L’Italia si ingozza di grilli, ragni e polvere di serpente. E il povero Bigazzi…


Ragni fritti

La notizia girava per agenzia e qualcuno(tra cui io sul Mattino) l’ha bellamente ripresa: in Italia cresce il business dei cibi esotici grazie a internet. Con un clic si può comprare praticamente tutto.

Ad avere per prima l’idea una immigrata thailandese e questa cosa gli sta rimpinguando il portafoglio.

A questo punto a un leghista con le corna celtiche verrebbe da dire: vade reto Satana, proibiamo queste cose. Invece no: la crescita delle vendite non è dovuta agli immigrati, ma agli italiani.

Ma si, gli stessi che si sono indignati con il povero Bigazzi imponendone la sospensione dalla Prova del Cuoco

I gatti no: ma le zoccole indonesiane arrosto sì.

Mah

2 Commenti

  1. scusa luciano ma io sono un po’ ingenuo e non capisco. vuoi dire che siamo diventati cannibali?

    1. Eh no, caro Giancarlo non siamo cannibali, siamo, come sempre i soliti ipocriti! Apparteniamo alla solita cultura del “si fa ma non si dice”. Questo ci impone la filosofia del ” political correct “! Basta solo ricordare degli usi enogastronomici imperanti in alcuni momenti particolari della storia del nostro paese (il dopoguerra), durante i quali la povertà e quindi la fame la facevano da padrone su ogni eventuale ritrosia di ordine psicologico, ed eccoti additato il povero Bigazzi come un mostro onnivoro. Io credo che la civiltà di un popolo risieda anche nella capacità di non disconoscere quelle usanze che comprendevano, diciamola tutta, anche l’edibilità dei ghiri, delle volpi, dei ricci (quelli di terra), dei porcellini d’India, animali che oggi non ci sogneremmo mai di mangiare, ma allora si faceva! Luciano,”mi scappava ”
      e l’ho voluto scrivere, speriamo che adesso non mi cacci dal tuo blog!!!

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