo dente di Morto di Acerra e al lupino gigante di Vairano. Anche in questo caso una scelta che consolida il rapporto viscerale tra una visione internazionale e l’amore per le proprie origini. Pizza tradizionale ben eseguita, ottimi fritti e buona cucina sono i tratti caratteristici del brand in una cornice di un servizio attento e professionale.
FRESCO CARACCIOLO
Via Caracciolo 14 B
Tel. 081 0511200
Sempre aperto
Siamo di fronte al porto di Mergellina, bellissimo il posto e bellissima pizzeria su due piani con forno e piano lavoro a vista, grande carta dei vini e delle birre e un’offerta poliedrica che va dalle insalate alle cartoline, piccole pizze rettangolari con abbinamenti gourmet sino alla vasta proposta dei grandi classici. Dalla margherita alla marinara, con grande attenzione ai prodotti Slow Food che è partner nel recupero di un antico pomodoro sannita. Il timone è affidato ad Antonio Troncone, pizzaiolo di lungo corso e di esperienza, poco protagonista mediatico, per molti anni a bottega da Enzo Coccia. Il suo uno stile napoletano classico, pulito ed elegante. Fritti ben eseguiti. Ma soprattutto grande materia prima. Buon servizio.
GAETANO GENOVESI
Via Manzoni 26/i
Tel. 081.7146634
www.solopizzaviamanzoni.it
Aperto sempre
In viaggio fra i 50 e i 60i, due figli, Gaetano ha sempre lavorato duro come il padre pizzaiolo. Ha iniziato con Solopizza, uno dei primi locali non familiari a nascere in città a via Medina. Originario di Montesanto, quando Solopizza ha deciso di aprire anche a Via Manzoni, più Vomero che Posillipo, si è spostato. Qui è arrivato il successo grazie ai suoi must, come la pizza a racchetta e i cornicioni ripieni che hanno conquistato il pubblico più giovane. Il suo è uno stile assolutamente napoletano e pop, niente dieta quando si entra qui, ma solo tate buone pizze che variano dalle classiche a quelle più strong come la parmigiana o con le polpette. Nel corso degli anni la sala è raddoppiata, il servizio è perfetto. Uno spazio che per la essenzialità della proposta si rivolge ai giovanissimi, ma anche le persone adulte troveranno i sapori di un tempo, spesso perduti.
GALLERIA NAVARRA ROSSOPOMODRO
Via Domenico Morelli, 18
Tel. 081.081 764 3595
sempre aperto
Altre sedi Rossopomodoro in Campania
Salerno, piazza della libertà 65
Afragola, presso Le Porte di Napoli
Marcianise, presso La Reggia
Nola, presso Vulcano Buono
Il vero lusso è mangiare una grande pizza a Piazza dei Martiri nella rinata Galleria Navarra completamente ristrutturata e da cui sono stati eliminati tutti gli abusi edilizi commessi nel Dopoguerra con la supervisione della Soprintendenza. La nuova Galleria Navarra è Pizzeria e Ristorante, Cocktail Bar, Giardino e Spazio d’Arte con la collaborazione della Fondazione Made in Cloister. Artefici del nuovo progetto sono gli imprenditori Franco Manna e Pippo Montella, già fondatori di Rossopomodoro, che, insieme alla famiglia D’Alessio, proprietaria delle mura dal 1991, hanno curato l’intervento di restauro.
GIGINO & FIGLI
Via Stanislao Manna, 30/32/34
Tel. 0818434808
Sempre aperto, chiuso lunedì
www.giginoefigli.it
ALTRA SEDE
Via dell’Epomeo 319
Tel. 081 7679645
Antonio, Nicola e Pasquale Russo, quarta generazione nel mondo pizza, sono i proprietari di Gigino&Figli, la pizzeria nel quartiere di Soccavo, a Napoli, che affonda le radici nella tradizione della pizza. I fratelli Russo, cresciuti nella pizzeria dei nonni, La Bella Figliola di Napoli, imparano il mestiere molto presto e nel 2004 aprono la prima sede di Gigino&Figli nel cuore di Soccavo, alla quale segue un secondo locale dedicato all’asporto. Ambiente rustico e curato, con una sessantina di coperti e due forni separati dalla sala. Il menù ampio, con la friggitoria in grande rilevanza, dove si preparano dalle montanarine in diverse versioni, alle frittatine, ai crocché, ai scugnizielli, strisce di pasta di pizza fritte che in questo caso ho scelto conditi con il pomodoro e il basilico. Bellissima atmosfera napoletana.
GORIZIA 1916
Via Bernini, 29-31
Tel. 081.5782248
Sempre aperto
Un uomo, Salvatore Grasso, e la pizzeria che si Gorizia ma si pronuncia pizza al Vomero perché è stata aperta quando questa era ancora una meravigliosa collina verde con vista sul Golfo. Nel 1916 era un fuoriporta immerso nel verde. Il nome si deve al fatto che in quei giorni Gorizia fu liberata dagli austriaci. Non è stato facile per Salvatore riprendere in mano il capo della matassa ma alla fine ha realizzato il suo desiderio: tenere aperto questo locale dove è cresciuto e farlo rimanere di proprietà della sua famiglia. Oggi, a oltre un secolo dalla sua apertura, il locale di via Bernini, la prima pizzeria fuori dal centro storico, si rinnova, non solo nell’aspetto estetico, ma anche nell’offerta gastronomica. Alla pizza “a fazzoletto”, più piccola rispetto alla tradizionale dei quartieri, che qui sposa lo champagne Krug, si affianca una cucina autenticamente partenopea già introdotta dal nonno di Salvatore Antonio Grasso e oggi proposta attraverso un menù ampio e variegato. Un ritorno alle origini, ma con uno sguardo contemporaneo, dove c’è l’approvvigionamento delle materie prime da filiera corta e l’assenza della plastica dal locale. Un impegno a favore dell’ambiente e della sostenibilità, voluto anche dal figlio Salvatore Marco che sarà sempre più presente nel locale come passaggio generazionale e come continuità della famiglia Grasso. L’altro elemento importante è la cucina a vista, per dare trasparenza al progetto di valorizzazione della tradizione. Adesso i locali sono un punto di riferimento per la borghesia che abita nel quartiere in parte liberato dal traffico e restituito ai pedoni. Ovviamente la margherita e il ripieno classico, da segnalare la romana con pomodoro e acciughe. Ma Salvatore con i suoi pizzaioli ama anche sperimentare ed è aperto a tutte le sollecitazioni gastronomiche che gli vengono da più parti. Il restyling ha preservato e valorizzato elementi storici, come il marmo che percorre i muri del locale e le antiche maioliche che un tempo decoravano il pavimento e oggi rivestono parte delle pareti nel reparto pizzeria, e poi gli specchi. A dominare l’ambiente sono i toni caldi e un tocco deciso di rosso, colore che ritorna nel canale dell’aria condizionata a vista e nei dettagli luminosi dei gradini. I lampadari ricordano lo stile liberty e sono stati progettati esclusivamente per la nuova Gorizia 1916, mentre gli spazi sono stati rimodulati nell’arredo per accogliere al meglio sia la clientela storica sia chi cerca un’esperienza gastronomica completa nel locale iconico che ha accolto tra i tavoli personaggi illustri, come il principe Antonio De Curtis, cliente abituale, a cui è stata dedicata la pizza simbolo di Gorizia 1916.
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I DECUMANI
Via dei Tribunali, 58
Tel.081.5571309
www.pizzeriaidecumani.it
sempre aperto
Chiuso lunedì
Siamo sempre nella strada della pizza dove lavorano tanti locali famosi in tutto il mondo, in questa pizzeria oltre alle tradizionali, margherita e marinara troverete la quadrata con il cornicione ripieno di ricotta, i crocché, sfizioserie come gli angioletti dolci (bastoncini di pasta fritta con cioccolata come i churros spagnoli). Imperdibili anche i fritti. L’attesa è un po’ lunga ma il sacrificio è ben ripagato con un’ottima pizza. Tutti i fritti meritano un assaggio, la soluzione migliore sarebbe prendere prima la pizza per assaporarla al meglio e poi, se ci riuscite, proseguire con i fritti altrimenti arriverete già sazi al momento della pizza. Il servizio è velocissimo ma attento, l’obiettivo è sbrigare la fila al più presto.
IL MIO VIAGGIO A NAPOLI
Via Lungo Gelso, 102 Quartieri Spagnoli
Sempre aperta
Altro indirizzo
Montesarchio (BN)
Piazza Vittorio Veneto
Tel: 0824 832298
Aperto pranzo e cena
Aperta nel 2023 da Giuseppe Russo e Federica Franco. La giovane coppia di imprenditori, seguitissimi sulle piattaforme social, con milioni di follower che tutti i giorni si nutrono dei loro contenuti, ha investito nel cuore della città, in un locale che si mostra con i colori del Napoli, del mare e del cielo azzurro della città partenopea. Il nome riprende il Tour operator ideato da Giuseppe Russo, aperto nel 2020 in era Covid per rilanciare il folclore, le usanze e i luoghi di Napoli e della Campania. La pizzeria ha una saletta interna con una ventina di coperti e altrettanti in esterno, con i tavoli sistemati in strada, dove l’atmosfera allegra, quasi di casa, che si respira, per merito dei ragazzi del servizio di sala, rende ancora più autentica la pizza e la sosta, nonostante il chiacchiericcio di sottofondo. Bravi gli ideatori, perché ciò che un tempo era definito solo “pittoresco”, oggi è una cartina tornasole dell’accoglienza della città, un vanto dell’ospitalità, con un approccio giovane e professionale. La proposta della pizza, visto il contesto verace, non poteva che essere la ruota di carro, sottile e ampia, con una varietà di sapori che si orienta sui classici, dove non manca il suggerimento del mese. In lista anche i ripieni, la pizza fritta e la tipica friggitoria, per un totale di una quindicina di pizze. Nel menù, a forma di passaporto, che simboleggia un passepartout per un viaggio culinario nella tradizione partenopea, dove sono evidenziati i diversi quartieri della città, non mancano i dolci, come il babà e la crostata al limone.
I MAESTRI PIZZAIOLI
Fratelli Abbate
Via Cassano 75 (Zona Capodichino)
Tel. 081.7382835
Aperto sempre
Chiuso mai
Ci sono pizzerie che riconosci subito, già quando entri. Sono quelle autenticamente popolari, sempre affollate, anche in un giorno qualsiasi della settimana, aperte di giorno e di notte. Sono al servizio della gente del quartiere e del resto della metropoli. I fratelli Enzo e Gaetano Abbate, insieme ai figli, sono aperti per questo. Due sale comunicanti, ampie con i tavoli ricoperti dalla tovaglia quadrettata giallo verde. E uno spazio all’aperto con il muro di cinta affrescato. La dinasty ha aperto bottega negli anni Cinquanta con il capostipite Cosimo famoso per la pizza aùmma aùmma con olive nere e capperi con origano. Qua troverete pizze particolari: quella nel ruoto, la Marinara con pecorino saporita e golosa, e quella fritta nel forno, ripiena di cicoli e ricotta. Poi c’è la Luciana con il polpo verace. Come dolce il calzone con il cioccolato. Vini e birra con scelte essenziali ma buone.
IL FIGLIO DEL PRESIDENTE
Via Duomo, 181-183
Tel.081.0330913
Sempre aperto
Chiuso lunedì (mai a maggio)
Gigi Cacialli, il più giovane dei figli del mitico Ernesto, ha aperto questo suo spazio in Via Duomo, in stile rustico e popolare. Una tradizione di famiglia che è destinata a continuare grazie al nipotino Ernesto, già bravo a far volteggiare la pizza in aria e a infornare. Qui proverete le classiche esecuzioni della scuola di famiglia, a cui si aggiungono sfizi vari, buoni fritti, le classiche margherite e marinare. C’è poi anche quella intitolata al padre con salame Napoli, funghi e pomodorini o la Positano con mozzarella e olio extravergine aggiunto a crudo. E per chi va di fretta, la classica vetrinetta fuori il locale con i fritti e le pizze a portafoglio caratteristica.
IMPASTO 55
Piazza Vittoria, 11
80121 Napoli
www.impasto55.it
Il numero 55 è ricorrente: dalla somma delle sedute interne ed esterne alla formula a quella prettamente culinaria ossia la somma della temperatura ambiente, di quella della farina e dell’acqua che deve sempre essere pari a 55. Un esercizio matematico, un gioco di equilibri – fatto di tecnica, tempi e passaggi precisi – che i pizzaioli di Impasto 55 hanno affinato e perfezionato in due anni di studi e sperimentazioni. «Da due anni stavo pensando ad un locale del genere, che potesse creare curiosità nel cliente, farlo sentire coccolato presentandogli una pizza particolare con accostamenti tradizionali e nuove sperimentazioni, sempre puntando sulla stagionalità e la qualità di impasto e topping, il giusto mix», spiega Vitale che con il fratello Attilio da sempre è impegnato nel settore e non si sottrae a nuove, stimolanti sfide. Spazio interno e dehors esterni, con comode sedute e divani per iniziare l’esperienza di gusto: il menu è un vero e proprio percorso che parte dai fritti (la frittatina di bucatini con il macinato di Scottona è da provare), per poi toccare pizze classiche (abbiamo provato la margherita: rigorosamente con pomodoro San Marzano dop dell’agro nocerino sarnese, fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano dop, basilico, e l’olio Torretta dell’azienda di Montecorvino Rovella di Maria Provenza aggiunto a fine cottura), spazio alle pizze creative (la più richiesta al momento la Fiore con fiore di zucca delle campagne salernitane, provola di Agerola, ricotta di bufala dop all’uscita dal forno, capocollo di Norcia, spolverata di parmigiano reggiano dop, e a fine cottura sempre olio delle colline salernitane Torretta. (testo di Emanuela Sorrentino)
ISABELLA DE CHAM PIZZA FRITTA
Via Arena della Sanità, 27
80137 Napoli
Tel. 081 18639669
isabelladecham.com
Altra sede
AVERSA
Via Tiziano
Tel. 081 377 2403
Tra una visita allo Scalone monumentale di Santa Maria della Sanità e un giro al mercatino di Borgo dei Vergini – cuore pulsante del Rione – vale la pena fermarsi per una pizza qui, la pizzeria della giovane regina della pizza fritta, miglior pizzaiola dell’anno 2017 per 50 Top Pizza. Le farine, i lieviti, gli impasti e le idratazioni non sono più un mistero per lei, ma sono ingredienti e metodi che usa con padronanza e competenza, e con i quali prepara pizze fritte da sogno, nella sua moderna pizzeria di via Arena. La pizzeria adesso ha 130 posti in un ambiente moderno ed elegante, dal clima gioioso e familiare. Dietro i vetri della postazione di lavoro, a vista, lavorano tutte donne, che con gesti precisi preparano, come una perfetta catena di montaggio, le succulente pizze fritte, adagiandole con movimenti delicati ma veloci nell’olio bollente. Proposte classiche e tradizionali, fritture, inutile dirlo, perfette. Il menù stagionale ha 17 gusti diversi, divisi in pizze tradizionali, pizze classiche e pizze coperte, tra le quali la brava Imma – maestra del servizio – vi guiderà con dovizia di spiegazioni e professionalità alla migliore degustazione, abbinando anche il vino o la birra adeguati.
JOHNNY TAKE UE’
Corso Vittorio Emanuele 84, Napoli
Tel. 0817618861
Aperto sempre
johnnypizzaportafoglio.it/pizzerie-takeue/
Nel 2012 Giovanni Kahn Della Corte inizia a dar vita al suo progetto: quello di installare un forno a legna su un Apecar, con marchio Made in Naples. Dopo il boom di successi riscontrato con questa idea e dopo l’apertura di vari locali in Italia…lo scorso anno a Corso Vittorio Emanuele 84 in Napoli, Giovanni ha dato vita a Johnny Take Uè, una struttura dove poter gustare piatti di pizzeria e cucina d’eccellenza, con ingredienti di prima qualità selezionati con cura. Johnny Take Uè è una pizzeria trendy, giovane, lo si può capire sin dall’arredamento: le sedie sono quelle delle aule scolastiche per creare un’atmosfera giocosa. Per richiamare quella che è stata l’idea del titolare, in tutti i locali è presente una Apecar, come richiamo dello street food napoletano. Ad oggi le pizzerie a marchio Johnny Take Ue’ sono quindi oltre che a Napoli a Milano, Londra.
