Botteghe Antiche – Trattoria di Paese: quando la tradizione non è un ritorno al passato, ma una scelta vincente


Botteghe Antiche – Trattoria di Paese, Putignano (BA)
Piazza Pebliscito, 5
Telefono: 080 491 1813
Aperto dal lunedì al sabato 12.00 – 14.30 – 19.30 – 23.00 Mercoledì, giovedì e domenica solo pranzo.

Stefano D’Onghia – Botteghe Antiche

di Antonella Amodio

Putignano è famosa per il suo Carnevale, considerato il più antico d’Europa, e per il centro storico lastricato in pietra calcarea. In piazza Plebiscito, tra i portali del borgo antico, ci si imbatte in una trattoria che riflette perfettamente lo spirito della città: essenziale, accogliente, sincera. Si chiama Botteghe Antiche.

Botteghe Antiche

“Non sempre le cose semplici sono le migliori, ma sempre le cose migliori sono le più semplici.” La frase di Gualtiero Marchesi accoglie i clienti all’apertura del menù di Botteghe Antiche, la trattoria guidata dallo chef e proprietario Stefano D’Onghia al 21°posto in 50 Top Italy 2025 categoria migliori trattorie/bistrò moderni. Una dichiarazione che diventa subito manifesto: qui la semplicità non è una scorciatoia, ma un percorso preciso, consapevole e lontano da qualsiasi moda passeggera.

Botteghe Antiche

Botteghe Antiche

Aperta nel 2007 con un progetto di osteria contemporanea, dopo diciotto anni, lo chef cambia rotta e riporta la tavola al suo significato autentico, fatto di condivisione, genuinità e memoria. La sua scelta di rallentare e riannodare i fili con i valori della terra l’abbiamo già raccontata, ed è entrando nel locale che la filosofia prende davvero forma, un luogo dove la cucina è senza fronzoli. Le sale, una delle quali con cucina a vista, sono calde e familiari, e ogni dettaglio rimanda alla campagna pugliese: olio extravergine di oliva, farine, lampascioni, cima di rape… prodotti che qui non fanno scena, ma fanno parte del racconto, e la maggior parte di essi arriva dall’orto biologico dell’azienda agricola Natura Sana di Putignano. Non a caso il menù è un atto d’amore e rispetto per l’eredità culturale, un modo per salvaguardare la tipicità gastronomica e per aiutare l’economia degli artigiani e dei contadini che non hanno mai smesso di credere in quello che fanno e nella propria terra.

tefsno D’Onghia – Botteghe Antiche

La cucina di Botteghe Antiche è un inno alle usanze. Niente sovrastrutture, niente effetti speciali: solo la certezza che la tradizione, quando è autentica, non ha bisogno di essere reinventata per emozionare. Le ricette non vengono stravolte e talvolta sono ricelebrate con l’aggiunta di elementi. Tra i piatti simbolo: Cartellata salata e dolce; Orecchiette di grano arso con cime di rapa;
Brasciole di asino al ragù (Az. Agr. Spartaglio); Filetto di asino; Torcinelli di agnello alla brace, trippa di agnello.

Cartellata salata, ricotta, rape e alici – Botteghe Antiche

Cipolla cotta sotto cenere, baccalà e patate – Botteghe Antiche

Calzone di sponsali, maionese di capperi – Botteghe Antiche

Lampascioni fritti, capocollo, farinella e cotto di fichi – Botteghe Antiche

Trippa di agnello – Botteghe Antiche

Patata cotta sotto la cenere, fonduta di caciocavallo e carboncelli – Botteghe Antiche

Mozzarella Caseificio Sapori della Murgia – Botteghe Antiche

Orecchiette di grano arso, cime di rapa – Botteghe Antiche

Il carrello dei formaggi non passa inosservato e racconta l’arte casearia della Puglia, uno dei tesori più celebri della regione. Così come il pane, che già solo questo varrebbe il viaggio, e al quale Stefano dedica il giusto spazio, passando da quello che produce con i cereali a quello di semola di grano duro, fino alla pagnotta di 4 kg di semola di grano tenero che arriva dall’antico forno San Nicola di Ginosa. La focaccia è l’altro caposaldo della gastronomia pugliese immancabile in Botteghe Antiche, allo stesso modo i taralli.

Carrello dei formaggi – Botteghe Antiche

Caciocavallo di grotta, pecorino pugliese, podalico del Gargano – Botteghe Antiche

Pane di Ginosa – Botteghe Antiche

Cestino del pane; focaccia – Botteghe Antiche

aralli dolci – Botteghe Antiche

E parlare di questa trattoria senza citare l’asino, bandiera gastronomica del territorio, risulterebbe impossibile. Identitario e firma della casa. Saltarlo sarebbe un po’ come visitare il Louvre e ignorare la Gioconda.

Braciola di asino al ragù (8 ore di cottura) – Botteghe Antiche

Carta dei vini ampia, con focus su produzioni pugliesi, a seguire etichette italiane e internazionali, per un totale di 800 referenze.

Est Rosa – Pietraventosa

Un territorio che conquista prima ancora di sedersi a tavola

Il contesto che circonda Putignano è un mosaico di meraviglie: Alberobello, con i suoi trulli e il Trullo Sovrano, le Grotte di Castellana, Polignano a Mare e Monopoli, icone della costa pugliese. Un itinerario che rende la sosta da Botteghe Antiche quasi inevitabile per chi vuole comprendere davvero questo territorio. Stefano D’Onghia racconta aneddoti legati alla cucina, quella vera, dove la tradizione come scelta non è una nostalgia, ma un patrimonio vivo, presente, che continua a parlare attraverso i sapori della cucina di Botteghe Antiche.

Cartellata, zeppolina, mandorle e taralli – Botteghe Antiche

Quanto si spende: menù degustazione “Spesa di Stefano” con 4 portate di antipasto, primo, secondo e dessert 50 € a persona. Vini in abbinamento: 3 calici 20 €, 5 calici 30 €.

Pane, coperto e companatico: 3 €

Piatti à la carte: primi 12-14 €, secondi 12-22 €, dessert 6 – 14 €.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.