Lucera, ristorante Dal VII Apostolo


Borgo San Giusto
Tel. 0881.545354
Aperto la sera e domenica a pranzo. Chiuso martedì

Quanto è bello guidare per l’immenso Tavoliere, città e paesi diventano porti nel mare di grano e tu sei solo con la tua auto. Come le trattorie sulla spiaggia a cui si approda affamati, anche qui non mancano posticini dove la cucina è semplice ma sincera. Come questo localino che vede ai fornelli mamma Lucia con il figlio, Luca.

La cucina è quella basic della Daunia, terra, terra e ancora terra. Ortaggi e animali da cortile, come un coniglio alla cacciatora la cui carne si può staccare solo con i denti, o il repertorio classico di strascinati con le cime di rapa e le orecchiette al pomodoro fresco. Siamo nella grande dispensa d’Italia e della Campania, parte da qui il grano per le grandi industrie del Nord, l’olio e i pomodori per i conservieri campani.
Salumi e sottoli di qualità tanto per cominciare, poi parmigiana di melanzane a continuare, carciofi spaccati.
Da segnalare certamente fave e cicorie, obbligatorio direi:

Fave e cicoria

Da queste parti la ricetta è meno stopposa perché ci si aggiunge anche un po’ di patata che regala l’effetto purea.
Ehm, vellutata volevo dire :-)

I lampascioni

Non dimenticate poi i lampascioni che sono un must quando si viene da queste parti. Ogni famiglia li raccoglie ancora e li conserva in olio d’oliva meraviglioso. Da mettere in un bel pane di Altamura a prima mattina per vedere la vita con una prospettiva più ottimista.
Squisiti, sono come le ciliege, uno tira l’altro.
Anche pizza.
Per una cena pagherete 25 euro e avrete ripetuto l’abbecedario dei sapori di Daunia, Puglia.

Daunia

Un commento

  1. Che il pane di Altamura sia buono nessuno lo può mettere in dubbio, ma nella prov. di Foggia ,che può vantare tante varietà di pane da non poter essere elencate tutte, una più buona dell’altra(Celenza Valfortore, Monte Sant’ Angelo, Lucera, Mottamontecorvino, Pietramontecorvino, Sant’ Agata, San Marco in Lamis) proprio perchè ci si trova nella zona chiamata granaio d’Italia, mi sembra un ‘assurdità menzionare il pane di Altamura tanto più che lo scrive una persona che si occupa di gastronomia.
    Saluti.

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