Clanius, Oscar per il rapporto tra qualità e prezzo


13 novembre 2003

Avete sessantamila possibilità per chiudere un buon affare: comprare una bottiglia di Clanius di Caputo spendendo 5,10 euro più Iva. Oscar nel rapporto tra qualità e prezzo per il Gambero edizione 2004 e si capisce il motivo: questo incredibile Aglianico Beneventano igt ha sfiorato i tre bicchieri ed è rimasto appena sull’uscio del Gotha vitivinicolo italiano. Ma noi lo compriamo anche perché Mario e Nicola hanno addirittura abbassato il prezzo di due euro rispetto allo scorso anno dando un segnale forte di inversione di tendenza in un mercato follemente rialzista. A pensarci bene il Clanius costa un terzo di un qualsiasi Taurasi non potabile, un ottavo di molti altri rossi che hanno un punteggio inferiore sulla stessa guida. E allora, perché non incoraggiare questi segnali invece di accodarsi all’inverosimile? Certo, per la edizione 2004 Duemilani dell’Ais non è un bicchiere memorabile, ma noi quest’anno disdegnamo l’incredibile sezione campana della guida più completa d’Italia vista l’assurda estromissione di due tra le migliori aziende della regione, Di Meo e Molettieri. Del resto la stessa sezione locale ci ha messo parecchio tempo per capire che Terra di Lavoro di Fontana Galardi è uno dei più grandi vini d’Italia a detta di Parker e di Veronelli. Qualcosa insomma non quadra più ormai nelle regole del gioco e noi ne prendiamo semplicemente le distanze impauriti: purtroppo non abbiamo più molto tempo per cambiare le situazioni prive di eleganza etica e fisica, adesso possiamo solo cercare di evitarle. E puntare decisi sul Clanius, aglianico in purezza fermentato in acciaio ed elevato per sei mesi in barrique di primo passaggio. C’è tanta frutta, odore persistente e intenso, in bocca prevale la freschezza ed è abbastanza lungo, a dispetto di una annata da dimenticare come quella di Duemilavini in Campania. Non ci sembra però destinato a lungo invecchiamento e lo beviamo quasi subito, magari entro Pasqua, su piatti di territorio, quelli di Lucio Romano patron di Carpe Diem a Piana di Monteverna o sul cous cous di Charly & Angel nella vicinissima Lusciano.