LA CAMPAGNOLA
Borgo dei Vergini
Via Fuori Porta S. Gennaro 13/14, Rione Sanità
Telefono: 081 457663
Aperto tutti i giorni: 12:00 – 16:00 / 19:00 – 23:30
Chiuso lunedì
La pizzeria della famiglia Grossi, si trova in questo angolo del quartiere Sanità, nel Borgo dei Vergini, dove si respira un’aria di autenticità. Tra mercati, negozi, caffè, motorini e profumi del pane appena sfornato, la famiglia Grossi è l’immagine dell’ospitalità e della veracità della città partenopea. Ciro, insieme al fratello Umberto, ha imparato a fare la pizza da suo padre, che ancora oggi è presente in pizzeria. In sala c’è la mamma Marinella, che accoglie i clienti e trasmette la passione che lega tutta la famiglia al progetto del ristorante. La saletta di circa 40 coperti, dai toni caldi nel colore rosso, come il sangue di San Gennaro, custodito nel Duomo di Napoli non lontano dalla pizzeria, sottolinea il pathos, il tumulto e il cuore dei Grossi. Stile classico, merita la menzione la friggitoria, che ha un posto d’onore nell’offerta gastronomica a La Campagnola. In carta troverete anche qualche piatto tipico della cucina napoletana, come il tortano, presente tutto l’anno insieme alla pastiera e al babà. Se ne avete la possibilità, sedetevi nel dehors per vivere il Borgo dei Vergini, e se non ci siete mai stati, scegliete la pizza la Regina del Borgo con ragù napoletano, fiordilatte e polpettine fritte, che racchiude la ricetta di Napoli più apprezzata e conosciuta al mondo.
LA CANTINA DEI MILLE
Piazza Garibaldi 126 Napoli
Aperto a pranzo e a cena
Tel. 081 283448
www.lacantinadeimille.it
Massimo e Pasquale Sammarco gestiscono questo locale creato nel 1972 dal loro papà, Gennaro. Infatti il primo nome era “Da Gennarino”. Negli anni Novanta, la famiglia Sammarco ha deciso di modificare il nome in “La Cantina dei Mille” in riferimento a Garibaldi a cui è intitolata la piazza in cui si trova. Nasce come ristorante, ma dopo alcuni anni i Sammarco aggiungono anche la pizzeria, per soddisfare la richiesta continua dei propri clienti. Oggi il pizzaiolo è Angelo Cerullo: soffice e morbida la sua pizza, non perdetela. Un riferimento sicuro quando uscite dalla stazione, a due passi dai binari. Buoni gli ingredienti utilizzati sul disco, cotto nel forno a legna come da tradizione. Una bella pizzeria dove l’orgoglio della tradizione e del mestiere rende non turistica una bella fermata qui.
LA FIGLIA DEL PRESIDENTE
Via del Grande Archivio, 23-24
Tel.081.286738
www.figliadelpresidente.it
Chiuso la domenica (mai a novembre e dicembre)
Maria, la figlia di Ernesto Cacialli, ha aperto la sua pizzeria con il marito Felice Messina. All’ingresso c’è la friggitoria, con l’ABC del cibo da strada napoletano: crocchè, arancini, frittatine di pasta, zeppoline; di fianco il forno a legna. Giù, invece, ci sono le sale con una capienza di circa 150 persone, separate da archi in pietra di tufo, con i tavoli in marmo apparecchiati in maniera molto spartana. Una vera dinasty che conserva e rilancia la tradizione con orgoglio dalle classiche esecuzioni sino alla friggitoria con crocché, scaglie di polenta (scagliuozzi) e arancini. All’ingresso c’è la friggitoria, con l’ABC del cibo da strada napoletano: crocchè, arancini, frittatine di pasta, zeppoline; di fianco il forno a legna. Giù, invece, ci sono le sale con una capienza di circa 150 persone, separate da archi in pietra di tufo, con i tavoli in marmo apparecchiati in maniera molto spartana. Da non perdere il calzone fritto e il ripieno dedicato al papà. Davvero è molto suggestivo provare queste pizze nelle due sale sotto il livello stradale dove si respira l’aria antica di un’arte secolare e quella della città più autentica. Negli ultimi anni Maria rilancia la memoria del padre e ha centrato la sua attenzione sulla qualità dei prodotti. Il suo nome viaggia lontano.
LA MASARDONA
Via Giulio Cesare Capaccio, 27
Tel.081.281057
Sempre aperto
masardona.it
Sede anche a Piazza Vittoria, 5
Tel. 081 245 2243
Sempre aperta
La tradizione della pizza fritta dura e pura, così Enzo Piccirillo porta avanti della nonna, soprannominata Masardona (il termine indica i portatori di messaggi tra briganti) insieme alla moglie Carmela. La storia nel Dopoguerra, quando nonna Anna cominciò a vendere le pizze fritte in casa, proprio di fronte alla nostra pizzeria. Buonissima quella bianca con i cicoli, da provare la margherita fritta e il ripieno di scarola. A Pasqua si sfornano i tortani, nel fine settimana da provare le frittatine di pasta. L’arte del rustico qui è di casa, come pure la tradizione di abbinare a questi fritti il Marsala che adesso Enzo si fa confezionare apposta. Poi c’è il battilocchio, un marchio registrato (pizza chiusa a mezzaluna). Una volta c’era chi lo chiamava “meza pizzella”, ossia metà pizza, ma un giorno una bambina chiese di prepararle un battilocchio. Questo termine nel Dopoguerra indicava un soldato americano considerato un fessacchiotto perché non riusciva a capire bene la nostra lingua, per cui è rimasta l’usanza di indicare con questo termine uno spilungone che non capisce nulla. Da allora è sempre stato chiamato così. Siamo a due passi dalla stazione di piazza Garibaldi, una prima tappa imperdibile per qualsiasi pizza tour degno di questo nome.
LA NOTIZIA
Via Caravaggio, 5-55
Tel 081.7142155
Via Caravaggio 94/a
Tel. 081.19531937
Chiuso a pranzo e lunedì
www.enzococcia.com
Enzo Coccia, erede di una tradizione familiare, è stato uno dei protagonisti della rinascita mediatica della pizza napoletana. Ha saputo, per primo, coniugare la ricerca sulla materia prima alla lunga lievitazione collegandosi ai circuiti gourmet ancora prima del grande boom del 2.0. Il miglioramento della lievitazione, la ricerca maniacale dei prodotti fanno di Coccia uno dei grandi innovatori della pizza napoletana e italiana. Il locale, inizialmente una stanzetta con il forno, si è allargato per poi raddoppiare con un format diverso e innovativo. Tra le tante cose, c’è la margherita proposta in sette versioni ma solo su richiesta, da incorniciare la marinara con pomodoro e aglio, il ripieno con cicoli è leggero come la piuma. Il locale vecchio è più pop, mentre in quello nuovo troverete bollicine, birre artigianali e pizze d’autore. Enzo viene dalla Duchesca a due passi da Porta Capuana, dove la famiglia ha ancora oggi la pizzeria Fortuna. Il padre lo fece studiare sino alle Superiori, poi un master su tradizioni e culture alimentari dei popoli del Mediterraneo con il professor Marino Niola, la partecipazione a Slow Food, i corsi di sommelier, dal 1995 al 2000 nell’Associazione Verace Pizza Napoletana e la creazione del disciplinare internazionale per la vera pizza napoletana. Un percorso è stato lungo, faticoso e pieno di sacrifici che lo ha fatto diventare il padre della pizza napoletana moderna. Negli ultimi due mesi è stato protagonista dello sbarco a Roma (‘O Vico) e a Capri, segnando una nuova fase della sua carriera.
LA BOUTIQUE DELLA PIZZA DI ANTONIO ESPOSITO
Corso San Giovanni a Teduccio 461
Telefono: 081 335 1782
Aperto pranzo e cena. Lunedì solo cena
La storia di Antonio Esposito inizia presto: a 14 anni ha già le mani in pasta, in una pizzeria a via Santi Apostoli, nel cuore dei Tribunali. Lì apprende le prime basi del mestiere, seguendo la scuola tradizionale di Donnaregina, che forma pizzaioli legati all’identità storica della pizza. Col tempo arricchisce la sua esperienza con diverse collaborazioni, rispettando il linguaggio culturale e identitario del pizzaiolo. Nel giugno 2024, insieme a sua moglie Anna, mette giù le basi del progetto “La Boutique della Pizza”: una pizzeria che a tavola incrocia la tradizione e la modernità, dove accoglienza e cura del dettaglio sono al centro di tutto. Una pizzeria “faro” in questo quartiere, un presidio di resilienza in un luogo che ha conosciuto il disagio, ma anche la resistenza e la voglia di rinascita. La pizza di Antonio racchiude i suoi vent’anni di esperienza al banco. Con un panetto abbondante da 285 grammi (metodo indiretto), si colloca a metà strada tra la scuola tradizionale e quella contemporanea. La stesura è ampia e il disco al morso è scioglievole; la base regge bene i condimenti, e il cornicione è senza eccessi. Una cosa è certa: la pizza è buona. Ben fatta e ben condita. Consiglio di provare la sua Margherita, che vale da sola la sosta, ed è il manifesto della sua idea di pizza. Il pomodoro e il latticino sono in perfetto equilibrio.
Corso Secondigliano, 421
Tel. 081 754 0542
Sempre aperto
Chiuso domenica
Corso Secondigliano come via dei Tribunali? Beh in effetti poco ci manca se consideriamo la ricchezza della proposta e la presenza di pizzerie di antica e nuova tradizione. La pizzeria Da Gennaro si presenta con una grande novità: un piccolo trasferimento di sede in spazi più ampi e rinnovati, moderni e funzionali che vedono al lavoro l’ultima generazione. Una svolta importante che coincide con l’adesione all’Associazione delle Pizzerie Centenarie. La famiglia Del Buono è davvero una delle famiglie storiche di pizzaioli napoletani. E come tutte le famiglie storiche la loro storia si intreccia con quella di altre famiglie come i Mattozzi. Nata Dello Buono, nome divenuto per un errore accidentale di trascrizione nei registri comunali napoletani “Del Buono” nel primo decennio del secolo ‘900, la famiglia Del Buono è stata ad oggi in condizione di risalire nel tempo a 6 generazioni indietro nel tempo quando Generoso Dello Buono, di professione rosticciere, nel 1884 dichiarò all’anagrafe del Comune di Napoli Dello Buono Umberto figlio di una Mattozzi figlia di Luigi pizzaiolo.
LIEVITO MADRE
Via Partenope, 1
Tel. 081.19331280
Sempre aperto
www.sorbillo.it
Il primo salto nello spazio e nel tempo di Gino Sorbillo che da via Tribuali ha aperto questo locale solare e mediterraneo qualificando finalmente l’offerta di un lungomare che rischiava la riminizzazione gastronomica. Ha subito acquisito un ruolo di rilievo questa pizzeria che fa angolo tra pizza Vittoria e il lungomare liberato dalle auto. La formula del sette propone sette pizze (buonissima l’Antica Napoli con fiordilatte vaccino, olio extravergine d’oliva e basilico fresco), sette birre artigianali e sette vini. Buone Favolose le fritture, a cominciare dalle “palle di riso” in bianco e al pomodoro oltre agli altri fritti tipici napoletani. Il concept è moderno, ma lo stile e il gusto sono sicuramente tipici napoletani, con la pizza a ruota di carro. Un riferimento sicuro aperto tutto l’anno e che ha riportato la vera pizza napoletana dei Tribunali nel cuore bello della città frequentato dai turisti.
LOMBARDI 1892
Via Foria
12,14
Tel. 081.456220
Chiuso lunedì sera
www.lombardi1892.it
Una dinasty della pizza napoletana impegnata in questo momento di un positivo cambio generazione dentro quello che è diventato una sorta di fortino goloso a quattro livelli. Quasi di fronte alla fermata della metro di piazza Cavour avrete dunque un palazzo della pizza. Una storia che nasce ufficialmente nel Dopoguerra grazie a Enrico: non mancano piatti di cucina tradizionale napoletana, ma il motivo principale restano i grandi fritti all’italiana, una margherita e una marinara eseguite alla perfezione e tante variazioni sul tema. Bella selezione di vini napoletani e campani, buone birre e fine paste. Da non perdere dolci e gelati di ottima fattura.
LOMBARDI A SANTA CHIARA
Via Benedetto Croce, 59
Tel.081.5520780
Sempre aperto
www.lombardisantachiara.it
Dal 3 dicembre 2018 risplende in tutta la sua bellezza dopo una lunga chiusura dal nuovo proprietario: l’ingegner Gennaro Moio. Sempre affollata la vetrinetta all’ingresso, buona la margherita, imperdibile la batteria di fritti. Dal 1922 la pizzeria Lombardi è un’istituzione a Napoli, e tra due anni compie i suoi primi 100 anni di vita. Con la nuova gestione, iniziata nel 2017, la continuità va nel rispetto dei dettami che ha lasciato Don Luigi Lombardi, che ancora – di tanto in tanto – frequenta la pizzeria. La pizza resta al centro dell’offerta, con impasti ben maturati che regalano al morso leggerezza e digeribilità. Una lista che concentra quasi tutto sui gusti classici, ma che non manca di creazioni personalizzate, come “La pizza del mese” che segue il ritmo delle stagioni.
LUCIGNOLO
Piazza Nazionale 87
Tel. 081.5546490
Su Facebook
Aperto sempre
Altra sede a Salerno
Lungomare Trieste
Tel. 089 236093
Sempre aperto, chiuso il lunedì
“Ogni giorno lavoriamo con il sorriso, con una passione sconfinata” è il motto di famiglia. Pizzaioli da tre generazioni, da 12i anni a piazza Nazionale, questo locale è diventato un riferimento per la zona popolare vicino alla stazione di piazza Garibaldi. Pino Celio ha messo su un locale con cura, discreta scelta di birra e di bibite soprattutto e ottimo servizio, attento e veloce. Pizza napoletana tradizionale lavorate su due forni, fritti di prima qualità e una clientela che è all’altezza per numeri e qualità di quella delle più rinomate pizzerie del centro storico della città. Venire qui significa respirare l’anima della Napoli popolare non ancora turistica ma essere trattati con professionalità assoluta. E prezzi popolari, provare per credere.
MARY ROSE
Corso Vittorio Emanuele
Tel 081 5445855
Sempre aperta
La pizzeria friggitoria Mary Rose è in primis da asporto, ma se vi mettete in fila e siete fortunati un posto ad un tavolino all’interno del locale ve lo accaparrate, per mangiare la pizza calda al momento. Nella bella stagione, dispone anche di un paio di tavoli all’esterno. Ben fatte anche le fritture, cosi come le verdure, gli arancini, le frittatine di pasta e i crocchè molto tradizionali. L’offerta gastronomica prevede anche alcuni piatti tradizionali, come l’impepata di cozze.
MATTOZZI DI PAOLO SURACE
Piazza Salvo d’Acquisto, 2
Tel. 081.5524322
Sempre aperta
Il locale nacque nel 1833 con il nome “Le stanze di Piazza Carità” per mano di Antonio La Vecchia ed era frequentato dagli intellettuali della città. Dopo la generazione dei Mattozzi, nel 1959, il locale venne acquistato da Alfredo Surace, che era stato direttore di sala di un’altra Pizzeria Mattozzi, quella di via Marchese Campodisola dal 1930. Tuffatosi nella nuova impresa con la moglie Concetta Perrone, Alfredo portò con sé anche i due figli, Franco e Lello. Oggi al timone c’è Paolo, figlio di Lello, stato primo presidente dell’Associazione Pizzaioli Napoletani. Ambiente di fascino, con affaccio sulla vivace e vitale piazza e una veranda da sfruttare in estate. Il locale ha l’aspetto immutabile di una vecchia cantina, con il banco per la manipolazione della pizza, attualmente occupato dal figlio di Lello, Paolo, in mezzo alla sala storica con la cucina alle sue spalle. Il menù corrisponde a quest’immagine semplice e propone alcuni piatti legati alla cucina tradizionale. Buone e classiche esecuzioni senza fronzoli, da provare la Mattozzi con pomodorini e mozzarella.
