#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 26: Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti “Vite Vecchia” Ca’d’gal


 Pizza rustica napoletana

Pizza rustica napoletana

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Un guscio friabile di pasta frolla con un ripieno cremoso di ricotta, formaggi e salumi, per un equilibrio perfetto tra dolce e salato: è la pizza rustica napoletana, a cui ho abbinato Moscato D’Asti Vite Vecchia Ca’d’Gal che gioca di dolcezza e acidità.

Pizza di ricotta napoletana

Per la pasta frolla:
500 g Farina 00
100 g Zucchero
2 Uova
250 g Strutto (oppure burro)
8 g Lievito in polvere per dolci
50 ml Acqua
6 g Sale

Per il ripieno:
4 Uova
600 g Ricotta
200 g Salame
200 g Provolone
200 g Scamorza
q.b. sale e pepe
40 g Parmigiano grattugiato
40 g pecorino grattugiato

Preparazione:

Sul piano di lavoro setacciate la farina e unite lo zucchero, lo strutto o il burro morbido a pezzettini e lavorate energicamente fino ad ottenere un composto sbriciolato. Aggiungete al composto le uova, il sale, il lievito, l’acqua fredda e impastate bene per ottenere un panetto liscio e omogeneo (aggiungendo altre acqua se necessario). Formate una palla, avvolgete con la pellicola fate riposare in frigo per circa 40 minuti.

Tagliate a cubetti il salame, la scamorza e il provolone. Lavorate con le fruste la ricotta, aggiungendo le uova una alla volta. Unite i salumi, i formaggi, una manciata di parmigiano, regolate di sale e pepe e amalgamate.

Dividete il panetto di pasta frolla in due parti e stendete ognuna su un pezzo di carta da forno. Trasferire un disco sulla base uno stampo da 26/28 cm, versate il ripieno e ricoprite con l’altro disco, unendo bene i bordi e bucherellando la frolla con una forchetta. La copertura di pasta frolla può essere fatta anche a strisce incrociate, come una crostata. Spennellare con un po’ di latte o con un uovo sbattuto la superficie. Infornate in forno già caldo a 180° C per un ora circa (dipende dal vostro forno), finché non risulti ben dorata. Fate riposare
e servite tiepida o fredda.

Pizza rustica napoletana

Pizza rustica napoletana

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Vino
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Moscato D’Asti Vite vecchia Ca’d’Gal: un moscato dalla veste dorata, in cui i profumi di zagara e scorza d’arancia si fondono ai richiami di miele e camomilla, con delicati accenni di salvia e tè verde. Un vino dal sorso che non stanca mai grazie all’equilibrio perfetto tra freschezza e dolcezza, con piacevoli ritorni agrumati e un finale decisamente appagante.

Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal

Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta