#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 40: Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco “Territorio de’Matroni” di Cantine Matrone


Carciofi in cassuola

Carciofi in cassuola

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Una vecchia ricetta di famiglia, che richiama un po’ quella dei carciofi alla romana. Ogni carciofo va spiluccato foglia per foglia, rigorosamente con le mani, adagiato su una fetta di pane, che ne raccoglierà il succo. Come vino in abbinamento ho scelto il Lacryma Christi del Vusvio Bianco “Territorio de’Matroni” di Cantine Matrone, un bianco intenso e di carattere che racconta il territorio da cui proviene.

Carciofi in cassuola

6 carciofi mammole
12 olive nere snocciolate
1 spicchio d’aglio tagliato a pezzettini
prezzemolo tritato abbondante
olio extravergine q.b.
sale e pepe nero q.b.
una fetta di pane cafone tagliato in 6 tocchetti

Preparazione

Pulite i carciofi, tagliando il gambo ed eliminando qualche foglia esterna. Battete su un piano la parte superiore di ogni carciofo, mantenendolo per la base. Con le dita cercate di aprire leggermente la corolla per per poterla farcire. Lavate i carciofi immergendoli nell’acqua e lasciateli sgocciolare a testa in giù. Farcite ogni carciofo: salate l’interno strofinando con le dita un pizzico di sale, aggiungete un po’ di pepe, l’aglio tritato, il prezzemolo e 2 olive per ogni carciofo, terminando con un filo d’olio e un tocchetto di pane. Disponete i carciofi in piedi in una casseruola con un giro abbondante di olio e aggiungete un bicchiere d’acqua. Fate cuocere a fuoco moderato con coperchio per circa 10 minuti, poi togliete il coperchio e fate rosolare le foglie esterne. Servite il carciofo tiepido adagiato su una fetta di pane. Si mangia rigorosamente con le mani, gustando foglia per foglia.

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Vino
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Lacryma Christi Bianco “Territorio de’ Matroni”, Cantine Matrone: Caprettone con un piccolo saldo di Falanghina, per questo bianco dal colore dorato dovuto alla macerazione effettuata con rapidi rimontaggi. Un vino fortemente identitario, dai profumi di agrumi, fiori di ginestra e macchia mediterranea ed un sorso pieno, carnoso, minerale e salato, che racconta il territorio da cui proviene.

Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di cantine Matrone

Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di cantine Matrone

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta