Apollonio, una bella storia italiana che parte da sud


Apollonio, la cantina

di Marina Alaimo

Certo che Marcello e Massimiliano Apollonio nel tempo si sono presi proprio una bella rivincita sul mercato vitivinicolo italiano. La storia di questa famiglia salentina è comune un po’ a tutte le aziende pugliesi presenti sul territorio da qualche generazione. Si è partiti spesso dallo stesso punto: produrre vino in grandi quantità per rifornire le cantine del nord: Piemonte, Lombardia, Veneto, regioni che si sono affermate sul mercato in largo anticipo.

Tutt’oggi la Puglia è la regione che produce maggior quantità di vino in Italia grazie al fatto che gli spazi agricoli lo permettono. In casa Apollonio si produce vino da almeno 4 generazioni e comunque la vigna si è sempre coltivata. L’azienda nasce nel 1860 nel basso Salento, ad Ardeo, sulla via dei pastai. Ma ripercorrendo le radici familiari si arriva al 1805 con Giuseppe che lavora come vignaiolo ed ha poi trasmesso la propria passione alle future generazioni.

A piccoli passi ci si è spinti dalla vigna al commercio del vino acquistando terreni nella zona di Maglie fino a giungere a Monteroni di Lecce dove ha sede attualmente l’azienda. La svolta decisiva l’ha data Salvatore nel 1975, anno in cui si comincia ad imbottigliare il proprio vino etichettandolo con il nome Apollonio. La famiglia ha quindi preso coscienza delle notevoli potenzialità dei vini del Salento e, dopo una faticosa partenza, la crescita aziendale è stata continua e costante. Monteroni, nella Valle della Cupa, è stato un paese abitato da gente ricca: qui costruivano le proprie ville di campagna  le famiglie facoltose di Lecce che dista solo 5  chilometri. Questo particolare ha sicuramente favorito il commercio dei vini Apollonio, molto apprezzati sul territorio. E’ questa storicamente terra di rosati da negroamaro che ben si abbinano alla cucina locale fatta di prodotti dell’orto e di carne di cavallo, qui molto apprezzata. E infatti la cantina  continua a produrre un buon rosè, Elfo Negroamaro  rosato, provato nel millesimo 2012, si fa ampiamente apprezzare per la fedeltà di stile, con profumi appena terrosi, erbette mediterranee e buccia d’arancia, bocca sottile e succosa, fresca con chiusura appena amara. Si propongono più linee di produzione per riuscire a spalmare le diverse etichette su tutte le fasce di mercato. Oggi a condurre l’azienda  sono Marcello e Massimiliano Apollonio, che godono in pieno della fiorente realtà della propria cantina che produce 1.000.000 di bottiglie ben affermate sul territorio nazionale, ma presenti soprattutto all’estero, in 35 paesi.

Apollonio, in cantina

Sono stati molto abili nel mantenere il giusto rapporto con la storia importante di cui è intrisa la famiglia, senza rimanerne prigionieri. Hanno saputo cavalcare con grande energia le attuali esigenze di mercato, legate sia all’immagine aziendale, che alle moderne tecnologie di produzione, dotandosi di una cantina ben attrezzata che garantisce una buona qualità dei vini, sino a costruire una rete di vendita fitta e solida. Tra i tanti assaggi l’attenzione, oltre che sul rosato, si è soffermata sul Salento rosso Terragnolo Valle Cupa 2007, ultima annata in commercio. Il vino è fermentato in botti tronco coniche di rovere di Slavonia da 130 ql . Esprime un bel naso pieno di prugna e ciliegia del primitivo, mentre hai i timbri terrosi e mediterranei del negroamaro –  in bocca ha corpo ricco, ma senza eccedere, è scorrevole e lungo.

Apollonio, il fondatore dell’azienda e i vini

Altra assaggio molto interessante è rappresentato dall’ultima novità in cantina: Salento rosso Elfo Susumaniello 2012. Vitigno tipico del basso brindisino utilizzato in passato in uvaggio con le altre varietà locali. Riscoperto ed apprezzato da qualche anno in purezza si è rivelato un rosso molto interessante a queste latitudini, dove caldo e siccità sono impietosi. Su scelta di Massimiliano, l’enologo di famiglia, si sono impiantati tre ettari a Campi Salentina. Il vino è in produzione dal 2011, anno in cui esce sul mercato con 3000 bottiglie. Il successo di questa etichetta è stato immediato ed oggi se ne producono 15.000 bottiglie. Discreto ed espressivo al naso mostra carattere giovane con prevalenza di note floreali di rosa seguite da buccia d’arancia e bacche di ginepro. Il sorso è sottile e succoso, con tannini discreti e sapidità ben delineata.

L’azieda Apollonio ha sede in via San Pietro in Lama, 7
73047 Monteroni di Lecce (LE)
Tel. + 39 0832 327182
Fax +39 0832 420051
e-mail: [email protected]
Sito Internet http://www.apolloniovini.it/