di Adele Elisabetta Granieri
C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.
È arrivato il week end e bisogna trattarsi bene. La proposta di oggi è di Elio Sironi, chef di Ceresio 7 a Milano, ed è una golosa interpretazione di polpo in cui tutti possiamo cimentarci, a cui ho abbinato il Catarratto “C” di Francesco Guccione.
Polpo alla carbonara nocciole vaniglia e caffe di Elio Sironi
Ingredienti:
- 1 polpo dai tentacoli grossi
- 300 gr di pancetta affumicata
- 1 spicchio di aglio
- 150 gr di grana padano
- 20 ml di vino bianco secco
- Pepe nero
- 100 gr di zucchero
- 100 gr di nocciole tostate
- 10 gr di caffe macinato
Procedimento
Lavate il polpo cambiando spesso l acqua di ammollo, mettetelo in un sacchetto per cottura sottovuoto e cuocete in forno a vapore (cottura ideale 60 minuti a 100 gradi)
Potete anche cuocerlo tradizionalmente in acqua e sale.
Per la crema di carbonara
300 gr di pancetta affumicata
1 spicchio di aglio
150 gr di grana padano
20 ml di vino bianco secco
Pepe nero
Tagliate a cubetti la pancetta, mettetela in tegame, fatela colorire bene con lo spicchio di aglio, scolate il grasso in eccesso, sfumate con il vino , mettete un mestolo di acqua. Unite il formaggio e fate cuocere per 15 minuti, emulsionate con olio e una grattata generosa di pepe nero.
Per la polvere
100 gr di zucchero
100 gr di nocciole tostate
10 gr di caffe macinato
In un tegame a fuoco dolce fate caramellare lo zucchero, salate e aggiungete le nocciole pestate e la polvere di caffè, stendete su carta da forno fate raffreddare, spaccate a tocchetti e triturate al mixer.
Impiattamento
Spalmate la crema di carbonara sul fondo del piatto, coprite con il polpo tagliato a fette sottili, spolverate con la polvere di caramello e completate con filo di olio crudo.
Vino
“C”, Francesco Guccione: un Catarratto dal colore dell’oro rosato, in cui i profumi di scorza d’arancia, mela cotogna e fiori secchi si fondono ai richiami di tè verde e ai delicati accenni di noce moscata. Un vino dal sorso intenso e di carattere, che disegna un caleidoscopio di sapori.
- Pasta e Patate con Fiano di Avellino
- Ribollita e Chianti Istine
- Pizza in teglia e Gragnano Ottouve
- Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
- Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
- Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
- Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
- Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
- Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
- Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
- Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
- Brioscia col tuppo e Banana pancakes
- Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
- Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
- Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
- La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
- Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
- Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
- Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
- I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
- Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
- Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
- Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
- Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
- Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
- Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
- Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
- Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
- La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
- La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
- Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
- I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
- Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
- Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
- Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
- Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
- Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
- Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
- Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
- Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
- Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
- Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
- Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
- Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
- Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
- Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta
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