Brasserie Mollard, quando il mare arriva a Parigi


Brasserie Mollard a Parigi
115 Rue Saint lazare
tel. 01 43 87 50 22
Sempre aperta dalle 12 alle 24

Brasserie Mollard, ingresso con l’ostricaro

Siamo a due passi dalla stazione di Saint Lazare, in un grande classico aperto nella seconda metà dell’800 restato uguale a se stesso nonostante le vicissitudini del ‘900. Un posto tra i più accorsati della Bella Epoque. A me piace, quando sono nella capitale francese, fare almeno uno di questi grandi classici perché nelle città così ricche di storia vuol dire andare alla radici, ed è l’unico modo per misurare e inquadrare adeguatamente le successive fasi gastronomiche.
Siamo di fronte al solito plateau di mare esuberante e spudorato, presentato in modo splendido, stordente. I camerieri si muovono con precisione militare ma sempre con il sorriso, vestiti come pinguini, un viaggio anche nel tempo insomma, con una carta dei vini neanche eccezionale ma con il giusto ricarico.
Ho riflettuto sui grandi passi in avanti fatti in Italia nella cultura gastronomica del pesce negli ultimi vent’anni: qui sicuramente abbiamo superato i francesi nella gestione del crudo e, più in generale, nella interpretazione della materia prima marinara dove siamo superati solo dai giapponesi. Da ragazzo questi piatti pieni di ogni ben di Dio mi colpivano perchè da noi semplicemente non esistevano, e la cultura dei frutti di mare sicuramente qui è ancora forte. Ma ormai dobbiamo dire che il pesce e i frutti di mare si mangiano sempre decisamente meglio da noi. Mai metteremmo dei crostacei bolliti, come si fa ancora qui.
Ciononostante mi piace fare almeno una volta questa esperienza, è un po’ come rivedersi con una persona che abbiamo frequentato da ragazzi e con la quale siamo rimasti in ottimi rapporti edulcorati dai ricordi della gioventù. Ecco perchè accettiamo di mangiare un rombo con il caviale che da noi sarebbe considerata una cafonata, i frutti di mare con il burro e la salsina acida. Qui compri l’atmosfera e non è neanche lusso perché ci sono proposte più economiche e , volendo, puoi uscirtene con 50, 60 euro.
Noi abbiamo esagerato, il gran plateau royale Mollard da 160 euro, un Mersault Premier Cru e una aragosta alla Termidoro per non farci mancare nulla.
Una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita per capire cosa era considerato lusso in un passato neanche tanto lontano. In una Parigi che recita se stessa, come succede nelle grandi città ricche di storia gastronomica ma che adesso hanno le pareti della metro piena di pubblicità di cibo processato e imbustato.

Brasserie Mollard, la sala

Brasserie Mollard, il tavolo di servizio

Brasserie Mollard, scorcio sala

Brasserie Mollard, angolo sala

Brasserie Mollard, plateau royale di frutti di mare

Brasserie Mollard, pane burro e maionese

Brasserie Mollard, plateau royale, dettaglio

Brasserie Mollard, il pane

Brasserie Mollard, aragosta alla Thermidor

Brasserie Mollard, il contorno dell’aragosta

Brasserie Mollard, rombo, caviale e patate

Brasserie Mollard, gelato al cioccolato

Brasserie Mollard, il vino

Brasserie Mollard, il menu

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