#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 28: Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo “Vigneto di Popoli” di Valle Reale


Cacio, pepe e carciofi croccanti

Cacio, pepe e carciofi croccanti

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Una rivisitazione di uno dei piatti cult della tradizione romana, che lo rende perfetto per la tavola di Pasqua. Come vino in abbinamento ho scelto il Trebbiano d’Abruzzo “Vigneto di Popoli” di Valle Reale, un bianco di grande carattere e complessità.

Cacio, pepe con carciofi croccanti

400 g di spaghetti alla chitarra (o altri formati di pasta secondo i gusti)
2 carciofi
150 g di pecorino romano grattugiato
Abbondante pepe nero macinato al momento
Olio extravergine di oliva qb per friggere i carciofi

Preparazione

Pulite i carciofi eliminando il gambo e iniziate e le foglie esterne per qualche giro, finché non arrivate a quelle più tenere, quindi tagliate la parte superiore.

Tagliate il carciofo a metà ed eliminate la peluria. Tagliatelo quindi a fettine il più sottili possibile.

Nel frattempo mettete sul fuoco una piccola padella con un dito di olio e, quando è ben caldo, friggetevi i carciofi per un paio di minuti, girandoli spesso. Vedrete che le foglie si arricceranno e diventando dorate e croccanti. Scolateli e fateli asciugare su un foglio di carta da cucina.

Mettete a lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata. In una ciotola capiente mescolate il pecorino con un’abbondante macinata di pepe. Quando la pasta è quasi cotta prelevate un bel po’ di acqua di cottura e aggiungetevi un cucchiaio o due di acqua fredda del rubinetto, in modo che diventi tiepida e non fonda il pecorino. Versatela poco a poco nella ciotola, sbattendo immediatamente con una forchetta o una frusta, in modo da amalgamare bene il formaggio e formare una cremina ben omogenea. Scolate la pasta al dente e trasferitela nella ciotola; giratela subito per mantecarla e aggiungete metà dei carciofi fritti. Impiattate e terminate con i restanti carciofi fritti e una macinata di pepe.

________

Vino
________

Trebbiano d’Abruzzo “Vigneto di Popoli” Valle Reale: un Trebbiano di grande carattere e complessità, in cui le sfumature di agrumi e fiori di campo si mescolano ai richiami di pietra focaia e ai soffusi accenni di muschio e sottobosco. Un vino dal sorso carnoso e sfaccettato, coinvolgente per sapore e ritmo, sostenuto da una verve acida di incredibile energia.

Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale

Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta