I vini irpini di Cantine Manimurci


Vini di Manimurci

Vini di Manimurci

di Enrico Malgi

Giovanissima l’azienda irpina Manimurci di Paternopoli, fondata appena nel 2002 per opera di un gruppo di amici accomunati dalla passione per il vino. Dal 2011 poi il marchio è stato acquisito da Peppe Buio Winery Soc. Agr. Arl. Dei soci fondatori è rimasto soltanto Carmine Aliasi, a cui si sono aggiunti Giuseppe Loffa e Salvatore D’Amico.

Sei le etichette che ho provato in questi giorni.

Controetichette vini di Manimurci

Controetichette vini di Manimurci

Puella Falangnina Campania Igt 2016. Tre mesi in acciaio e due mesi in bottiglia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 5,00 euro.

Nel bicchiere scruto un colore giallo paglierino scarico. All’olfatto si evidenziano profumi fruttati di mela verde, di pera, di banana e di mandarino, intrecciati a minuziose essenze di fiori di campo e di vegetali. In bocca entra un sorso bello fresco, polposo, citrino e suadente. Gusto limpido, morbido e dinamico. Slancio finale elegante ed aggraziato. Piatti a base di pesce e carne bianca.

Astreo Greco di Tufo Docg 2016. Pressatura soffice e immediato inoculo 70% in acciaio e 30% in barriques di acacia. Permanenza sui lieviti per quattro mesi e poi elevazione in vetro per ulteriori tre mesi. Grado alcolico di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca sui 15,00 euro.

Colore giallo paglierino splendente, con screziature verdoline. Ricco l’espansivo bouquet, detentore di ottimi profumi fruttati di pesca gialla, di albicocca e di pompelmo, a cui danno manforte sussurri di caprifoglio, iris, miele, chiodi di garofano e cannella. Effetti sulfurei e minerali. Bocca ampia e pervasiva che accoglie un sorso sferzante di acidità, armonico, succoso e vivace. Vitalità gustativa dinamica, elegante e raffinata. Retroaroma appagante e persistente. Da preferire su un risotto ai funghi porcini, frutti di mare e crostacei. Prezzo in enoteca sotto i 10,00 euro.

Nepente Fiano di Avellino Docg 2016. Sei mesi in tutto per la maturazione del vino in acciaio e vetro. Tredici e mezzo i gradi alcolici. Prezzo in enoteca sotto i 10,00 euro.

Veste cromatica segnata da un colore giallo paglierino già carico. Al naso si sviluppano complesse sensazioni odorose di frutta matura territoriale, in modo particolare mele e nocciole. E poi caleidoscopiche sensazioni olfattive di tiglio, camomilla, muschio e citronella. In appresso si materializzano anche sbuffi minerali. Il registro gustativo stimola percezioni tattili acide, sapide, agrumate, dense, succose e reattive. Toni tesi e vibranti. Progressione cristallina, ritmata, seducente ed elegante, che sfocia poi in un finale gradevole e persistente. Piatti a base di pesce, molluschi e mitili.

Ebe Rosato Irpina Doc 2015. Confezionato con aglianico in purezza. Quattro mesi in acciaio e tre mesi in vetro per la maturazione del vino. Tasso alcolico di appena dodici gradi. Prezzo finale della bottiglia sui 7,00 euro.

Effetto cromatico segnato da un colore rosato corallino. Al naso si sprigionano intensi profumi fruttati di amarena, di mora e di ribes, arricchiti poi da un tocco floreale di petali di rosa e da contaminazioni vegetali di macchia mediterranea. Sulla lingua atterra un sorso fresco, morbido, sapido, suadente, lieve e dinamico. Fraseggio finale armonioso e voluttuoso. Da abbinare ad un tagliere di salumi, carne bianca e latticini.

Rossocupo Campi Taurasini Irpinia Doc 2015. Aglianico al 100%. Marurazione in barriques di rovere per otto mesi ed affinamento in boccia per altri quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo della bottiglia in enoteca di circa 13,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore ancora molto giovane, segnato da un rosso violaceo-purpureo. Il naso aspira profumi fruttati di drupe rosse piccole e grandi e poi si appalesano respiri di fiori appassiti, di vegetali e di spezie orientali.  Timbro terroso e minerale. L’impatto iniziale del vino in bocca è quasi spiazzante, perché non risulta allappante come ci si aspetta da un Aglianico così giovane, ma si presenta morbido e levigato. Suppongo che sia stato sottoposto alla fermentazione malolattica, riducendo in tal modo l’acidità e di conseguenza attenuando il tenore astringente. E comunque il sorso è croccante, elegante, equilibrato, materico e sostanzioso. Chiusura deliziosa e godibile. Su piatti di pesce in guazzetto e formaggi non troppo stagionati.

Poema Taurasi Riserva Docg 2007. Maturazione per quattro anni in legno grande e piccolo e poi elevazione in bottiglia. Tasso alcolometrico di quindici e mezzo. Prezzo in enoteca di 22.00 euro.

Beh qui ci troviamo su un altro pianeta. Già il colore è connotato da un rosso che vira verso il granato, con luccichii purpurei ai bordi. L’impatto olfattivo è tipicamente varietale, con proposizioni boisè e di goudron, che riequilibrano i profumi di frutta rossa, soprattutto quelli del sottobosco, gli aromi speziati d’Oriente ed i sentori tostati, vanigliati, mentolati tabaccosi e cioccolatosi. Ovviamente l’accostamento del sorso sulla lingua è subito fatto segno ad un bonus di calore per i quindici gradi e mezzo di alcolicità, ma per fortuna la schietta acidità e la talentuosa componente tannica agiscono da pompieri, spegnendo il fuoco. Vino complessivamente opulento, corposo, maestoso, strutturato, consistente, grintoso e lievemente cenerino ed incensante in sottofondo. Finale lungo, intenso e godibile. Da preferire su un cosciotto di agnello e formaggi stagionati a pasta dura.

Sede a Paternopoli (Av) – Via Casale, 9 bis
Tel 0827 771’12 – Cell 393 8257033
[email protected]www.cantinemanimurci.com
Enologo: Carmine Aliasi
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte 300.000 con conferitori
Vitigni: aglianico, greco, fiano, falanghina e coda di volpe