Casa Gallo, cucina campana fatta bene a due passi dal santuario di Pompei
Casa Gallo a Pompei
Via Lepanto 100 – Pompei
tel 081 19916930 – tel 3292261499
Sempre aperto, domenica solo a pranzo
Lunedì chiuso prezzo medio 40-45 euro
di Marco Contursi
A volte facciamo chilometri per mangiare bene, altre volte basta girare l’angolo. Casa Gallo a Pompei. Si trova nell’isola pedonale di via Lepanto ma parcheggi a 30 metri, nella traversa difronte.
Aperto pranzo e cena, puoi venire qui per un piatto di pasta e tornare al lavoro o per una esperienza più completa. La cucina è classica campana, fatta bene, con materie prime scelte e pesce freschissimo.
Lo chef nonché titolare è Vincenzo Cascone, il direttore Salvatore, in sala Marina e in cucina Gaetano. Una bella squadra. Ci ritorno dopo ben 5 anni e a dire il vero, pensavo ne fossero trascorsi al massimo due. Sto tempo scorre troppo velocemente…
Volendo mantenermi leggero, in vista delle fatiche natalizie, ho chiesto a Vincenzo di fare solo un pesce al sale, specialità del locale ma Enzo, nell’attesa, dopo un benvenuto maialoso (bruschetta al guanciale) ha mandato due assaggi di antipasti: moscardini alla luciana e polpo arrosto su crema di patate. Entrambi molto buoni. Niente vino ma due tarallini li mangio perché mi piacciono.
Che pesce facciamo Enzo? “Ho un dentice da 1,5 kg pescato stanotte a pochi chilometri da qui”. Perfetto. Cottura al sale millimetrica ed eccolo arrivare, spinato e porzionato da Marina. Umido, carni compatte e sapore di mare che ti riempie la bocca.
Vi dirò, il dentice ha un gusto marino più marcato rispetto al pagello e all’orata, e la cottura al sale te lo restituisce tal quale, senza la nota amara della cottura in griglia o quella del condimento della acquapazza. La preferisco a queste quindi, e lo mangio nature, senza aggiungere nulla al pesce appena svestito della sua camicia di cloruro di sodio.
Il friariello saltato in padella lo accompagna, quasi timoroso al cospetto di cotanto re del mare. Enzo è un maestro di questa tecnica di cottura, calcola il tempo giusto, spaccando il minuto. Frutto di 30 anni di esperienza vicino ai fornelli.
Un dolcino in due, una squisita crostatina di crema pasticcera ed amarene, servita calda. Da bere solo acqua, oggi faccio il bravo.
Ho mangiato benissimo, speso il giusto e mi sento leggero, ho voglia di un caffè e me lo prendo in piazza. Infatti, una volta fuori, siete a 50 metri dal Santuario, circondati da luci e negozi addobbati a festa.
E’ sempre bello fare due passi a Pompei, dopo aver pranzato da casa Gallo.
Soprattutto sotto Natale.
Scheda del 4 novembre 2020
Casa Gallo a Pompei

Casa Gallo – lo staff
di Marco Contursi
Mi rendo conto che non è il momento migliore per parlare di ristoranti, ma un pranzo veloce con un amico, Yuri, in quel di Pompei, prima che intervenissero le restrizioni che vietano a me, che abito a 800 metri dal Santuario Mariano, ma già in un’altra provincia, di andarci, mi ha fatto conoscere un locale che merita una visita. Vi dico subito che è molto piccolo, quindi fondamentale prenotare e sta a 100 metri dalla piazza principale e dal suo santuario. Lo chef è Vincenzo Cascone, classe 80, che dopo anni in giro per l’Italia decide di rientrare nella sua Pompei e due anni fa aprire questo locale con il socio Salvatore Vitiello. Materie prime di qualità e locali, piatti di tradizione ma non banali, uno staff giovane, che vede Gaetano Scisciolo come sous chef e in sala, Angelo Anzalone.

Casa Gallo -la cucina a vista
Saltato l’antipasto, prendiamo due primi, linguina con patate e ricci di mare (buone, mancava solo un pizzico di sapidità del riccio, troppo smorzato dalla patata) e pasta fagioli e cozze, davvero buonissima.

Casa Gallo – fettuccella coi ricci e patate

Casa Gallo -pasta fagioli e cozze
Un plauso per la pasta usata, del pastificio Arte e Pasta di Boscoreale, una realtà artigianale davvero valida che ho scoperto da poco, pur avendola a pochi chilometri da casa mia.

Casa Gallo -la pasta di arte e pasta
Per secondo lo chef propone una spigola di mare, tanto fresca da sembrare viva e la consiglia al sale. E sale sia, nonostante le mie pacate perplessità per una recente, non felice, esperienza con un pesce cotto in tal guisa. Qui invece è ottima, umida, carnosa, saporitissima.

Casa Gallo -spigola al sale

Casa Gallo – spigola polpa
Da mangiare “nature, senza neanche una stilla d’olio: il Mare. Zucchine alla scapece, ricetta cara ad Apicio, aiutano a ripulire la bocca prima del dolce.

Casa Gallo -il dolce
Si beve bene, Tres Frigidae è pallagrello in purezza, con una etichetta accattivante e beva appagante, mentre l’altra bottiglia il Pompeii di Bosco dei Medici, caprettone con elegantissimi sentori di macchia mediterranea, si rivela compagno ideale per la signora spigola, che ha riposato nel sale.

Casa Gallo -pallagrello tres frigidae

Casa Gallo – Pompei bosco dei medici
Una tartelletta crema e cioccolata e un goccio di passito da uve grillo, chiudono un pasto piacevole. Conto civile, sui 40 euro, che sarà pure meno se non prendete la spigola, che ovviamente si vende a peso. Ma i soldi servono per farci stare bene e io lo sono stato. Quanto, diamine, era buona quella spigola….
Casa Gallo Pompei
Via Lepanto 100
tel 081 19916930
Sempre aperto, domenica solo a pranzo
Lunedì chiuso











Lo spigolatore pompeiano:ovvero un libero pensatore per la libertà di consumare che non potendo più sbarcare nel Cilento per un tramonto solare solo nel raggio di un miglio si può aggirare per sbarcare il quotidiano lunario PS Interessante scorpacciata ma sopratutto ben innaffiata dal Caprettone Bosco dei Medici ovvero toscani atterrati sul Vesuvio.FM