MATURO PIZZERIA
Via Diocleziano, 318
Telefono: 344 079 6669
Aperto la sera. Sabato e domenica anche a pranzo
Aperta nel 2023, è un progetto dello chef Vincenzo Noviello e dell’imprenditore Aristide Bellone, già proprietario del bar Bellone a Piazzale Tecchio. Il locale nasce per offrire un’esperienza gastronomica completa sulle diverse espressioni della pizza in accompagnamento a cocktail e vini. Luigi Giordano, componente della famiglia Bellone, responsabile della sala e della gestione della pizzeria, è un giovane sommelier di 26 anni appassionato di mixology. l design contemporaneo dell’arredamento, le sedute comode e l’ambiente curato definiscono l’estetica di Maturo Pizzeria. La grande vetrata che si affaccia sulla strada, adoperata come sala con 80 coperti, regala una vista panoramica che permette ai clienti di osservare l’animato scenario cittadino. Un elemento distintivo della pizzeria è la cucina a vista con in mostra il forno a legna, il cuore pulsante del locale. Il menù coniuga tradizione e innovazione attraverso le pizze e la classica friggitoria napoletana, qui presentata come “antipasteria”. La selezione include frittatine, preparate seguendo la storica ricetta di Ippolito Cavalcanti, e le immancabili montanarine. Ottime le pizze di stile contemporaneo, varie e con ingredienti stagionali.
MOCCIA
Via Benedetto Croce, 57
Tel. 081 7901571
Tel. 393 4360396
Sempre aperto dalle 7 alle 19
Chiuso martedì
Via San Pasquale a Chiaia, 21
Aperti da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 19:00
Sabato e domenica: dalle 8:30 alle 13:30
Tel. 081 402131
Via Posillipo, 20
Chiuso lunedì
Telefono: 081 976 7266
La pizzetta di questo storico marchio nato nel 1936 poi gestito sino al 2015 per tre generazioni entrr a furor di popolo: non c’è napoletano che non le abbia provate, intere generazioni di Chiaia ci sono cresciute. Una tira tira l’altra, come le ciliegie. Ne hanno scritto e parlato, fra gli altri, con gli aneddoti e i racconti suoi clienti celebri da Libero Bovio a Benedetto Croce, da Nino Taranto a Pupetta Maggio.A parte il pane, anch’esso rinomato, e gli altri prodotti da forno, citando anche la rosticceria da manuale e il reparto di dolci, la pizzetta di Moccia è qualcosa di assolutamente unico che nessuno sinora è riuscito a imitare, più forte anche dell’attuale moda del crunch. Un gusto perfetto, equilibrio tra pomodoro e latticino su un panetto delicato e arioso.
NENNELLA DAL 1930
Gradoni di Chiaia, 13
Tel. 081 400206
Sempre aperto
Chiuso la domenica
Il piacere di mangiare una pizza tradizionale napoletana molto ben eseguita nel cuore dei Quartieri Spagnoli, una zona della città destinata ad un profondo e radicale cambiamento. Atmosfera verace, con un servizio veloce e attento al tempo stesso, tante le classiche da provare ma non mancano le proposte d’autore stagionali ben eseguite senza tante menate. Ottimi anche i fritti, arancini e panzarotti come da tradizione, tanto per cominciare.
OLIO&POMODORO
Via Francesco Cilea, 270-272
Tel. 081.642003
ALTRA SEDE
Via Scarlatti, 38
Tel.081. 18750674
Questo locale nasce nel 2016 nasce da un desiderio ben preciso: ricreare, nel cuore del Vomero, una pizzeria che riuscisse a coniugare un prodotto eccellente allo stile veloce e concreto tipico delle attività di quartiere, all’interno di un ambiente moderno eppure estremamente accogliente. Il suo vantaggio è il cuore antico in un nuovo concept moderno: al lavoro la quarta generazione delle famiglie Grasso, proprietari di Gorizia, e Rosciano, pizzaioli in queste strutture che hanno fatto la storia sulla collina del Vomero. In società Francesco Cappuccio, Rosario La Marca e Dario Viviani. Due forni, costruiti da Ferrara, a vista, lavagnetta con le specialità della casa, ottime marinara e margherita, soprattutto se precedute dalle fritture tra cui eccelle il panzarotto di patate. Tra le specialità, la pizza stella con un gusto diverso in ogni punta e il ripieno, al forno e fritto. Buona selezione di birre, vini sempre più importanti e prodotti di ottima qualità. Raddoppio, sempre al Vomero, per soddisfare la domanda crescente e grandi serate per chi ama il vino.
OLIVA ALLA SANITA’ DA CARLA E SALVATORE
Piazza Sanità 11
Tel.081.444166
Chiuso domenica
Una tradizione familiare che risale a Donna Concettina alla Sanità. Da lì sono gemmati più locali che ancora oggi sono un punto di riferimento importante per gli amanti della buona pizza al di fuori dei circuiti mediatici e turistici. Gli impasti qui sono tre, una vera e propria catena di montaggio in funzione tutta la giornata per soddisfare le diverse esigenze. Da provare, per devozione, la pizza fritta, buona la margherita. Imperdibile il fritto napoletano e la pizza a libretto che parte di buon mattino in esposizione nella vetrinetta. Servizio veloce e familiare, per respirare l’aria non turistica della Sanità, Anche un po’ di allegra cucina.
OLIVA AL VOMERO
via Tino da Camaino, 2
Napoli
Tel. 081.5783405
www.da-oliva.it
Massimo e Mariano Oliva, eredi di una famiglia storica di pizzaioli napoletani, da vent’anni al Vomero conducono la loro pizzeria che si trovava prima in via Giotto, ora in via Tino da Camaino. L’ambiente della pizzeria è colorato, tutto richiama i segni caratteristici di Napoli, dagli accessori ai quadri in esposizione che raffigurano i prodotti del territorio. All’esterno, una vetrina dedita alla vendita di pizze a portafoglio e di fritti. Un fritto asciutto, non pesante, gli ingredienti di buon livello si percepiscono già dall’antipasto. Il menu delle pizze è vario, una ventina quelle in carta, ma naturalmente si parte sempre dalla tradizione. Anche piatti della tradizione napoletana molto ben eseguiti. Imperdibile vetrinetta con pizze a portafoglio e fritti.
OLTRE PIZZERIA DEMOCRATICA
Via del Fiumicello 6
Telefono: 081 1924 1590
Sempre aperto a pranzo e a cena
Ha aperto da pochi mesi a Napoli: Oltre “Pizzeria Democratica”, un progetto a tutto tondo dedicato alla pizza, ideato dai giovani fratelli Ivan e Dylan Panico. Il locale si trova in una tranquilla traversa di via Marina, facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. In particolare, la sera è spesso possibile trovare parcheggio direttamente davanti al locale: un dettaglio non da poco per chi conosce le difficoltà logistiche della città. L’idea alla base di Oltre è quella di offrire una pizza in diversi stili: classica napoletana, napoletana contemporanea, pala, padellino, con l’obiettivo di rendere la grande tradizione della pizza “democratica”, cioè con un’ampia possibilità di scelta, abbracciando diversi gusti e accessibile a tutti. Il nome stesso richiama il desiderio di superare la concezione “tradizionale” di pizzeria, proponendo un modello inclusivo, attento al trend del mondo pizza e alle esigenze dei clienti, in un ambiente accogliente e contemporaneo. van e Dylan, rispettivamente di 33 e 29 anni, non hanno ereditato il mestiere da nessun parente: la loro è stata una scelta precisa. Prima di aprire Oltre, hanno lavorato in diverse pizzerie. Una formazione sul campo che ha consentito parallelamente di sviluppare la loro idea di pizzeria che dal progetto all’apertura ci hanno impiegato tre anni per portarlo a termine. Il locale offre un’ampia sala da circa una sessantina di coperti, dal design moderno, con i forni a vista collocati in una teca affacciata sulla sala
OWAP
Via Foria, 150
Telefono: 081 1957 3227
Sempre aperto
A soli 19 anni, Mauro Espedito parte per l’Australia e, dopo qualche anno, si trasferisce negli Stati Uniti, dove a New York coordina l’apertura di alcune pizzerie di successo, prima di spostarsi a Miami. Questi anni sono stati fondamentali per la sua formazione e per il trasferimento della sua arte e del suo mestiere, con tappe a Parigi, Barcellona e nel Nord Europa. Ciò gli ha consentito di consolidare il suo stile e nel 2021 apre la sua prima pizzeria in via Foria. Oggi, a 32 anni, propone una pizza con impasto indiretto con un cornicione non eccessivo, il disco ricorda la tradizionale stesura. Le sue creazioni sono disponibili in tre locali napoletani: due in Via Foria, di cui uno dedicato esclusivamente all’asporto e alla pizza fritta, il primo ad aprire, e un altro in via Pasquale Scura, nel cuore pulsante della Pignasecca, a Napoli. Si sceglie di andare da Mauro non solo perché la sua pizza è buona, ma anche per la sua rinomata pizza fritta, avendo conquistato nel 2022 il titolo di Campione del Mondo al Trofeo Caputo proprio in questa categoria. Quattro sono le proposte in questa sezione, con il classico Ripieno di ricotta di bufala in salvietta, ciccioli campani, provola affumicata, pomodoro di San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, pepe nero, ben amalgamati nella farcitura (10€).
PALAZZO PETRUCCI
Piazza San Domenico Maggiore, 5/7
Tel. 081. 5512460
www.palazzopetrucci.it
Chiuso domenica sera
Fa dieci anni questa pizzeria di Eduardo Trotta in una delle piazze più belle di Napoli, densa di storia e di spiritualità. La margherita è il pilastro di una pizzeria, il biglietto da visita conosciuto in tutto il mondo insieme alla Marinara. Pomodoro, fiordilatte, olio extra vergine di oliva, basilico. Con occhio attento alla selezione delle materie prime, il pomodoro, il fiordilatte e l’olio extra vergine di oliva 100% della Campania. Impasto classico, lunga lievitazione e maturazione perfetta caratterizzano la sua pizza e la rendono morbida, gustosa. Grandi materie prime spiccano per la farcitura dai pomodori Dop, ai latticini, agli oli. Al forno il giovane Davide Ruotolo, uno dei più bravi e promettenti pizzaioli napoletani. Molte pizze nascono dalla collaborazione dello chef stellato (la pizzeria è segnalata anche sulla Michelin) Lino Scarallo. Da non perdere la pizza Tutto a crudo con mozzarella di bufala, pomodoro di Sorrento e sedano. C’è pure la Vegana con le verdure di stagione (grande attenzione all’elemento vegetale) e qualche tagliere di salumi e formaggi tutti campani. In cantina tante le birre artigianali e buona carta dei vini. Ottimo servizio.
PELLONE
Via Nazionale, 92
Tel. 081.5538614
sempre aperto
Chiuso domenica
A pochi metri dalla stazione centrale di Piazza Garibaldi a Napoli un punto di riferimento per il quartiere stesso, il Vasto, sia per i residenti che per quelli che arrivano qui da fuori zona. Domenico, Antimo e Franco De Luca che la governano sono fratelli ma anche soci di questa attività storica. La pizzeria che si trova a Via Nazionale, per loro non è solo lavoro: è appartenenza, è famiglia. La pizzeria è nata prima del 1960, anche se inizialmente aveva un altro nome. Si chiamava Pizzeria De Luca, in onore proprio di questo zio. Quando ha lasciato loro la pizzeria, i nipoti hanno voluto mantenere il nome per rispetto, questa scelta è stata una firma e per questo hanno creato un logo sul quale si legge “Unica sede dei fratelli De Luca”. Ci tengono alle radici, al padre e alla madre che si sono sempre spesi affinché i tre fratelli fossero assolutamente sempre uniti. Mimmo il più grande, ha proseguito questa strada, tenendo fede alle promesse coltivando sempre l’idea di una famiglia unita. È stato colui al quale la mamma “ha raccomandato” i suoi fratelli. La friggitoria era ed è un biglietto da visita, un baluardo di un tempo che fu, durante il quale tutto era meno healtly ma terribilmente buono. Esisteva anni fa infatti la licenza commerciale “cucina pizzeria e friggitoria”, la pizza infatti era “cucinata”, fritta, ed essa era il primo step dei pizzaioli napoletani che partivano da lì, solo poi è arrivato il forno, che rappresentava la svolta gourmet dell’epoca. Il sugo era fatto a mano, la pizza era semplice, essenziale. Soltanto dopo sono arrivate le pizze “moderne”, più elaborate, ma per loro resta fondamentale il rispetto delle radici: impasto diretto addizionato di impasto di risulta, il criscito, la lievitazione naturale. Lavorazioni antiche che non cambieremo.
PIZZERIA DEL POPOLO
Piazza Mercato, 44
Tel. 081.5634029
Aperto sempre
Chiuso domenica
Il cuore palpitante della Napoli di Corradino di Svevia e di Masaniello, che in Piazza Mercato allo stesso modo conclusero la loro epopea, si percepisce ancora nell’atmosfera tutta popolare che qui si vive ogni giorno, non soltanto nelle feste importanti come quella della Madonna del Carmine. Gianni Breglia è l’anima di questa pizzeria insieme a Franco Pierno. Stava da Di Matteo in Via Tribunali pure lui quel giorno in cui Bill Clinton mangiò una pizza a’ libbretto. Ora sta qui a guidare una bella brigata tra forno e friggitoria. Ottimi i panzarotti, i crocchè con friarielli e salsiccia, le frittatine di maccheroni. Gigante e soave è la pizza fritta. La Margherita con peperoncini verdi e pomodoro d’estate trionfa. C’è sempre una bella Marinara. Birra nazionale e tanta allegria. Sempre.
PIZZERIA NAPOLI CENTRO
Via Miroballo al Pendino, 29
Tel. 081 18374528
Sempre aperto
In pochi anni dall’apertura del 2018 la Pizzeria Napoli Centro in via Miroballo Al Pendino, nei pressi dei quattro palazzi e non lontano dal Duomo, ha conquistato la clientela locale, che di pizza ne sa, e poi i turisti, che in questo angolo di Napoli accorrono per sedersi ad uno dei tavolini che fanno in tutto 65 coperti. Lo stile tradizionale a ruota di carro, sottile e col diametro abbondante tanto da uscire fuori dai bordi del piatto, con il cornicione appena pronunciato, conquista tanto i romantici e tradizionalisti, quanto i “modernisti” della pizza, con il sapore intenso e armonico della verace pizza napoletana, dove si trova in questo caso il pomodoro ( particolarmente buono ), l’olio e il fior di latte, come nel caso della Margherita, che fa meritare alla Pizzeria Napoli Centro un posto d’onore in quetsa guida. menù classicheggiante dove non mancano la carrettiera, la capricciosa e la diavola, quest’ultima indicata per chi ama i sapori piccanti, dal carattere forte e dal gusto deciso: una pizza semplice che il peperoncino e il salame piccante rendono gustosa in modo speciale.
PIZZERIA PRESTIGE
Via Sigmund Freud
Tel. 08119810512
Chiuso lunedì
Aperto dal martedì al sabato e la domenica sera
È nata a dicembre 2011, ma dal 2021 è gestita da Carmen Severino e dal marito Ciro De Francesco. Il locale è costituito da circa quaranta posti a sedere, è moderno ma arricchito da simboli della napoletanità verace. Nella proposta ottimi fritti e le pizze classiche, tra cui spicca una ottima salsiccia e friarielli. Si possono anche comporre a piacere con gli ingredienti preferiti. In ogni caso i sapori sono quelli tradizionali di Napoli coniugati ad un ambiente confortevole e ad un servizio attento e misurato. Il loro punto di forza è la pizza Nonna Filomena, con ragù classico napoletano e polpette. servizio appassionati, ottimi fritti. Pur cercando di seguire una certa stagionalità, ci sono alcune pizze che vengono continuamente richieste e non possono essere tolte dal menu, come la Nonno Vincenzo, con crema di friarielli fatta da loro, bocconcini di salsiccia e cornicione ripieno di bocconcini di mozzarella.
PIZZERIA SALVO
Via Riviera di Chiaia 271
Tel. 081.3599926
Sempre aperti
www.salvopizzaioli.it
Quasi 400 metri quadrati nel Palazzo Ischitella sulla Riviera di Chiaia: fu costruito eretto dal nobile Mattia Casamatte nel XVII secolo. Sotto il vigile occhio della sovrintendenza sono stati fatti lavori di ristrutturazione dei locali che affacciano sulla Riviera con la direzione del famoso architetto Marco Falconio. Ai due forni c’è la squadra diretta da Salvatore Salvo. Gli ambienti sono ampi, con stoccaggio, cantina, spazio per le fritture, i due forni a legna, il lavaggio e il magazzino. Tutto perfettamente funzionale. Infiniti gli accorgimenti tecnici, tra cui il doppio ingresso nelle sale e l’uso di pannelli fonoassorbenti sistemati nelle volte seicentesche delle sale. Grande carta dei vini e delle birre, ottimo il servizio.
PIZZERIA VERACE DEI FRATELLI CIBELLI
Via Santa Maria a Cubito, 663 – zona bivio Mugnano
Tel. 348 61 57 283
Aperto la sera, venerdì e sabato anche pranzo
Prima di aprire questo bel locale moderno, i fratelli Ernesto e Pietro hanno lavorato a lungo in molti locali dove si sono fatti le ossa e hanno potuto “rubare il mestiere” come si faceva un tempo quando ancora non esisteva i corsi. Adesso hanno realizzato il loro sogno, fanno lunghe lievitazioni aprendo con calma la sera e curando i dettagli, a cominciare dal beverage che completa una proposta orientata sulla tradizione aggiornata con tutto quello che è successo nel mondo pizza in questi anni. Oltre le classiche, da non perdere “la scarpetta” con il cornicione utile a inzuppare o la “pizza parmigiana”. Ottime le fritture, asciutte e fragranti. Amorevole ed efficiente il servizio.
PORZIO
Via Cornelia dei Gracchi 27
Tel. 081 241 2142
Sempre aperta
www.pizzerierricoporzio.it
La domenica solo la sera
ALTRE SEDI A NAPOLI E IN CAMPANIA
VIA CORNELIA DEI CRACCHI, 15
VIA CORNELIA DEI CRACCHI, 4 (solo asporto)
VIA ALESSANDRO SCARLATTI, 84 Tel.081 051 3311
VIA PARTENOPE 11 Tel.081 051 3666
SALERNO
VIA LUNGOMARE TRIESTE, 18-20 Tel. 089 910 3054
AL SOLITO PORZIO
NOLA
SS7bis, 102, Tel. 081 215 5206
POZZUOLI
VIA ROMA, 15 Tel.081 393 3860
CASERTA
VICOLO MASCAGNI, 6 Tel.0823 344220
AVERSA
VIA PLAUTO, 10 Tel. 081 612 4916
Errico Porzio, 49 anni, è forse il pizzaiolo più amato sui social dove conta centinaia di migliaia di follower. Ma l’aspetto più interessante della sua storia che non parliamo di un personaggio bravo solo a smanettare, ma di un professionista che ha lavorato facendo una lunghissima gavetta, abituato però a guardare al futuro oltre che a curare la comunicazione fin dai suoi primi passi. E’ stato capace di passare da una piccola pizzeria di asporto a una catena artigianale con circa 500 dipendenti. Oggi raccoglie i frutti di una lunga gavetta, ha aperto molte pizzerie ed è diventato un personaggio molto popolare sul web, beniamino dei bambini. Da Soccavo all’apertura sul lungomare in quella che fu la sede di Rossopomodoro: in questi pochi chilometri si può riassumere la carriera di Errico. E’ una storia comune a tanti pizzaioli che hanno iniziato a gironzolare attorno ad un forno (lui in quello di Pellone) quando questo mestiere non aveva alcuna considerazione. Ed è per questo che in questa pizzeria di Soccavo, per i non napoletani non lontano dallo Stadio San Paolo, che trovate una pizza efficace, di carattere, molto ben eseguita, arricchita da una buona a scelta di pizze artigianali e da materia prima di qualità. Fritti e pizza fritta da non perdere. Negli ultimi anni è cresciuto con altre aperture.
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PRIGIOBBO
Via Portacarrese a Montecalvario, 96
Tel. 081.407692
Sempre aperto
Domenica chiuso
La famiglia Prigiobbo ha aperto qui nel 1977 spostandosi da via Toledo dove aveva avviato l’attività. Si tratta di un locale essenziale, senza fronzoli, per gli amanti della tradizione dura e pura e infatti si serve anche la margheritA all’ombra con meno pomodoro. Imperdibile la pizza fritta e le classiche. Molto ben eseguite le fritture, tra cui gli arancini ancora fatti a mano. C’è anche buona cucina di pesce e classica napoletana sempre ben eseguita che fa respirare la piacevole aria intima della Napoli di un tempo.
SIMONE CIANCIO EXPERIENCE
NAPOLI
Largo Antignano, 8
Tel. 081.5565295
Chiusura: domenica e lunedì a pranzo
Prezzo medio: 15/30 euro
La pizza fritta non si tocca! Quella che porta la firma “De’ Figliole” ha fatto la storia come l’unità d’Italia, dal 1860. Ma oggi Simone Ciancio, che da Forcella è salito otto anni fa al Borgo Antignano, ha deciso: punto e a capo. Trasformando così l’antica friggitoria in un locale più ampio con esperienze di pizzeria e trattoria. Lo richiedono i nuovi tempi e i nuovi clienti. Con la moglie, la “figliola” Patrizia Apetino, e i figli Anna Gennaro e Alessandra, oggi Simone vanta una pizza “democratica” (12 euro con bibita) ma poi offre molte varianti sul tema, dalla montanara ai crocchè alle frittatine. Gustoso il padellino dello chef a doppia cottura con stracciata di bufala, pomodorino secco e acciuga. Da provare la pizza Sant’Antonio, una marinara con salame piccante. Poi tutto il repertorio classico della tradizione: pasta e patate, genovese, scarpariello, parmigiana di melanzane, polpette. Persino il dolce è a tema, con gli straccetti fritti crema e amarena. Bella atmosfera familiare.
SORBILLO
Via dei Tribunali 32-35
Tel. 081.446643
www.sorbillo.it
Chiuso domenica
Erede più vivace della tradizione fondata dal nonno Luigi, Gino Sorbillo è al tempo stesso un grande imprenditore e personaggio mediatico, il primo pizzaiolo ad aver utilizzato il 2.0. e lo ha dimostrato ampiamente diventando il pizzaiolo italiano più famoso sia per i media tradizionali sia sui social network che lo posizionano ai primi posti come influencer. La pizzeria si è ingrandita e allargata, vicino c’è anche la Casa della Pizza. Imperdibile la marinara innumerevoli le combinazioni con i migliori prodotti della Campania, perfetta la marinara. Dopo lo spin off su via Partenope è stato un crescendo di aperture (Zia Esterina Pizza Fritta, Pizza a Portafoglio) ma è qui l’anima e il sapere da cui è partito tutto anche grazie al fratello Toto che presidia il locale storico di famiglia. Un punto obbligato quando si arriva a Napoli per mangiare la pizza.
SORBILLO ANTONIO
Via Tribunali, 38
Tel. 081.0331009
Aperto sempre
Non c’è solo Sorbillo, i cugini sono a fianco, a via dei Tribunali, al bancone una bella rinfrescata al modo di lavorare gli impasti e guarnire le pizze. Farina doppio zero sempre, ma maggiore idratazione, lunga lievitazione, materie prime selezionate, soprattutto pomodori e olio evo. Pizze tradizionali, un poì meno debordanti, margherita emarinara sopra ogni cosa. Da provare.
STARITA
Via Materdei, 27
Tel. 081.5441485
www.pizzeriastarita.it
Chiuso domenica a pranzo e lunedì
Lo storico locale di Materdei fondato nel 1901 è famoso e amato per essere stata il luogo delle riprese L’Oro di Napoli. Da cantina a pizzeria, oggi qui il fritto è un culto che inizia dal salato (imperdibile montanara) e termina con gli angioletti. Al lavoro c’è sempre Antonio con la moglie Rosaria ma il testimone è ormai passato alla nuova generazione, ai figli Peppe e Mena. Verrete qui per la doppia cottura della pizza prima fritta e poi al forno o per provare quella con il baccalà. Buona anche quella con la mortadella e il pistacchio. Servizio preciso, buoni vini, bella atmosfera. Antonio Starita è presidente onorario dell’Associazione delle Pizzerie Centenarie d cui è stato fondatore.
TAVOLO RISERVATO
Via Caio Duilio, 26A
Telefono: 081 18634878
Sempre aperto di sera
Inaugurata nell’estate 2023 nel quartiere di Fuorigrotta, la Pizzeria Tavolo Riservato di Marcello Fontana fin dall’apertura, ha puntato alla qualità, senza risparmiarsi in nessun modo pur di servire un prodotto che facesse ritornare il cliente più di una volta durante il mese. Nella mia visita, ho trovato moltissimi ospiti che arrivavano da molte località della Campania. Un buon segnale che sottolinea la ricerca sugli impasti e sulle lievitazioni, che si riversa in un disco ben fatto e in pizze ben condite. A proposito di impasto, Marcello prepara un pre-fermento con un mix di cereali e farina zero e una piccola percentuale di Senatore Cappelli, che donano un gusto accentuato alla pizza. Al forno e al banco è affiancato dal cugino Gianluca Mollo e da suo figlio Gaetano, oggi diciottenne che da ben tre anni lo segue, mentre all’ospitalità e alla sala ci pensa sua moglie Raffaella. Il vino ha il suo ruolo importante, con diverse referenze; non mancano le birre.
TERESA IORIO
Via Foria, 185
Sempre aperto
Le pizze più buone sono quelle che mangi per fame nelle pizzerie di quartiere che parlano di Napoli in ogni morso. Quelle fatte per antica sapienza e di istinto, semplici, senza pippe mentali, tra bimbi che azzannano frittatine e panzarotti, gente che aspetta fuori. Teresa Iorio è un simbolo della pizza napoletana, andate a via Foria, il suo quartiere, diventata ormai il regno di due grandi donne: da un lato ‘a Figlia d’’o Marenaro, dall’altro, quasi di fronte, vicino all’Orto Botanico, la nuova pizzeria di Teresa: Napoli come nessuno ve la può spiegare. La frittatina è quella classica, con un leggero ragù di carne macinata e piselli senza besciamella, salse e salsette per sdentati, tradizionale, essenziale. La margherita a impasto diretto, buonissima. Nel 2015 è stata la prima donna ad imporsi nel Campionato mondiale della pizza sbaragliando la concorrenza di 500 uomini e replicando il titolo 2 anni dopo nella categoria pizza fritta. Teresa è cresciuta in una famiglia con 20 figli, lei era la penultima. Dopo la quinta elementare ha iniziato ad andare in pizzeria. E a 12 anni ha preparato la sua prima pizza.
TRE GALLETTI
TRIANON
Via Pietro Colletta 44-46
Tel. 081.5539426
Sempre aperta
Sede di Salerno a Piazza Gioia Flavio, 22
Sede di Sorrento a| Piazza Angelina Lauro, 10
Ciro Leone fondò il locale nel 1923 chiamandolo con il nome del teatro che ha visto passare calcare le scene da tutti i grandi attori del passato. La pizzeria si sviluppa su ben quattro livelli, sempre pieni, al primo ci sono ancora i tavoli in marmo dell’apertura. Un vero e proprio palazzo della pizza napoletana. Famosa e rinomata la margherita, da provare la otto gusti, sempre più di successo la salsiccia e friarielli. Ancora oggi è una delle pizzerie di riferimento del Pantheon napoletano per lo stile, il servizio essenziale, la velocità di esecuzione.
TROISI
via Solimena 3
Sempre aperto dalle 10 alle 23
Lunedì e martedì chiuso
Tel. 327 0647263
Stanno resistendo i fratelli Gabriele e Francesco Troisi dopo i gravi danni subiti a causa di un nubifragio e allagamento la scorsa primavera. La sala è diventata laboratorio: vi sfornano pane, che vendono al dettaglio o rifornendo qualche trattoria, pizza al taglio e tutto l’assortimento di sfizi per buffet su prenotazione. Una riuscita ripartenza dalle origini, i lievitati appunto, che sono alla base del loro progetto. Il lavoro sugli impasti, la selezione degli ingredienti è curata e la qualità da portarsi a casa ha forma di focaccia, pane casereccio, panini, pizza in teglia è gustosa e autentica. Con l’augurio di tornare presto ad ammaccare e a servire anche le pizze tonde.
TUTINO
Via Cesare Carmignano 79-81
Tel. 081.26871179
Sempre aperto
Una delle tante pizzerie nate attorno ai mercati, ai luoghi di incontro tra le persone nei pressi di Porta Nolana. Ciro e Giuseppe sono nipoti di una tradizione iniziata con il nonno che vendeva le pizze a libretto che sarà continuata dai figli. Proprio questo modo di mangiare la pizza ne fa un punto di riferimento insieme alla pizza fritta, alla quattro stagione e ai fritti esposti all’ingresso. Essenzialità e tradizione sono l’anima di questo locale popolare nel cuore della città dove si respira l’atmosfera della vecchia Napoli. Da non perdere le delizie della classica vetrinetta per l’asporto delle fritture e delle pizze a portafoglio.
UMBERTO
Via Alabardieri, 30
Tel. 081.418555
Chiuso lunedì
www.umberto.it
Nata durante la prima guerra mondiale, si fa prima a dire chi non è mai passato alle spalle di piazza dei martiri per una pizza: nessuno. Una storia inizia nel 1916, quando Ermelinda ed Umberto Di Porzio fondarono una piccola trattoria, conosciuta come la trattoria di Don Umberto. Il menù sempre ricco e variato, articolato in una sezione con i piatti caratteristici della tradizione napoletana, una sezione per piatti stagionali e una sezione delle pizze napoletane, e l’atmosfera squisitamente familiare sono divenuti da allora la caratteristica di Umberto. Una storia giunta ormai alla quarta generazione che ha aggiornato il servizio, la ricerca sulle materie prima e i piatti mentre già bussa la nuova. Servizio accogliente, sempre una bella atmosfera con un menu napoletano classico, compresa la genovese e la pasta e fagioli, buona marinara, pizza con le torzelle, fritto all’italiana. Classico, ma rivisitato con tecnica moderna in cucina e nella presentazione a tavola. Vini campani, birre artigianali e qualche etichetta nazionale. Un vero tempio del gusto e dello stile napoletano, che funziona anche come galleria d’arte con vernissage di famosi artisti e riferimento assoluto per associazioni come Ais e Slow Food, Le Centenarie e l’Associazione Verace Pizza di cui Massimo Di Porzio è vicepresidente.
VINCENZO CAPUANO
Piazza Vittoria, 8
Tel. 08118754037
Sempre aperto
ALTRE SEDI
Piazza degli Artisti 39 Tel 081.3793476
Piazza Trieste e Trento. Tel.081.18182050
Via Bisignano 14. Tel. 08118236672
Via Guglielmo San felice ,48. Tel. 3802042164
ISCHIA
via Antonio Sogliuzzo 69.
NOLA
ss7 bis 251/253. Tel. 0813182555
POMIGLIANO D’ARCO
Via Leone 5. Tel. 081.18208375
POMPEI
via Roma 27. Tel. 3332837237
POZZUOLI
Via San Paolo 17/18/19 Tel. 081 18813050
SORRENTO
Via marina di Cassano,42. Tel. 0810513355
AVELLINO
Viale Italia,199. Tel. 0825.452737
CASERTA
Piazza G. Matteotti,40. Tel. 0823382666
AVERSA
Viale J.F. Kennedy,9. Tel 0810148412
BATTIPAGLIA
via Paolo Baratta,6. 0828507202
CAVA DE TIRRENI
Corso Umberto I 302
La pandemia è solo un lontano ricordo, oggi Vincenzo Capuano ha la sua pizzeria madre a piazza Vittoria che gira a mille ed è diventato una star sui social insieme a Nonno Vincenzo. Le aperture si sono moltiplicate ed è diventato un marchio di sicuro successo con file interminabili di follower in tutto il mondo che non vedono l’ora di farsi un selfie con lui. Classe 1989, figlio e nipote di pizzaioli, terza generazione al forno che ha conosciuto sin da piccolo, Vincenzo ha fatto tanta gavetta sia in famiglia sia nella squadra di Rossopomodoro di cui è stato esponente di punta insieme a Davide Civitiello e vincendo anche un mondiale. Poi la decisione di lavorare in famiglia a Milano dai Capuano’s e infine la possibilità di arrivare a piazza Vittoria, a Chiaia che per chi è di Secondigliano vuol dire fare il viaggio più bello e incredibile della propria vita. Ma si è rivelato solo un trampolino di lancio verso traguardi ben più ambiziosi.
ZI TERESA
Passaggio a Castel dell’Ovo, 1
Tel. 081 764 2565
Sempre aperto dalle 12 in poi
La storia di questo storico ristorante a pelo d’acqua risale al 1860. Il grande merito di Carmela Abbate è quello di aver trasferito in questa attività la sua passione per la cucina napoletana di cui è diventata una delle vestali più accreditate. Al punto che le firme per promuovere la candidatura dell’Arte del Pizzaiolo Napoletano all’Unesco partirono proprio da qui. Come mai? Semplice, perché una delle innovazione volute da Carmela è stata l’introduzione di uno dei primi forni elettrici che oggi sono così diffusi allargando l’offerta della cucina di mare con pizze tradizionali napoletane molto ben eseguite. Imperdibile la margherita, buone alcune varianti, tutte con prodotti di eccellenza. Provare per credere.
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