Roma, ProLoco di Vincenzo Mancino raddoppia: Centocelle & Pinciano


Vincenzo Mancino

Vincenzo Mancino (foto profilo FB)

di Virginia Di Falco
(aggiornamento febbraio 2018)

Sempre una conferma ProLoco DOL a Centocelle. Qui giusto due note di aggiornamento dopo una nuova visita durante la quale abbiamo assaggiato nuovamente la buona pizza di Simone Salvatori, mangiato un’amatriciana davvero notevole e fatto qualche acquisto dal banco.

ProLoco DOL, benvenuto

ProLoco DOL, benvenuto

ProLoco DOL, scorcio della sala

ProLoco DOL, scorcio della sala

ProLoco DOL (acronimo che – lo ricordiamo – vuol dire Di Origine Laziale) e che prima di diventare cucina con pizza in teglia (servita al tavolo) era solo una bottega. ‘Solo’ si fa per dire: un vero e proprio giacimento prezioso di tutto ciò che di buono si produce nel Lazio.

ProLoco DOL, amatriciana

ProLoco DOL, amatriciana

In questi ultimi anni ci siamo tornati diverse volte. È un posto al quale siamo affezionati e dunque può darsi che si pecchi di parzialità. Ma abbiamo trovato pizza e cucina molto migliorate, con ancora più ricchezza di prodotti – soprattutto formaggi e un favoloso pane di Lariano cotto a legna – in un banco che è sempre uno spettacolo.

ProLoco DOL, il pane di Lariano

ProLoco DOL, il pane di Lariano

Tutto questo in una sala affidata ad una squadra affiatata e motivata.
Ma più di tutto continuamo ad apprezzare ed elogiare l’enorme lavoro di ricerca e selezione che c’è dietro, guidato da quel gigante buono e brontolone che risponde al nome di Vincenzo Mancino.

ProLoco DOL, creme caramel

ProLoco DOL, creme caramel

 

di Virginia Di Falco
(scheda novembre 2014)

ProLoco DOL. Il banco all’entrata rimane il pozzo delle meraviglie che era nella bottega di Vincenzo Mancino a Centocelle, proprio come quando l’ho conosciuto, qualche anno fa: decine e decine di formaggi e salumi del Lazio in vetrina, con sopra e tutt’intorno barattoli, scatole, cestini, sacchetti con dentro quanto si produce – a volte davvero eroicamente – in piccole aziende e posticini semi sconosciuti. Pane, legumi, conserve di ortaggi e verdura, confetture, biscotti, miele, birre, vini e liquori. Un patrimonio immenso, difeso, secondo Vincenzo, nell’unico modo possibile: facendolo conoscere tra i rivenditori di quartiere, nei ristoranti, nelle osterie, nelle manifestazioni enogastronomiche.

Pro.Loco a centocelle, uno scorcio della sala

E, perché no, da un anno anche attraverso la cucina ‘di casa propria’ grazie all’esperienza di ProLoco.
La sala, pur essendo evidentemente progettata da professionisti non restituisce l’impressione sempre un po’ distaccata tipica dei locali di design. Saranno i vecchi mobili che circondano i tavoli ben distanziati e apparecchiati in maniera spartana ma curata, sarà il servizio dei giovani soci di Vincenzo.

ProLoco, ancora uno scorcio della sala

Pro.Loco, uno dei pezzi di arredamento della sala

Un gruppo di ragazzi molto motivati nel far conoscere i loro prodotti e il loro lavoro, sicuri come sono che un posto come ProLoco serva innanzitutto a migliorare la vita del proprio quartiere, Centocelle, prima ancora che servire alla causa – giustissima, ma a volte solo teorica (e retorica) – dello sviluppo del Territorio.
Sul tavolo e sulla lavagna gigante il menu giornaliero, con le proposte suddivise tra cucina, pizzeria (farine biologiche e lunga lievitazione, cottura in teglia) e salumeria e una piccola lista di vini regionali (anche se sulle mensole in legno, esposte in bella vista, trovate anche etichette interessanti di altre province).

ProLoco: pane e acqua

ProLoco Centocelle: il tagliere con salumi e formaggi D.o.L.

Tra i primi e i secondi piatti non si fatica a riconoscere le ricette robuste della cucina romanesca, come il sugo con le spuntature di maiale o carbonara e amatriciana, che sono anche il ricco condimento delle pizze. Robusta e profumata la zuppa di ceci, accompagnata da pane di Lariano meraviglioso; mentre metterete magicamente a tacere eventuali bambini affamati ( e non solo loro) con una margherita in teglia cotta alla perfezione, base croccante e pasta soffice.

ProLoco, la pizza in teglia

ProLoco Centocelle, la zuppa di ceci

Indovinato anche l’abbinamento del broccolo romano con guanciale di Bassiano per le fettuccine, primo piatto tanto rustico quanto appagante.

ProLoco Centocelle: fettuccine con broccolo romano e guanciale

Ricetta semplice quella proposta per il baccalà, con cipolle, olive di Gaeta  e pomodorini confit, che – come la maggior parte dei piatti proposti qui – si fa innanzitutto forte della qualità del prodotto.

ProLoco centocelle: il baccalà

Sarà perché a tavola tutto viene spiegato con cura, si risponde alle curiosità senza sciatteria, ma la sensazione finale oltre ad aver mangiato qualcosa che non fa bene soltanto al corpo, è quella di partecipare,  in minima parte, ad un progetto comune.
Che resta, forse, il più grande merito di Vincenzo Mancino, instancabile messaggero di prodotti di qualità anche nell’ultima impresa che lo vede impegnato come principale fornitore nel nuovo ProLoco aperto qualche settimana fa in zona Porta Pia (a due minuti da Piazza Fiume).

ProLoco Pinciano a Porta Pia

Si chiama ProLoco Pinciano, e Gastone Pierini (ristorante Moma) e Fiorentina Ceres ripropongono la formula di Centocelle, con banco a vista, locale con archi imponenti, arredamento semplice ma studiatissimo. Formula completa anche qui: si va dalle ciambelle e crostate della prima colazione al pranzo, fino alla cena; con in più il forno a legna per le pizze.

ProLoco Pinciano, il banco

Di sicuro una bella tappa per la pausa pranzo: pane buono buono con fettina di salsiccia di Monte San Biagio come benvenuto; focaccia bianca calda di forno nell’attesa, e confortevoli minestre di pasta autunnali. Ristoratrice quella di ceci e cavolo nero, con i maltagliati; robusta e ricca di sapore quella con le patate e il provolone di Formia.

ProLoco Pinciano, maltagliati con ceci e cavolo nero

ProLoco Pinciano, minestra di pasta e patate con provolone di Formia

ProLoco Pinciano, le polpette di coda

Croccanti fuori e tenere dentro le polpette di coda, aromatizzate con un po’ di cacao, piacevolissimo fuori menu. Impegnativo ma vale la pena affrontarlo (magari in due) lo stinchetto di maiale con patate al forno. Inoltre, in carta trovate sempre i classici, come l’immancabile ‘cacio & pepe’.
Il servizio è giovane e motivato, premuroso il giusto nonostante i tempi urbani, cioè efficienti e veloci.

ProLoco Pinciano, la cacio e pepe

ProLoco Pinciano, la cacio e pepe

ProLoco Pinciano, stinchetto con patate al forno

ProLoco Pinciano, stinchetto con patate al forno

ProLoco Pinciano, la focaccia bianca servita calda al tavolo

ProLoco Pinciano, chips cacio e pepe

ProLoco Pinciano, chips cacio e pepe

Speriamo davvero che il posto incontri fortuna. Sarà che abbiamo imparato in questi anni a conoscere la caparbietà di Vincenzo nella ricerca dei prodotti; sarà che chi ha investito qui ci ha messo i suoi sogni ma ha anche scartavetrato nel locale fino all’ultimo giorno; di fatto in questa impresa ci abbiamo visto tanta concretezza, una bella dose di fiducia e poche chiacchiere. In bocca al lupo, dunque.

ProLoco Pinciano, biscottini gentilmente offerti in chiusura

PROLOCO DOL
Via Domenico Panaroli 35 (Centocelle)
Tel. 06 24300765
Aperto: dalle 8:30 alle 24:00
Chiuso:  domenica
www.dioriginelaziale.it
Conto medio sui 30 euro

ProLoco Pinciano, il forno a legna per le pizze

PROLOCO PINCIANO
Via Bergamo, (zona Porta Pia)
Tel. 06. 06 841 4136
www.prolocopinciano.it
Conto medio sui 40 euro 

4 Commenti

  1. Vincenzo…. continua a lavorare come sempre… che ci fai felici! Mi sono rimaste ancora un po’ di cose da provare…

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